Scrittore italiano (Cortona 1893 - Firenze 1952). L'attività di P. fu soprattutto di critico, dedicata in prevalenza alla letteratura italiana contemporanea, nel cui ambito ha tratteggiato essenzialmente [...] La tendenza a un bozzetto di arguta eleganza anche stilistica si ritrova pur fuori dell'ambito propriamente critico, nelle «favole» dell'Esopo moderno (1930) e nelle pagine di viaggio Donne e buoi de' paesi tuoi (1934). Gli articoli e i saggi critici ...
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Classicista italiano (Bisaccia 1925 - Firenze 2024); prof. univ. dal 1956 al 2000, docente di letteratura latina nelle univ. di Firenze e Pisa, ha insegnato anche alla Scuola Normale di Pisa (1964-93). [...] ). La letteratura latina del primo periodo augusteo (2013); Ovidio. Relativismo dei valori e innovazione delle forme (2018); La favola antica. Esopo e la sapienza degli schiavi (a cura di G. Niccoli e S. Grazzini, 2021); Filologia e studi classici in ...
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WALDIS, Burkard
Giuseppe Zamboni
Poeta tedesco, nato circa il 1495 ad Allendorf (Assia), morto circa il 1557 ad Abterode. Nulla si sa della sua giovinezza; compare per la prima volta nel 1523 a Riga, [...] pubblicò la sua opera maggiore Esopus, una raccolta di favole e facezie, imitate per lo più molto liberamente da Esopo e altri autori e contenenti vivaci quadretti satirici, ma spesso anche attacchi contro la Chiesa cattolica. Scarso pregio hanno ...
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GIDINO (Ghidino) da Sommacampagna
Gabriella Milan
Nacque presumibilmente a Verona in un anno non precisabile del decennio 1320-30, come testimonierebbe un documento del 5 maggio 1352 (segnalato dal [...] : Perozzo, che divenne notaio, Martino e Accio, detto Zucco, autore di un non trascurabile volgarizzamento delle favole di Esopo.
Non si hanno notizie precise sulla giovinezza di G.: si può pensare a studi regolari, probabilmente giuridici, che lo ...
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Novellieri del Cinquecento
Marziano Guglielminetti
Occorre riconoscere, preliminarmente, che la narrativa del Cinquecento, e in particolare la novellistica, rimane tutt'oggi res nullius. o, se si vuole, [...] la dinamica che è sua: è la conclusione di esso, perciò, ad attirarlo, dove e quando, prima ancora di trarre la lezione esopica, egli già punisce nell'esito della vicenda gli eversori del costume morale e sessuale. Ed è volontà dura e fredda, come ...
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Novelle e racconti
Emanuela Bufacchi
Il piacere della brevità
Narrazione breve in prosa, di argomento vario, la novella ha origini antiche e difficilmente identificabili. Nel corso dei secoli ha condensato [...] e il Sukasaptati. La prima è una raccolta di storie per lo più di animali, sul modello delle favole di Esopo; nella seconda un pappagallo racconta ogni notte una storia alla moglie del suo padrone per distoglierla dall’adulterio. Buona parte ...
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Poeta e saggista messicano (Città di Messico 1914 - ivi 1998). Tra i maggiori intellettuali messicani e dell'America latina, P. si affermò come un innovatore del costume letterario e delle concezioni culturali. [...] de la soledad, 1950, trad. it. 1961; Posdata, 1970), a studi sullo strutturalismo (Claude Lévi-Strauss o el nuevo festín de Esopo, 1967), sull'arte contemporanea (Marcel Duchamp o el castillo de la pureza, 1968; trad. it. Apparenza nuda. L'opera di M ...
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CRICO, Lorenzo
Paolo Preto
Nato a Noventa di Piave (Venezia) il 10 nov. 1764 da Santo e Maria Benson, ricevette una buona educazione letteraria nel seminario di Treviso dove fu ordinato sacerdote e [...] di rettore del ginnasio dipartimentale - e chiaramente modellato sulla famosa Coltivazione del riso dello Spolverini. Con il poema giocoso Esopo (Venezia 1828) il C. pose fine alla sua mediocre avventura poetica, cui del resto aveva già affiancato da ...
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LANDI, Giulio
Paola Cosentino
Nacque a Piacenza il 30 maggio 1498 da Federico, conte di Bardi, di antica e illustre famiglia della nobiltà locale, e da Caterina Pallavicini. Un'errata tradizione biografica [...] carnevale del 1545 il L. era a Venezia, come si ricava dalla prefatoria di Ludovico Domenichi a La vita di Esopo tradotta e adornata dal Landi (Venezia, G. Giolito, 1545; con una dedicatoria del L. al concittadino Girolamo Anguissola).
La traduzione ...
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CORRER, Gregorio
Paolo Preto
Nacque a Venezia il 14 settembre del 1409 da Giovanni di Filippo del ramo a Castello e da una nobildonna di nome Santuccia di cui ignoriamo il casato (in proposito cfr. [...] al fratello minore Filippo, che sono una raccolta di apologhi liberamente tradotti o rielaborati in latino, tratti per lo più da Esopo (l'opera, completata nel 1431, è ancora inedita e ci è giunta in due redazioni, una più ampia di sessanta favole ...
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esopico
eṡòpico (meno com. eṡopiano, eṡopèo) agg. (pl. m. -ci). – Di Esòpo, antico favolista greco, di origine frigia, vissuto come schiavo a Samo nel 6° sec. a. C.: favole esopiche, serie di brevi favole attribuite a Esopo (o composte da...
favola1
fàvola1 s. f. [lat. fabŭla, der. del verbo fari «parlare»; cfr. fiaba e fola1]. – 1. a. Breve narrazione, di cui sono protagonisti, insieme con gli uomini, anche animali, piante o esseri inanimati (sempre però come tipizzazioni di...