Ferneyhough ⟨fèenihou⟩, Brian John Peter. − Compositore britannico (n. Coventry 1943). Formatosi alla Birmingham School of Music e alla Royal Academy of Music di Londra, e in seguito con T. de Leeuw e [...] K. Huber, docente presso diversi istituti internazionali (Friburgo, Darmstadt, San Diego, Stanford, L’Aja), è esponente di spicco della cd. nuova complessità, corrente caratterizzata da una scrittura seriale molto articolata ma anche da strutture ...
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SEGOVIA, Andrés
Lorenzo Tozzi
(App. III, II, p. 691)
Chitarrista spagnolo, morto a Madrid il 3 giugno 1987. Ha ricevuto lauree honoris causa dalle università di Santiago di Compostella, di Oxford (1972) [...] e di Madrid (1974). Accademico di Santa Cecilia, S. è considerato il più autorevole esponente della rinascita della chitarra nel 20° secolo, e ciò sia per la classe interpretativa e il suono sempre interiorizzato, sia per l'incoraggiamento prestato a ...
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Sassofonista e compositore di jazz statunitense (n. Chicago 1945). Utilizzando il linguaggio dell'improvvisazione jazzistica degli anni Cinquanta e Sessanta (C. Parker, J. W. Coltrane, E. Dolphy) e assumendo [...] talune tecniche compositive dell'avanguardia colta americana ed europea (K. Stockhausen, J. Cage), B. si è imposto come il più rappresentativo esponente di quel jazz noto, durante gli anni Settanta, come "musica creativa". ...
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Musicista svizzero (Fiesole, Firenze, 1927 - Parigi 2007), allievo di W. Burkhard al conservatorio di Zurigo, studiò organo a Parigi con A. Marchal di cui fu assistente (1957-62) nella chiesa di St.-Eustache. [...] Centre de musique di Parigi (1964-68), fino al 1970 ha insegnato al Centre expérimental universitaire de Vincennes. Esponente tra i più attivi dell'avanguardia, ha rivolto i suoi interessi a esperienze composite in cui elementi vocali, strumentali ...
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Musicista ungherese (Pozsony, od. Bratislava, 1877 - New York 1960). Fu concertista di pianoforte e direttore d'orchestra. Insegnò alla Hochschule di Berlino, da dove passò alla direzione del conservatorio [...] di Budapest. Nel 1949 si stabilì negli USA. Compositore di musica d'ogni genere, ma specialmente strumentale da concerto e da camera, fu il più noto esponente delle tendenze musicali germanico-occidentali nell'ambiente ungherese del tempo. ...
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Cantante, attrice e politica italiana (n. Genova 1943). Tra gli anni Sessanta e Ottanta è stata un volto televisivo e cinematografico molto noto e amato dal pubblico; nello stesso periodo ha anche interpretato [...] successo, spesso scritti dal marito G. Gaber. Nel 1994 è scesa in politica con Forza Italia, divenendo in breve tempo un’esponente importante del partito: eletta senatrice per la prima volta nel 1996, è stata assessore ai Servizi sociali (1997-99) e ...
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FELIS, Stefano
Giulia Bondolfi
L'atto di battesimo (conservato nell'Archivio del Capitolo metropolitano di Bari) certifica la nascita avvenuta a Bari il 20 genn. 1538 di Stefano Gatto poi latinizzato [...] pervenutoci su di lui (per il resto ricostruibile soltanto su testimonianze indirette). Il F. viene considerato l'esponente di maggior spicco dei musicisti dell'area meridionale italiana, ed il più prolifico della cosiddetta scuola barese come ...
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Musicista argentino di origine tedesca (Buenos Aires 1931 - Colonia 2008). Compiuti gli studi con A. Ginastera, A. Schiuma e T. Fuchs, dal 1957 si stabilì definitivamente in Germania, dove collaborò alla [...] dal 1959, fu direttore del Rheinisches Kammerorchester. Dal 1974 al 1997 insegnò alla Staatliche Hochschule für Musik di Colonia. Esponente tra i più noti della nuova musica, nelle sue composizioni ha fatto spesso uso di componenti gestuali dei quali ...
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CIMA, Gian Paolo (Giovanni Paolo)
Alberto Iesuè
Nacque a Milano verso il 1570. Fu organista e maestro di cappella in S. Maria presso S. Celso a Milano (1606-1610). Nelle sue composizioni, come in quelle [...] famiglia, è evidente il tentativo di passare dalla polifonia alla monodia. Gli elementi che fanno del C. un esponente di questo stile di transizione si mostrano peraltro anche nella sua produzione strumentale, in particolar modo nelle sonate per ...
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Genere musicale afroamericano («tempo a pezzi», «tempo stracciato»), originariamente pianistico, sorto negli Stati Uniti alla fine del 19° sec. e basato su un ritmo costante della mano sinistra e un agile [...] battute; il ritornello iniziale viene ripetuto alla fine del brano, che termina con un accordo brusco. Ebbe in S. Joplin il massimo esponente. Altri maestri furono J. Scott, T. Turpin, L. Chauvin, e J.P. Johnson, che, primo fra loro, inserì nel r. l ...
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esponente
esponènte s. m. [part. pres. di esporre]. – 1. (anche f.) a. Chi espone, e in partic. chi, in un’istanza, espone le ragioni proprie o altrui: l’e. dichiara false le dichiarazioni dell’avversario. b. Chi rappresenta un gruppo di persone,...
esponenziale
agg. e s. m. [der. di esponente]. – 1. Relativo all’esponente, come esponente. a. In matematica, funzione e., quella del tipo y = ax, in cui cioè la variabile indipendente x compare come esponente (per a reale e maggiore di 1...