Con il termine arabismi si intende una particolare classe di esotismi, molti dei quali successivamente integratisi nel vocabolario italiano e allineatisi alla morfologia della nostra lingua (➔ adattamento; [...] ; P. Trifone, Torino, Einaudi, 3 voll., vol. 3° (Le altre lingue), pp. 825-879.
Mancini, Marco (1997), Viaggiare con le parole. L’esotismo linguistico in Salgari, in Il caso Salgari. Atti del Convegno (Napoli 3-4 aprile 1995), a cura di C. Di Biase ...
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Il termine orientalismi include classi molto ampie di ➔ prestiti assunti dall’italiano in varie epoche. A differenza di altre denominazioni che fanno riferimento a realtà etnogeografiche ed etnolinguistiche [...] (1996), De Mauro & Mancini (2001) che si segnala, fra l’altro, per l’utilissima appendice che contiene anche esotismi acclimatati (il volume è basato sul Grande dizionario della lingua italiana dell’uso, GRADIT, 1999-2007, in cui gli orientalismi ...
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Nella teoria dell’➔interferenza linguistica il termine forestierismo è talvolta usato per indicare quelle parole o espressioni di matrice straniera che più propriamente sono denominate prestiti integrali, [...] il loro grado di acclimatamento e di integrazione – una connotazione straniera, provengono quasi tutti, a esclusione dei più radi esotismi, dalle tre lingue che hanno maggiormente influenzato l’italiano in epoca moderna: lo spagnolo, il francese e l ...
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di Bruno Moretti
Il termine mistilinguismo è usato correntemente come sinonimo di plurilinguismo sia per i casi in cui in una comunità sono presenti due o più lingue, sia per i discorsi prodotti da un [...]
[…] Vie qua, fije te vacche,
che peveremo un pon picchier te vine!
(sonetto 53, vv. 9-14)
L’esotismo linguistico finisce per essere tipico della commedia cinquecentesca, dal castiglianeggiante bergamasco nella Spagnolas di Calmo al turchesco nella ...
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Il termine ortografia (dal gr. ortographía, comp. di orthós «retto, corretto» e -graphía «scrittura») identifica l’insieme delle convenzioni normative che regolano il modo di scrivere una lingua considerato [...] sorda /k/ in alternativa a ‹c› e a ‹ch›, ma con un forte «valore grafosimbolico» (Dardano 1994: 409-410) dato dalla sfumatura di esotismo anglo-americano che porta con sé. Il ‹k› è mantenuto nei termini in cui è presente e viene talvolta inserito per ...
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esotismo
eṡotismo s. m. [der. di esotico, sull’esempio del fr. exotisme]. – 1. Con sign. concr., ogni elemento forestiero che appare nella letteratura o nell’arte. In linguistica, ogni elemento lessicale introdotto in una data lingua da una...
esotico
eṡòtico agg. [dal lat. exotĭcus, gr. ἐξωτικός, der. di ἔξω «fuori»] (pl. m. -ci). – 1. (anche s. m.) Che proviene, che è importato da altre regioni, forestiero, straniero: termini, locuzioni, modi, costumi e. (in queste e altre simili...