Breve narrazione per lo più in versi. Quando si parla di f. come genere letterario, ci si riferisce comunemente a quella i cui caratteri fondamentali furono segnati già da Esopo e universalmente diffusi [...] letteraria, di cui restano documento famose raccolte come il Pañcatantra e il Hitopadeśa. Nel mondo occidentale, creatore della f. fu Esopo; ma, anche se f. si incontrano sporadicamente in vari scrittori greci e latini, colui che ne fissò il genere ...
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Favolista latino (sec. 1° d. C.). Poco sappiamo della sua vita. Originario della Macedonia, fu a Roma liberto di Augusto; poi sotto il regno di Tiberio, dopo aver composto i primi due libri di favole, [...] di Claudio. Scrisse in senarî giambici cinque libri di favole, dette da lui stesso esopiche, perché sono, le più, traduzione o rifacimento di quelle greche attribuite a Esopo Frigio, pur se talvolta, a differenza del suo modello, egli introduce nelle ...
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sopravenimento
Andrea Mariani
" Il sopravenire ", " ciò che interviene ", che si aggiunge, quasi repentinamente. Sostantivo di aspetto colto, non raro nell'italiano medievale (il Dizionario del Tommaseo [...] cita esempi dai Volgarizzamenti di Esopo e di s. Agostino), mantiene stretto rapporto con la base latina superventus nell'unico passo in cui compare: Cv IV I 4 ciascuna cosa per sé è da amare, e nulla è da odiare se non per sopravenimento di malizia: ...
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metaforologia
s. f. La classificazione e lo studio della figura retorica della metafora per individuarne i caratteri e i contenuti.
• La zoologia politica non ha bisogno di squilli di tromba per ripresentarsi [...] a noi: dalle favole di Esopo a oggi, non ci ha mai lasciato, si fa più presto a contare gli animali non coinvolti nella tradizione della «metaforologia» politica che quelli a vario titolo convocati. (Bruno Accarino, Manifesto, 27 marzo 2008, p. 14, ...
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Editore (n. Pescia 1440 circa - m. 1513 circa). Attivo a Firenze fino al 1513, diede, per opera di tipografi diversi, numerosi libri in volgare, notevoli per l'illustrazione silografica. Della sua produzione [...] sono soprattutto apprezzati Epistole et Evangeli (1495), Favole di Esopo (1496), i Trionfi di Petrarca (1499), la rarissima Lettera delle isole nuovamente ritrovate di A. Vespucci (1505). Moltissime operette da lui stampate recano come insegna un ...
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Nome di varî personaggi della storia greca, fra cui: 1. Scultore in bronzo, greco (fine 4º sec. a. C.); di lui Plinio ricorda statue di lottatori, di filosofi, donne, bighe con aurighi, un ritratto di [...] Seleuco e un doriforo; Taziano ne descrive un ritratto di Esopo. 2. Pittore di Caria (2º-3º sec. d. C.), autore di una storia della pittura; è ricordato da Filostrato. ...
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Erudito (Pratovecchio 1777 - Firenze 1856); dal 1802 bibliotecario della Laurenziana, di cui lasciò un buon catalogo di manoscritti greci a complemento di quello di A. M. Bandini; operoso accademico della [...] Crusca; insegnante di greco nello studio fiorentino; editore di testi greci e volgari. Per l'edizione di Esopo (1809), fu nominato membro dell'Accademia di Berlino. Fondò e diresse dal 1807 la Collezione d'opuscoli scientifici e letterarî. Nella Bibl ...
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Commediografo portoghese (Rio de Janeiro 1705 - Lisbona 1739), detto o Judeu, di famiglia ebrea, convertita al cattolicesimo e costretta all'esilio. Fu autore di argute commedie satiriche e di costume [...] (A vida do grande D. Quixote de la Mancha e do gordo Sancho Pança, 1733; Esopaida ou vida de Esopo, 1734; Os encantos de Medeia, 1735; ecc.), rappresentate in vita ma pubblicate quasi tutte postume nel volume collettaneo Teatro cómico portuguez (1744 ...
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Tipografo e letterato (Napoli 1443 circa - ivi dopo il 1498). Fu protetto ed ebbe uffici dagli Aragonesi. Socio e direttore letterario della tipografia di Sisto Riessinger (la prima in Napoli), poi capo [...] di essa, stampò tra gli altri libri un suo volgarizzamento, infarcito di napoletanismi, della redazione latina della Vita di Esopo e delle 66 favole esopiane medievali in distici latini attribuite all'Anonymus Neveleti. ...
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Poeta, narratore e pubblicista ebreo (Vilna 1830 - Pietroburgo 1892). Appartenne al movimento dell'illuminismo ebraico, reagente contro l'eccesso del tradizionalismo. Iniziò la sua attività poetica con [...] ("L'amore di David e Micol"); pubblicò quindi Mishlē Yĕhūdāh ("Racconti di Giuda"), una raccolta di novelle nella tradizione di Esopo e di La Fontaine; e poi di nuovo poesie, raccolte infine in sei volumi. Tradusse in ebraico le Hebrew melodies di ...
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esopico
eṡòpico (meno com. eṡopiano, eṡopèo) agg. (pl. m. -ci). – Di Esòpo, antico favolista greco, di origine frigia, vissuto come schiavo a Samo nel 6° sec. a. C.: favole esopiche, serie di brevi favole attribuite a Esopo (o composte da...
favola1
fàvola1 s. f. [lat. fabŭla, der. del verbo fari «parlare»; cfr. fiaba e fola1]. – 1. a. Breve narrazione, di cui sono protagonisti, insieme con gli uomini, anche animali, piante o esseri inanimati (sempre però come tipizzazioni di...