Termine con cui si suole designare quella poetica e quel gusto che furono propri, in Italia, degli scrittori posteriori a G. D’Annunzio, raccolti per lo più intorno alla Voce; e quindi la letteratura e [...] , e, in genere, con ogni forma di letteratura ‘costruita’ e ‘oggettiva’. Di qui l’esaltazione della lirica quale unica espressione compatibile con l’arte: una lirica, peraltro, che, a eliminare ogni diaframma tra ispirazione e stesura, si serva, come ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] . La tradizione annalistica, messa in ombra nel secolo di Cesare da una più impegnata storiografia monografica, trovò in lui compiuta espressione ma anche la sua fine. Nei 142 libri dell’opera storica di Livio rivive tutto il passato di Roma, in una ...
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Intellettuale russa (Riga 1764 - Karasubazar, Crimea, 1824); moglie del diplomatico Burchard Aleksej Konstantinovič von K. (n. in Livonia 1744 - m. Berlino 1802), da cui divorziò nel 1796. Da un soggiorno [...] Alessandro I: alla sua influenza si attribuisce la formazione, nel pensiero dello zar, dell'ideologia politico-religiosa che trovò espressione nel patto della Santa Alleanza. Interrotti i rapporti con Alessandro I (dal 1815), la K. continuò la sua ...
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ROUGEMONT, Denis de
Vittorio STELLA
Scrittore svizzero di lingua francese, nato a Neuchâtel nel 1906. Studiò lettere in Svizzera e in Austria ed ottenne un lettorato di francese a Francoforte. Si trasferì [...] un saggista ideologico e politico. Il suo esistenzialismo cattolico d'ispirazione accentuatamente altruistica ed evangelica ha la sua espressione fondamentale in Politique de la personne (1934) e in Penser avec les mains (1936). Fra le sue numerose ...
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Teatro del Seicento – Introduzione
Luigi Fassò
Chi dice Seicento dice barocco; ma chi dice teatro del Seicento non dice propriamente teatro barocco. Il barocco, nel senso deteriore della parola, non [...] Chi poi volesse trovare in quel teatro il barocco come gusto di un'intera età, dovrebbe volgersi non tanto all'espressione letteraria quanto alle forme sceniche, alla vera e propria scenotecnica, specialmente nei fioriti campi del melodramma e degli ...
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Scrittore italiano (Alessandria d'Egitto 1876 - Bellagio 1944). Compì gran parte dei suoi studi a Parigi e si affermò dapprima come poeta in lingua francese (La conquête des étoiles, 1902; Destruction, [...] nel quale è già in atto la poetica delle "parole in libertà", che, perseguendo l'immediatezza e il dinamismo dell'espressione, esaspera fino al meccanicismo onomatopeico il dannunziano "amor sensuale della parola". E l'opera successiva, in prosa o in ...
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Drammaturgo, poeta e regista cinematografico spagnolo (n. Melilla, Marocco spagnolo, 1932). Segnalatosi giovanissimo a Madrid con due lavori teatrali, Los soldados e Los hombres del triciclo, si trasferì [...] della neoavanguardia degli anni '60, A. si interessò ben presto al cinema come mezzo particolarmente idoneo alla libera espressione delle ossessioni personali. Realizzò la sua prima regia con ... Et ils passèrent des menottes aux fleures (1969 ...
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Scrittore (n. Arnay-le-Duc, Borgogna, 1510 circa - m. 1544 circa). Fu cortigiano di Margherita di Navarra e amico di Étienne Dolet; partecipò alla cultura del suo tempo con alcune traduzioni dal greco [...] importante, sono una negazione razionalistica di ogni religione: il libretto, che rasenta l'ateismo e l'indifferenza ed è vivace espressione del libero pensiero nel 16º secolo, fu condannato per eresia dal parlamento di Parigi e tutte le copie, salvo ...
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Poeta italiano (Genova 1871 - ivi 1919). Cambiò spesso residenza e attività (fu tra l'altro insegnante e giornalista), conducendo una vita irregolare ed eccentrica, che ricorda per certi aspetti quella [...] lirica celebrazione del paesaggio, dove l'intensità della sensazione o del ricordo si accompagna a una suggestiva musicalità dell'espressione; per questo aspetto essa ha esercitato un suo influsso sui poeti successivi, da Sbarbaro a Montale. Tra le ...
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MARTINSON, Harry
Mario GABRIELI
Scrittore svedese, nato a Jämshög il 6 maggio 1904.
È uno dei cinque scrittori "proletarî" svedesi che nel 1929 debuttarono con un comune programma tra vitalista e futurista. [...] ut, L'evasione, 1936; Det enkla och det svåra, Il semplice e il difficile, 1939) con un'immediatezza d'espressione che mira a sostituirsi a ogni mediazione intellettuale. Tuttavia il radicalismo dell'orientamento estetico al quale appartiene non è ...
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espressione
espressióne s. f. [dal lat. expressio -onis, der. di exprimĕre «esprimere», part. pass. expressus]. – 1. L’atto e il modo di esprimere, di comunicare ad altri quanto si sente, si pensa o si vuole: e. di un sentimento; l’e. della...
espressionismo
s. m. [der. di espressione]. – 1. Movimento artistico nato e affermatosi in Germania al principio del sec. 20°, con l’intento di contrapporsi sia all’impressionismo francese sia al naturalismo conformista dell’epoca guglielmina;...