Più soggetti (qui mia mamma e mia nonna) collegati con una congiunzione copulativa (qui e) vogliono di norma il verbo al plurale: c'erano mia mamma e mia nonna. Quando, come in questo caso, il predicato è anticipato rispetto ai soggetti coordinati, ...
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Nell'interessante domanda, in realtà si ammette già la risposta: «Comprendo che l'uso di queste espressioni è risalente nel tempo e oramai ben attestato nella lingua». Tale comprensione è tutto: significa [...] dire che si intuisce, sotto sotto, che le ra ...
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Prima questione: con i verbi che indicano lo stato meteorologico (piovere, piovigginare, grandinare, nevicare...), nei tempi composti è possibile usare sia l'ausiliare essere (come previsto dalla norma tradizionale, che però si è allentata negli ult ...
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È un bene che gli sportivi italiani si esprimano correttamente nella loro lingua madre! Non sono più, a quanto pare, i tempi di «ciao mama, son contento d'esere arivato primo». Ora gli sportivi adoperano correttamente periodi ipotetici della possibi ...
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In realtà, non c’è una grande differenza nell’uso, anche se, dalla sommaria analisi di alcuni quotidiani, la reggenza in a del sostantivo sembra predominare sia quando l’intervista parte da un ente o istituzione (giornale, tv, radio, ecc.) e si rivo ...
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Di solito si denominano cultismi (‘parole o espressioni di origine o di tradizione colta’) parole come questo aggettivo elocubile ‘che può essere detto, raccontato e argomentato, manifestato verbalmente’. [...] Elocubile rimanda da una parte al sostantivo ...
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Maria Rosa GrilloLa scomposizione analitica del significato di ogni singolo membro delle espressioni citate porta, giustamente, alla ricostruzione della forma con preposizione esplicitata. Più che porre [...] una questione di scorrettezza rispetto alle es ...
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Amelia Di LazzaroVedere la malaparata (o mala parata) significa 'rendersi conto, prendere atto che la situazione è difficile da risolvere o può avere sviluppi non produttivi, pericolosi, dannosi'. Mala parata combina l'aggettivo antico e letterario ...
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In una società come la nostra in cui, come scriveva Walter Ong nel 1982, «una nuova oralità è incoraggiata dal telefono, dalla radio, dalla televisione e da altri mezzi elettronici», è inevitabile che si presentino e si accentuino fenomeni di differ ...
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Pasquale BarraLa questione dell'ausiliare richiesto da un verbo servile (potere - come negli esempi addotti dal signor Barra -, dovere, volere, sapere 'essere in grado di, avere la capacità di') è regolata dalla norma grammaticale. Secondo tale norm ...
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espressione
espressióne s. f. [dal lat. expressio -onis, der. di exprimĕre «esprimere», part. pass. expressus]. – 1. L’atto e il modo di esprimere, di comunicare ad altri quanto si sente, si pensa o si vuole: e. di un sentimento; l’e. della...
espressionismo
s. m. [der. di espressione]. – 1. Movimento artistico nato e affermatosi in Germania al principio del sec. 20°, con l’intento di contrapporsi sia all’impressionismo francese sia al naturalismo conformista dell’epoca guglielmina;...
Espressioni anaforiche sono quelle forme linguistiche con cui «il parlante fa riferimento ad un referente al quale egli, nel suo discorso, ha già fatto riferimento con un’espressione antecedente» (Conte 1999: 19). Tra antecedente e espressione...
Sono espressioni cataforiche in senso stretto quelle espressioni che possono essere interpretate solo attraverso il rinvio a uno specifico elemento presente nel co-testo successivo (➔ contesto), detto elemento susseguente o sorgente. Esse creano...