FATTORI, Giovanni
Dario Durbè
Nacque a Livorno il 6 sett. 1825 (non il 25 di quel mese, come l'artista ebbe una volta a dichiarare, o nel 1828, come egli stesso ripeté due volte, anche se esitante). [...] ), è difficile congetturare, se non pensando a un regolare aiuto da parte dei suoi. Nulla o quasi ci è pervenuto eil Signorini (che parla di quest'argomento nel suo ricordo di E. Rayper), e di cui uno dei tramiti per il F. poté essere giustappunto il ...
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VITERBO
M.G. Bonelli
(Castrum Viterbii, Bitervo, Viterbio nei docc. medievali)
Città del Lazio, capoluogo di provincia, situata ai piedi dei monti Cimini.
Urbanistica
Il nucleo più antico della città [...] capriata, anche se non può essere esclusa la presenza di volte nel transetto e nel presbiterio, più direttamente influenzati dall'edilizia cistercense. Il chiostro, probabilmente iniziato nel 1256 e ultimato contestualmente alla chiesa per iniziativa ...
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BRESCIA
G. Panazza
(lat. Brixia; Brisia, Bressa nei docc. medievali)
Città della Lombardia, capoluogo di prov. e diocesi vescovile, situata tra i fiumi Oglio e Chiese allo sbocco della val Trompia.Di [...] porta di S. Giovanni, quando questa stava per essere sostituita dalla nuova, è anteriore al 1253, data incisa su un concio poi detto di S. Matteo, ma più nulla rimane, anche se è da segnalare il ritrovamento (1959) della banchina del porto fluviale ...
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PISA
V. Ascani
(lat. Alphea, Pisae)
Città della Toscana occidentale, capoluogo di provincia, posta lungo il corso del fiume Arno e non lontana dalla costa tirrenica. In origine P. fu città lagunare [...] 12° vennero costruiti anche il nuovo battistero eil campanile; il tessuto urbano si addensò di dell'apostolo Pietro, dovette essere infatti sostituita già in monofora di S. Zeno, di età ottoniana, nulla resta della decorazione murale in città sino a ...
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VICHINGHI
K. Bornholdt
Popolazioni danesi, svedesi e norvegesi che nell'Alto Medioevo abitavano l'Europa settentrionale, note anche come Normanni (v.); il termine V. veniva utilizzato per definire i [...] su armi e gioielli; dalla seconda metà del sec. 10° i ritrovamenti sono però molto scarsi e pressoché nullaè la presenza pagani, ma che potessero essere usati come simboli visivi per denotare la magnificenza regia eil potere ancestrale. L' ...
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CROCIATI
J. Folda
L'appellativo di c., derivato dalla croce che essi portavano raffigurata sul petto, si riferisce ai soldati che parteciparono alle spedizioni militari cristiane in Terra Santa per [...] di cui rimane traccia - ma stando alle fonti il loro numero doveva essere di ca. il doppio (Pringle, 1993a, p. 29) -, costruiti nulla rimane infine a Karak, il più meridionale di tutti i vescovadi latini e principale centro della 'terra oltre il ...
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MANTEGNA, Andrea
Michele Di Monte
Nacque, molto probabilmente nel 1431 - o al massimo alla fine del 1430 - a Isola di Carturo, o Insula de supra, come era allora designata nei documenti, oggi ribattezzata [...] tempo: nel febbraio 1492 le tele erano ancora in esecuzione eil lavoro venne probabilmente completato soltanto entro la fine dello stesso anno, quando l’opera poteva essere mostrata all’ambasciatore della Repubblica di Venezia.
Durante la non ...
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RAVENNA
R. Farioli Campanati
Città dell'Emilia-Romagna, situata nella bassa pianura padana, nell'area meridionale del delta del Po, a poca distanza dal litorale adriatico.In epoca tardoantica R. fu [...] , è comunque possibile constatare il livello 'internazionale' della bottega, che non ha nulla di che per la funzione di cappella palatina e per l'iconografia, che insiste sul Cristo, esso potesse essere dedicato proprio al Salvatore. Nel vestibolo ...
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ARABI
A.M. Piemontese
Una trattazione sistematica del contributo degli A. alla civiltà artistica del Medioevo è data sotto le voci specifiche dedicate all'argomento (dinastie e aree geografiche), ove, [...] stabile dominio, l'attecchirvi eil filiarvi del legato artistico dell'Islam è un fenomeno ben noto e ancor imperfettamente studiato, ma di gran rilevanza per la civiltà stessa occidentale. Se nell'isola quasi nullaè rimasto dell'epoca del diretto ...
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BRAMANTE, Donato (Donnino o Donino, come lo chiamavano i suoi genitori e Leonardo da Vinci)
Arnaldo Bruschi
Figlio di Angelo di Antonio di Renzo da Farneta e di Vittoria di Pascuccio da Monte Asdrualdo, [...] . Con parecchi degli artisti che lo frequentavano, il B. dovette da giovane essere in contatto e studiarne le opere; ed è anche possibile che con alcuni di essi egli collaborasse. Nulla di sicuro è tuttavia documentato prima del 1477, quando, ormai ...
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nulla
pron. indef., s. m. e avv. [lat. nūlla, neutro pl. dell’agg. nullus -a -um «nessuno»], invar. – Come pron. e sost., nessuna cosa; come avv., in nessuna quantità o misura, e sim. Coincide quasi esattamente nei sign. e nella maggior parte...
nullita
nullità s. f. [dal lat. mediev. nullitas -atis, der. del lat. nullus «nessuno»]. – 1. L’essere nullo, privo cioè di valore o di validità, di efficacia: riflettere sulla n. della vita, della propria esistenza; la n. di un argomento,...