Dipende da quale situazione comunicativa stiamo vivendo, nel momento in cui diciamo o scriviamo dimmelo a me. La cosiddetta “ridondanza” (due volte me 'a me') può avere un suo senso e una sua funzione di sottolineatura enfatica: per es., dimmelo a m ...
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Certamente è preferibile, nell'ambito di una prosa curata, ripetere la preposizione (sui fiumi e sui canali). Tuttavia non è censurabile, in altri contesti e situazioni meno controllati, la forma sui fiumi e canali (meglio ancora: su fiumi e canali) ...
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Questa è la definizione che il Treccani.it dà di sursum corda, locuzione ancora abbastanza nota e usata nella lingua italiana comune: «sursum corda (lat. «[leviamo] in alto i cuori»). – Espressione che [...] fa parte del dialogo introduttorio del prefazio ...
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Ci sono varie domande. La prima riguarda la polirematica chi per esso/a: si tratta di un'espressione cristallizzatasi nel linguaggio burocratico-amministrativo, nell'accezione di 'chi ne fa le veci'. Dagli [...] usi burocratici è tracimata anche nella lin ...
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Siamo in presenza di un uso particolare dei pronomi atoni (mi, ti, si, ecc.) che si è andato diffondendo, nel corso degli ultimi quarant'anni, dall'italiano parlato nelle regioni del Centro e del Meridione a tutto l'italiano colloquiale senza distin ...
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Le parole sono importanti per quel che significano, ma è importante capire quali sfumature di significato implichino o esprimano a seconda della collocazione che hanno nella frase. La semantica è senz’altro condizionata dalla posizione delle parole. ...
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È corretto senza ombra di dubbio segnalare con l'articolo femminile il passaggio dal maschile al femminile, nel caso di sostantivi di mestiere uscenti in -e come presidente, giudice, docente, docente, vigile, preside, dirigente (la presidente, la gi ...
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La forma superlativa dell'avverbio molto anteposta a un aggettivo esalta enfaticamente il grado superlativo che intelligente assume anche soltanto accompagnato da molto. Nella lingua colloquiale, formule enfatiche di questo genere sono comuni e acce ...
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La prima vivace, diretta e un po' crudele frase, in cui il verbo sparare regge il complemento diretto, riferito a persona, non è però corretta. Si tratta di un uso regionale meridionale. L'oggetto grammaticale è retto da sparare nel caso in cui si r ...
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espressione
espressióne s. f. [dal lat. expressio -onis, der. di exprimĕre «esprimere», part. pass. expressus]. – 1. L’atto e il modo di esprimere, di comunicare ad altri quanto si sente, si pensa o si vuole: e. di un sentimento; l’e. della...
espressionismo
s. m. [der. di espressione]. – 1. Movimento artistico nato e affermatosi in Germania al principio del sec. 20°, con l’intento di contrapporsi sia all’impressionismo francese sia al naturalismo conformista dell’epoca guglielmina;...
Biologia
Espressione genica
In genetica, processo per cui la sequenza di nucleotidi di un gene viene trascritta in una sequenza corrispondente di acido ribonucleico messaggero (mRNA) e quindi tradotta in una catena polipeptidica (➔ espressióne...
segno Fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono trarre indizi, deduzioni, conoscenze ecc. Qualsiasi oggetto o più spesso figura che sia convenzionalmente assunta come espressione e rappresentazione di un’altra cosa, più astratta, con...