binomio
binòmio [agg. e s.m. Der. del lat. binomium, comp. di bi- e nomen -inis "nome" e quindi "che consta di due cose"] [ALG] Espressione costituita dalla somma algebrica di due monomi. ◆ [ALG] Formula [...] k elementi che si possono estrarre da un insieme di n elementi). La formula può essere estesa a una potenza con esponente negativo, frazionario, o addirittura irrazionale: si ha allora la serie binomiale; per es., dato un numero α non appartenente a ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Francesco Maurolico
Rosario Moscheo
Un ‘greco’ di Sicilia: Francesco Maurolico. Nessuna prova per l’asserita etnia del personaggio, rimane certa comunque la sua appartenenza ideale alla grecità, come [...] vita
Francesco Maurolico nacque a Messina il 16 settembre 1494, quintogenito di otto figli, da Antonio, funzionario della zecca ed esponente della locale comunità di origine greca, e da Penuccia, sua moglie. Non è noto il casato materno; al riguardo ...
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ramo
ramo [Der. del lat. ramus] [LSF] Termine usato nel linguaggio scientifico con signif. mutuati dall'immagine propria del r. delle piante. ◆ [ALG] R. cuspidale: v. curve e superfici: II 76 b. ◆ [ANM] [...] biunivoca tra i punti dell'insieme e i valori del parametro t; si chiama ordine del r. il numero α dato dall'esponente minimo non nullo con cui compare t nelle due serie di potenze; esso rappresenta geometricamente il numero dei punti comuni a una ...
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Frattali
Luciano Pietronero
La geometria frattale permette di caratterizzare le strutture che godono della proprietà di invarianza di scala. Il termine frattale (dal latino fractus, rotto o frammentato) [...] scala L scelta.
Un modo spesso utilizzato in fisica per definire la dimensione di un oggetto è per mezzo dell'esponente che lega il volume alla lunghezza. Nei sistemi geometricamente regolari la dimensione corrisponde a un numero intero. Per esempio ...
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h
h 〈akka〉 [Forma min. della 8a lettera dell'alfab. it.] [ANM] Nel simb. di alcune funzioni, significa che si tratta di una funzione iperbolica: per es., sinha è il simbolo del seno iperbolico di a. [...] costante di Planck; ℏ (h tagliata)=h/(2š) è il simb. della costante di Planck ridotta. ◆ [MTR] (a) Simb. del pref. metrologico etto-. (b) Simb. dell'ora (dal lat. hora), eventualmente a esponente in misure di tempo: per es., 16.5 h=16.5h=16.5 ore. ...
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multifrattalita
multifrattalità [Comp. di multi- e frattalità] [PRB] Misura della variabilità dell'azione di espansione dei segmenti infinitesimi sotto l'azione delle iterate di una trasformazione S, [...] possibile di misura della m. di (S, A, μ). Per es., se μ è ergodica e m è il numero (indipendente da y) di esponenti di Ljapunov positivi e F+,k(y) è il massimo coefficiente di espansione degli elementi di volume di dimensione m per azione di Sk si ...
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Agraria
Legge del minimo
Legge che afferma che la quantità della produzione è regolata dall’elemento nutritivo contenuto nel terreno in proporzione minima rispetto agli altri. Corrisponde alla legge dei [...] i numeri in fattori primi, e risulta formato come prodotto di tutti i fattori primi, comuni e non comuni, presi ciascuno col massimo esponente. Siano dati, per es., i numeri 36 e 60; si scompongono i due numeri in fattori primi; essendo 36=22∙32, 60 ...
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Analisi non lineare: metodi variazionali
Antonio Ambrosetti
I primi problemi di calcolo delle variazioni si presentano quasi spontaneamente, anche nello studio della geometria elementare e hanno infatti [...] si recupera la PSc. Usando il metodo di concentrazione-compattezza di Lions si può dimostrare, in analogia con quanto visto per il problema con l'esponente critico, che PSc vale per c al di sotto di una soglia critica c*. Se lim∣x∣→∞a(x)=1 e a(x)> ...
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empirismo
empirismo [Der. di empirico] [FAF] Atteggiamento epistemologico che pone nell'esperienza la fonte della conoscenza. Si oppone a innatismo e a razionalismo, le quali concezioni fanno derivare [...] forma e da una rigorosa cautela nell'uso dell'infinito, anche potenziale. Secondo E. Borel (che è stato il più insigne esponente dell'e. matematico moderno) e la sua scuola, non si possono considerare, per es., come dotati di effettiva esistenza i ...
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GROTHENDIECK, Alexandre
GROTHENDIECK, Alexandre - Matematico, nato a Berlino il 28 marzo 1928. Figlio di perseguitati dal nazismo, si trasferì da ragazzo in Francia dove ha compiuto i suoi studi di matematica. [...] "schema", poi quella di "schema formale" e altre generalizzazioni si ricollegano alla teoria dei topoi. È il principale esponente della odierna scuola di geometria algebrica di Parigi. Nel Congresso dei matematici di Mosca del 1966 è stato insignito ...
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esponente
esponènte s. m. [part. pres. di esporre]. – 1. (anche f.) a. Chi espone, e in partic. chi, in un’istanza, espone le ragioni proprie o altrui: l’e. dichiara false le dichiarazioni dell’avversario. b. Chi rappresenta un gruppo di persone,...
esponenziale
agg. e s. m. [der. di esponente]. – 1. Relativo all’esponente, come esponente. a. In matematica, funzione e., quella del tipo y = ax, in cui cioè la variabile indipendente x compare come esponente (per a reale e maggiore di 1...