GAMBA, Francesco Fortunato
Sabrina Spinazzè
Nacque a Savona il 25 giugno 1895 da Pietro, capo operaio all'arsenale della Spezia, e da Aurelia De Negri. Battezzato con i nomi Francesco Fortunato Enrico [...] comunque verso il gusto della Secessione (G. Marussig, G. Disertori, F. Casorati) e verso i linguaggi di derivazione espressionista (E. Mantelli, Alberto Martini, L. Viani). Spazio veniva inoltre riservato alle tendenze della grafica d'Oltralpe (C ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Alessandra Acconci
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel panorama delle avanguardie della prima metà del XX secolo, l’opera di Paul Klee [...] , August Macke, Franz Marc, Alexej Jawlensky, con i quali nel 1912 espone 17 opere alla seconda mostra del gruppo espressionista. Durante il suo lungo periodo di formazione si reca anche a Parigi, dove stringe amicizia con Robert Delaunay e frequenta ...
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Musuraca, Nicholas (propr. Nicola)
Stefano Masi
Direttore della fotografia, naturalizzato statunitense, nato a Ria-ce (Reggio Calabria) il 25 ottobre 1892 e morto a Los Angeles il 3 settembre 1975. Maestro [...] di essi il suo talento riuscì a scavalcare i limiti imposti dai bassi costi e a rileggere la lezione dei maestri dell'Espressionismo tedesco. Fu infatti proprio M. a gettare le basi del gusto chiaroscurale del noir, sin da Stranger on the third floor ...
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(V, p. 458; App. I, p. 196; II, I, p. 311; III, I, p. 176; IV, I, p. 196)
Negli anni Settanta e Ottanta, lo sviluppo socioeconomico austriaco è stato simile, nei tratti essenziali, a quello dei paesi più [...] formare un'avanguardia artistica. Prima di allora, ad aver séguito come maestri furono artisti come H. Boeckl (1894-1966), un espressionista attivo a lungo, e A. P. Gütersloh (1887-1973), accanto al grande scultore F. Wotruba (1907-1975), che rientrò ...
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Scrittore e uomo di teatro tedesco, nato ad Augusta il 10 febbraio 1898, morto a Berlino il 14 agosto 1956. Figlio di un dirigente industriale, si iscrisse, a Monaco, alla facoltà di medicina, ma frequentò, [...] sua esistenza.
I due primi drammi, i già ricordati Baal e Trommeln in der Nacht, s'inseriscono nella temperie espressionista, pur rivelando una marcata impronta realistica. Poi B. è andato sempre meglio elaborando un originale linguaggio scenico e ...
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Pittore belga, nato ad Antheit presso Huy, Liegi, il 23 settembre 1897. Compiuti studi classici, si iscrive all'Académie des Beaux-Arts di Bruxelles dove segue dapprima corsi di architettura e poi di pittura [...] . Con R. Magritte nel 1937 entra a far parte del gruppo belga Les Compagnons de l'art che comprende espressionisti e surrealisti; l'anno successivo partecipa all'Exposition Internationale du Surréalisme alla Galerie des Beaux-Arts a Parigi curata da ...
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Narratore e poeta, nato a Modena il 10 giugno 1908, morto ivi il 23 febbraio 1963. Dopo alcuni tentativi di giornalismo di fronda durante il fascismo (con L'ariete nel 1927 e Lo spettatore italiano nel [...] invettiva risolte in accesa invenzione linguistica; elementi questi che vanno a costituire poi anche il fondo violentemente espressionista di Poesie della fine del mondo (1961). Il ricorso a un modulo memorialistico già utilizzato precedentemente nei ...
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SANTAGATA, Antonio Giuseppe
Serena Pacchiani
– Nacque a Genova il 10 novembre 1888, da Giovanni e da Maria Boasi, fratello di Ernesto e Luisa.
Artista longevo e poliedrico, ebbe una prima formazione, [...] (1924) e In divine parvenze di Paola Maria Arcari (1927) palesò la ricezione delle grandi campiture di matrice espressionista, debitrici della grafica di Lorenzo Viani. Negli anni Trenta i disegni realizzati per La ballata del vecchio colonizzatore ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
A partire dall’esaltazione futurista del cinema come "mezzo di espressione più adatto [...] 1948). I film che praticano fino in fondo questo stile grafico e artificioso sono poco numerosi, mentre l’impronta espressionista traspare in maniera meno plateale, ma sicuramente più significativa, in gran parte del miglior cinema tedesco degli anni ...
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Lorre, Peter
Serafino Murri
Nome d'arte di László Löwenstein, attore e regista cinematografico, nato a Rosenberg (od. Ružomberok, Repubblica Slovacca), nella parte ungherese dell'impero austro-ungarico, [...] bambine innocenti, che esplode in un'autodifesa travolgente nel finale, segna un punto di raccordo importante tra la recitazione espressionista dell'epoca del muto e l'uso della voce nel cinema sonoro, allora in fase sperimentale. L. partecipò quindi ...
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espressionista
s. m. e f. e agg. [formato su espressionismo] (pl. m. -i). – Chi, in arte o in letteratura, è seguace o fautore dell’espressionismo: gli e. tedeschi. Come agg., che concerne l’espressionismo o ne attua i principî: movimento,...
espressione
espressióne s. f. [dal lat. expressio -onis, der. di exprimĕre «esprimere», part. pass. expressus]. – 1. L’atto e il modo di esprimere, di comunicare ad altri quanto si sente, si pensa o si vuole: e. di un sentimento; l’e. della...