(Maria Maddalena) Tragedia (1843) del poeta tedesco F. Hebbel (1813-1863), nella quale spicca la figura di Clara, una giovane donna sola, con una gravidanza disonorevole, che trova nella morte rifugio, [...] espiazione e olocausto d'amore. ...
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L’essere animato (animale o uomo), o anche inanimato, capace di accogliere sopra di sé i mali e le colpe della comunità, la quale per questo processo di trasferimento ne viene liberata (anche capro emissario, [...] nella Vulgata hircus emissarius, traduz. dell’ebr. ‘ăzā’zēl). Il nome deriva dal rito ebraico compiuto nel giorno dell’espiazione (kippūr), quando un capro era caricato dal sommo sacerdote di tutti i peccati del popolo e poi mandato via nel deserto ( ...
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Periodo di lutto, presso i Romani, che durava 9 giorni dal banchetto funebre e terminava col sacrificio ai Mani del morto, con una cena e giochi. Si chiamò n. sacrum la festa di 9 giorni indetta in espiazione [...] di un prodigio.
Nella Chiesa cattolica, Novendiali, i funerali per il pontefice defunto, il nono giorno dopo la morte ...
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(La lettera scarlatta) Romanzo (1850) dello scrittore statunitense N. Hawthorne (1804-1864).
Nella Boston puritana del 17° sec. vive, con la figlia Pearl, Hester Prynne, che, colpevole di adulterio, è [...] condannata a portare sul petto una grande A rossa. Il peccato, l'espiazione, il riscatto finale che pone il peccatore al di sopra dell'accusatore sono i grandi temi, cari a Hawthorne e annunciati nell'introduzione The custom house, che conferiscono ...
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Scrittore svedese (Älvkarleby, Uppsala, 1923 - Enebyberg, Stoccolma, 1954). La sua produzione, nata nel giro di cinque anni e legata agli esempî di Strindberg, di Kafka e di Faulkner, è tutta incentrata [...] sul problema dell'angoscia e della colpa, del male e dell'espiazione redentrice; agli inizî in forme allegoriche, come nei romanzi Ormen ("Il serpe", 1945), De dömdas ö ("L'isola dei condannati", 1946), e nei drammi Den dödsdömde ("Il condannato a ...
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Fondatore (Montemor-o-Novo, Évora, 1495 - Granata 1550) degli ospedalieri (o Fatebenefratelli). Dopo varie occupazioni come pastore, soldato in Austria contro i Turchi, venditore di libri a Gibilterra, [...] si diede (1537) a vita ascetica (influenza decisiva ebbe su di lui Giovanni d'Ávila). Spogliatosi di tutto, a espiazione dei suoi peccati, venne considerato (o, secondo altri, si finse) pazzo, e dovette così sostenere un duro periodo di manicomio; ...
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SAMSĀRA
Ambrogio Ballini
. Termine sanscrito (dalla radice sar col prefisso sam "volgersi, girare attorno"), indicante il corso e il ricorso delle esistenze (il ciclo, cioè, delle nascite e delle morti) [...] conseguenti all'opera compiuta dall'individuo nelle singole sue vite.
Il concetto della metempsicosi, con godimento o espiazione nelle varie rinascite del frutto (phala) dell'azione compiuta (karman) nell'esistenza precedente, è il canone ...
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Purgatorio
Marcello Aurigemma
La struttura topografica, morale, narrativa del P. (termine che compare due volte nell'opera dantesca, in Pg VII 39 là dove purgatorio ha dritto inizio, e IX 49 Tu se' [...] l'angelo nocchiero che guida il vasello snelletto e leggero (Pg II 41) che trasporta per mare i destinati al monte dell'espiazione, convenuti dopo la morte, in attesa del transito, alle foci del Tevere: egli benedice le anime col segno di santa croce ...
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IBN JUBAYR
F. Gabrieli
Letterato e viaggiatore arabo di Spagna, nato a Valencia nel 1145, morto ad Alessandria d'Egitto nel 1217.Da Granada, ove rivestì in gioventù alcuni uffici sotto gli Almohadi, [...] I. intraprese nel 1183 un lungo viaggio di pellegrinaggio alla Mecca, per voto di espiazione per aver bevuto vino. Si imbarcò a Ceuta su una nave genovese, ebbe una lite ad Alessandria con i doganieri e, sceso attraverso la Nubia e il mar Rosso in ...
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Romanziere e drammaturgo norvegese, nato a Drammen il 17 novembre 1891.
Acuto analista della mentalità protestante di un piccolo mondo provinciale, in cui gli spiriti educati al rigorismo pietistico si [...] consumano nell'interno rodìo che vi fan nascere l'angoscia del peccato e il bisogno dell'espiazione, il Christiansen affronta questo problema etico già nel romanzo d'esordio (Seiren, La vittoria, 1915) e lo approfondisce poi ulteriormente senza ...
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espiazione
espiazióne s. f. [dal lat. expiatio -onis, der. di expiare «espiare»]. – 1. L’atto, il fatto di espiare, e il mezzo o modo con cui si espia: e. di una colpa, di un delitto, dei proprî peccati; fare e., espiare; accettare una sofferenza...
kippur
kippūr 〈kippùur〉 s. m., ebr. – Espiazione, rito di espiazione. In partic., il digiuno assoluto di 24 ore celebrato dagli Ebrei il decimo giorno di ogni anno (che, secondo il calendario ebraico, ha inizio in autunno), in espiazione dei...