BORGHESE, Ippolito
Oreste Ferrari
Mancano notizie biografiche di questo pittore, nativo di Sigillo in Umbria, ma operante prevalentemente nell'Italia meridionale e morto prima del 1630.
La più antica [...] del Seicento trovò a Napoli terreno particolarmente fertile per attecchire, ed ebbe in G. Imparato il suo esponente più valido), il B. sviluppò ulteriormente i propri caratteri stilistici, mescolando però queste fondamentali persistenze manieristiche ...
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CAMPAGNOLA, Domenico
Lionello Puppi
Nacque nell'anno 1500, figlio "magistri Joannis theutonici cerdonis", come si deduce con tutta sicurezza da un più tardo, fondamentale documento che ci consegna anche [...] ed attivo, all'avvio del sec. XVI, tra le Lagune: nella prospettiva dell'adozione da parte di un esponente raffinato della cultura artistica veneta contemporanea, è consentito spiegare in termini convincenti la prima educazione del C., figlio di ...
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EUFFREDUCCI, Oliverotto
Raffaella Zaccaria
Nacque a Fermo probabilmente nel 1473 da Giovanni e da Caterina di Nicola Fogliani.
La sua famiglia, di nobili origini, si era stabilita nel 1380 a Fermo, [...] con i due fratelli, Tommaso, che morì nel 1498 durante l'assedio di San Pietro degli Agli, e Battista, che divenne un esponente politico di rilievo, tanto che nel 1496 fu eletto podestà di Milano.
L'E. intraprese ben presto la carriera militare al ...
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COLOSIMO, Gaspare
Giuseppe Masi
Nacque a Colosimi (Cosenza) l'8 apr. 1859 da Pietro Paolo e da Artemisia Colosimo, appartenenti, entrambi, ad una cospicua famiglia della borghesia agraria della provincia [...] alle istituzioni. Era molto ben visto nell'ambiente della Sinistra napoletana che aveva in G. Bovio il suo principale esponente. Maturato, ben presto, il distacco dal gruppo repubblicano e accettato il famoso principio del Crispi "la Repubblica ci ...
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DELLI MONTI (de Montibus, de Monte), Nicola Antonio (Cola Antonio de Capua)
Andrea Romano
Discendente da una famiglia francese venuta a Napoli al seguito di Carlo I d'Angiò (quantunque risulti una famiglia [...] credenziere della dogana e comunque appare già avviato alla carriera burocratica al servizio del re di Napoli. Tipico esponente della nuova burocrazia napoletana in gran parte proveniente dalle fila della borghesia cittadina e provinciale, nel 1447 ...
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GHINI, Antonio
Stefano Coltellacci
Non si conoscono il luogo e la data di nascita di questo scultore, figlio di Paolo, attivo in Toscana nella seconda metà del XV secolo. Secondo Ridolfi, il padre era [...] di Asciano, su cui si leggono la firma e la data 1465 apposte dallo scultore.
L'opera, forse commissionata da un esponente della famiglia Capacci, il cui stemma compare sui rilievi, reca, su medaglioni assai rovinati e corrosi dall'acqua, teste di ...
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PISENTI, Piero
Giuseppe Parlato
PISENTI, Piero. – Nacque a Perugia il 1° dicembre 1887, da Gustavo, medico e docente universitario, originario di Spilimbergo (Udine), e da Italina, figlia del filosofo [...] , mentre in Veneto i favorevoli a questa linea erano Piero Marsich e Giovanni Giuriati.
Pisenti invece fu l’unico esponente di rilievo del fascismo veneto e friulano a schierarsi risolutamente dalla parte di Mussolini. Ciò determinò lo stabilirsi di ...
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BONCOMPAGNI, Boncompagno
Umberto Coldagelli
Nacque a Bologna il 13 dic. 1504, secondo figlio maschio - il maggiore, Ugo, fu papa Gregorio XIII - di Cristoforo e Angelica Marescalchi. Le fortune economiche [...] a succedere al padre sia come capo della famiglia, e quindi responsabile delle fortune economiche di essa, sia come esponente politico cittadino. Il 5 febbr. 1540 il cardinale G. Ferreri, legato pontificio, rinnovò in suo favore alcuni privilegi ...
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EMO, Leonardo
Roberto Zago
Figlio di Giovanni di Giorgio e della sua seconda moglie, Elisabetta di Giovanni Molin, sposata nel 1457 dopo la morte di Chiara Priuli, nacque a Venezia tra il 1471 e il [...] politici più ascoltati e influenti della sua generazione. Fu tra i protagonisti della vita politica veneziana dopo Agnadello, esponente della parte di patriziato più legata al passato di potenza della Serenissima e perciò più restia ad accettarne il ...
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MANGIADORI, Giovanni
Francesco Salvestrini
Nacque con molta probabilità intorno al 1210. Sebbene l'obituario della cattedrale di Pistoia lo dica originario di questa città, fu in realtà membro della [...] nuovo sovvertimento politico. Nel 1260, dopo la sconfitta di Montaperti, i guelfi lasciarono Firenze.
Fra questi vi furono molti esponenti del clero. Il M. e Mainetto, suo collega fiesolano, rimasero al loro posto accettando il regime ghibellino. Il ...
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esponente
esponènte s. m. [part. pres. di esporre]. – 1. (anche f.) a. Chi espone, e in partic. chi, in un’istanza, espone le ragioni proprie o altrui: l’e. dichiara false le dichiarazioni dell’avversario. b. Chi rappresenta un gruppo di persone,...
esponenziale
agg. e s. m. [der. di esponente]. – 1. Relativo all’esponente, come esponente. a. In matematica, funzione e., quella del tipo y = ax, in cui cioè la variabile indipendente x compare come esponente (per a reale e maggiore di 1...