Il Medioevo: un secolo da illuminare.Sottrarre il Medioevo dalla nomea di secolo buio è un’ardua impresa in cui ogni studioso o appassionato di quest’epoca si cimenta inevitabilmente. Il Medioevo negativo, [...] sì. Ma è un termine vago, che non definisce nulla. Se proprio fa è l’elemento ponte tra due mondi, quello terreno e quello ultraterreno. La fanciulla immersa, spesso associata alla nudità, impone il divieto di essere guardata. Lo sguardo indiscreto è ...
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In un saggio del 1923 dal titolo Ulysses, Order and Myth, a James Joyce e al suo Ulysses, T.S. Eliot attribuisce un’invenzione che aveva «l’importanza di una scoperta scientifica»: quella del metodo mitico. [...] il compito di trovare un nuovo modo per raccontare una realtà che si scopriva essere più complessa di quanto precedentemente immaginato, e vedere nulla, la profetessa Mme. Sosostris ha il raffreddore (The Burial of the Dead), Tiresia, che è stato ...
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Nel saggio del 1979 La condizione postmoderna. Rapporto sul sapere Jean-François Lyotard, dopo aver analizzato in chiave storico-critica le esperienze filosofiche fondate sui principali sistemi emancipativi [...] normativa del soggetto. Il postmoderno – continua Ferraris – incorre innanzitutto nella confusione tra l’ontologia e l’epistemologia (nel testo ciò è indicato con l’espressione fallacia essere-sapere ), «tra quello che c’èe quello che sappiamo a ...
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Palomar può sembrare un’opera scritta per scherzo. In fondo si tratta un’innocua narrazione in terza persona incentrata sulla prospettiva di un protagonista dalle movenze interiori molto prevedibili: il [...] nel voler vivere senza vivere e nel voler morire senza davvero morire. Tutto il dramma è nella scissione tra ciò che Palomar vuole fare di sé, della propria mente, dei propri occhi, del suo corpo, e ciò che si trova ad esseree a fare. Cerca così di ...
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A partire dalla presa di coscienza collettiva della rilevanza degli ideali e dell’importanza degli attori politici non statali, a partire dagli anni ‘70 originarono diverse nuove teorie.Un filone si pone [...] e di quelli ucraino e occidentali sono poco conciliabili – ma, si noti bene, mai “per nulla conciliabili”: è come delle paia di occhiali dalle lenti colorate. Il pluralismo teorico può essere apprezzato e non più temuto nel momento in cui l’ ...
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A chi appartiene il potere? Come viene esercitato? Per ottenere che cosa? Queste sono domande centrali che vengono affrontate in vario modo dagli scienziati sociali. Attraverso l’osservazione empirica, [...] ’incapacità umana di individuare e valutare il peso di ciascun singolo fattore senza occhiali non riusciremmo proprio a vedere nulla se non una luce troppo intensa (o e giustificarne gli obiettivi materiali. Lo stesso termine “realismo” deve essere ...
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Nella trattazione della figura mitologica di Tiresia, la categoria del vedere costituisce il fulcro della raffigurazione dell’indovino: lo evidenzia il legame tra il “lessico della visione” del primo episodio [...] e aver ottenuto in premio il trono di Tebe e la regina Giocasta in moglie, Edipo scopre di essere sposo della propria madre e parole di Tiresia: «E se mi cogli in errore, di’ subito che io dell’arte divinatoria non capisco nulla.»Tutte le traduzioni ...
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L’emergere della scienza moderna, fondata sul metodo sperimentale e su criteri interpretativi di tipo meccanicistico, permise la graduale eliminazione dei presupposti panpsichistici, antropomorfici ed [...] e scienziato Blaise Pascal eil padre gesuita Ètienne Noël sulla teoria dell’horror vacui. Il principio di matrice aristotelico-scolastica negava l’esistenza del vuoto in natura, in quanto esso era identificato con il non ens, ossia con ilnulla ...
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La parola mito deriva dal greco μῦϑος (mythos) e possiede la stessa radice del verbo μυθέομαι (mytheomai) che significa “dire, raccontare”. Propriamente, quindi, il mito è un racconto, una narrazione [...] sembra essere predominante in ogni ambito della vita umana. Péladan rivendica il ruolo conoscitivo dell’arte e amplia è tuttavia proprio questa maledizione il segno del suo carattere straordinario, che lo rende un uomo superiore poiché nulla ...
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“Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?”Se l'esperienza del quotidiano è quella di una realtà profondamente intrisa dal male e dominata dalla sofferenza, come conciliare la constatazione del dolore [...] può essere rappresentato dal marito fedele e laborioso. Come ben evidenziato da Remo Cantoni nel suo saggio introduttivo all’opera di Kierkegaard qui presa in esame, l’aut-aut denota la scelta con cui ci si sottopone al contrasto tra il bene eil ...
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nulla
pron. indef., s. m. e avv. [lat. nūlla, neutro pl. dell’agg. nullus -a -um «nessuno»], invar. – Come pron. e sost., nessuna cosa; come avv., in nessuna quantità o misura, e sim. Coincide quasi esattamente nei sign. e nella maggior parte...
nullita
nullità s. f. [dal lat. mediev. nullitas -atis, der. del lat. nullus «nessuno»]. – 1. L’essere nullo, privo cioè di valore o di validità, di efficacia: riflettere sulla n. della vita, della propria esistenza; la n. di un argomento,...
Essere e il nulla, L' (L'etre et le neant)
Essere e il nulla, L’
(L’être et le néant) Opera di J.-P. Sartre, pubblicata nel 1943, in cui è esposta un’«ontologia fenomenologica» sviluppata come superamento della fenomenologia di Husserl,...
Per il pensiero greco antichissimo "essere" era la stessa realtà sensibile, il mondo. Ma il cangiamento della realtà sensibile è essenziale all'essere, o questo è sempre identico a sé stesso? Eraclito, che considera l'essere perennemente fluente,...