Musicista (n. Nivelles 1435 circa - m. 1511 circa), compositore, insegnante e soprattutto teorico. A Napoli, dove (1476 circa) era cappellano e cantore di corte, fondò e tenne per diverso tempo una celebre [...] alla cappella pontificia; tornò poi probabilmente a Nivelles. Con F. Gaffurio T. va considerato come significativo esponente del pensiero musicologico del tempo. Autore di varî trattati, pubblicò il Terminorum musicae diffinitorium (1474), che ...
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MUSICA (XXIV, p. 124; App. II, 11, p. 372)
Alberto PIRONTI
Il fenomeno musicale più rilevante degli anni seguìti alla fine della seconda guerra mondiale è il sempre crescente affermarsi ed estendersi [...] costituito dal graduale avvicinamento alla dodecafonia di Igor Strawinsky, il quale in passato era stato il maggiore esponente della corrente diatonica, antitetica a quella dodecafonica. La composizione dell'opera Rake's progress, terminata nel 1951 ...
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OJSTRACH, David Fëdorovič
Alberto PIRONTI
Violinista, nato a Odessa il 17 settembre 1908. Studiò all'Istituto musicale-drammatico di Odessa, dove fu allievo di Pëtr Solomonovič Stoljarskij. Nel 1937 [...] di Mosca, dove è stato prima docente e, dal 1939, è professore titolare. È unanimamente considerato il maggior esponente del concertismo sovietico ed uno dei più eminenti violinisti contemporanei per perfezione di tecnica e per qualità interpretative ...
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Cantautore e musicista statunitense naturalizzato canadese (n. New York 1973). In tour già dall’età di quattordici anni con la madre K. McGarrigle, W. si è poi esibito da solista in diversi locali di Montréal [...] californiana ha pubblicato l’album d’esordio (Rufus Wainwright, 1998) e i successivi tre, prima di passare alla Geffen. Esponente del cosiddetto “operatic pop”, W. ha conquistato il pubblico con testi impegnati, in cui non mancano i riferimenti all ...
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Musicista (Barcellona 1713 - Roma 1751); studiò a Barcellona e poi a Napoli con F. Durante; fu maestro di cappella ai SS. Giacomo e Ildefonso a Roma, poi (1746-50) fu a Londra, in Belgio e in Francia lavorando [...] ), l'Artaserse (1744), Bellerofonte (1747), opera quest'ultima in cui T. introdusse per la prima volta il crescendo. Tipico esponente della scuola napoletana, scrisse anche molta musica sacra, un oratorio, canzoni, ecc. e lasciò un metodo di canto. ...
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Famiglia di liutai, attivi dal sec. 18º, in cui la loro arte raggiunse il vertice, al sec. 20º. Lorenzo (Piacenza 1690 circa - Milano 1748), che si dichiarava allievo di A. Stradivari, lavorò inizialmente [...] fattura e sonorità, e la vernice è meravigliosa. Il figlio Giovanni Battista (Piacenza 1711 circa - Torino 1786), il più notevole esponente della famiglia, lavorò a Piacenza (1740-49), a Milano (1749-58), a Cremona (1758), a Parma (1759-71) e infine ...
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Musicista (Vienna 1715 - ivi 1777). Studiò con J. J. Fux e M. Palotta, divenendo nel 1739 compositore e maestro di musica alla corte di Maria Teresa, poi (1741-50) organista dell'arciduchessa Elisabetta [...] che preannuncia quello di C. W. Gluck, numerosi pastiches, tre oratorî, abbondante musica sacra e strumentale. Considerato il maggior esponente della scuola viennese settecentesca, con la sua produzione esercitò grande influenza su F. J. Haydn e W. A ...
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Musicista (Vychvatinec, Podolia, 1829 - Petergof 1894). Studiò pianoforte con la madre e con A. Villoing e, dopo fortunati giri concertistici in tutta Europa, composizione a Berlino. Ebbe cariche alla [...] travolgente (se pur meno sicuro e limpido) virtuosismo e il focoso impeto interpretativo. Come compositore, fu esponente della corrente romantica di stampo occidentale, in contrapposizione alla corrente di ispirazione nazionale che si incarnava nel ...
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Hageman, Richard
Paolo Patrizi
Compositore neerlandese, naturalizzato statunitense, nato a Leeuwarden il 9 luglio 1882 e morto a Los Angeles il 6 marzo 1966. Proveniente dalla musica 'colta', trovò [...] il linguaggio musicale americano, come testimoniano le colonne sonore scritte per John Ford, e in breve tempo divenne un esponente di notevole rilievo del melting pot statunitense. Per le musiche di Stagecoach (1939; Ombre rosse) diretto da Ford, H ...
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Musicista (prob. Termonde, Fiandre orient., circa 1430 - Tours circa 1495). Fu forse allievo di G. Binchois e poi di G. Dufay. Fu al servizio del duca Carlo di Borbone a Moulins (1446-48), poi di Carlo [...] nella quale visse prevalentemente per il resto della sua vita. Musicista famoso in tutta Europa, fu con J. Obrecht il principale esponente della seconda scuola fiamminga; furono suoi discepoli J. Després e P. de La Rue. Di lui ci sono pervenute circa ...
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esponente
esponènte s. m. [part. pres. di esporre]. – 1. (anche f.) a. Chi espone, e in partic. chi, in un’istanza, espone le ragioni proprie o altrui: l’e. dichiara false le dichiarazioni dell’avversario. b. Chi rappresenta un gruppo di persone,...
esponenziale
agg. e s. m. [der. di esponente]. – 1. Relativo all’esponente, come esponente. a. In matematica, funzione e., quella del tipo y = ax, in cui cioè la variabile indipendente x compare come esponente (per a reale e maggiore di 1...