CONTARINI, Giacomo
Claudio Povolo
Nacque a Venezia nel 1456 da Ambrogio di Nicolò, di Antonio del ramo di San Felice e da Andriana di Andrea Gritti. Nel 1474 il padre lo presentò all'Avogaria di Comun [...] Il Barbaro lo ricorda nelle sue genealogie qualificandolo "scrittore" e Gerolamo Priuli dice di lui che fu "huomo molto dotto, adoperato nei pubblici maneggi con molto concetto". Nullaessere assegnati al nipote Ambrogio, figlio di Andrea.
Fonti e ...
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CERRUTI (Cerruto), Antonio
Nicola Longo
Nato a Borgo Ticino (prov. di Novara) il 13 marzo 1506 da umile famiglia, poté essere avviato agli studi quasi certamente per aiuto di qualche generosa protezione. [...] altro egli viene definito probo di religione e di costumi, insigne nelle lettere, nel sapere e nell'arte poetica) il C. ottenne da Carlo V, dietro loro epoca.
Degli ultimi anni del C. non sappiamo nulla, se non che, tornato ancora a Roma, morì vicino ...
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CIMINELLO, Nicola
Franca Petrucci
Del C., che ebbe la ventura di essere indicato per circa tre secoli come l'autore dei Cantari sulla guerra aquilana di Braccio, nulla sappiamo se non che fu rappresentante [...] , ognuno di 48 ottave in media, narra con acume storico e notevole documentazione l'assedio del 1423-1424 posto da Braccio da , non aveva assistito personalmente. Il poema, destinato ad essere letto in pubblico, deve essere stato compiuto entro i sei ...
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CAGNANI, Eugenio
Claudio Mutini
Nacque a Mantova nel 1577 da famiglia di agiate condizioni economiche. In una lettera dedicata a Vincenzo Gonzaga e premessa a una raccolta di poeti mantovani (compreso [...] di essere separati dal numero della plebe, come nel presente volume dell'arti e opere loro l'uno e l'altro sarà facile a comprendersi". E figurano in realtà nella raccolta dedicata al duca Francesco Gonzaga rime di Ferrante Persia, Pompeo Soragna (il ...
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BONINI, Frosino
Claudio Mutini
S'ignora il luogo e l'anno di nascita del B., che dové comunque trascorrere la giovinezza a Firenze, ove le fonti, concordemente, lo ravvisano fra i discepoli del Poliziano. [...] Giunta; attese anche, senza dar nulla alle stampe, alle traduzioni delle Definitiones e dell'Isagoge di Galeno, nonché classicistica dell'opera, nonostante la scaltrezza erudita del Bonini. Il quale sorprende per l'abilità con cui riesce a innestare ...
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BENDIDIO (Bendedei), Alberto
Tiziano Ascari
Figlio di Nicolò, segretario del duca Ercole I, poi di Alfonso I, nacque probabilmente a Ferrara intorno al 1470. Non si capisce perché il Vedriani, che del [...] saper quasi nulla di lui, lo metta tra i dottori modenesi. Ebbe in moglie una sorella di Gerolamo Zilioli, massaro ducale camerario, e, non . Anche con altri letterati il B. ebbe rapporti d'amicizia e dovette essere egli stesso letterato, giacché ...
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CALCIA, Traiano
Giovanni Parenti
Nacque a Treviso agli inizi del sec. XVI. Fu a Napoli allievo di Pietro Summonte e membro dell'Accademia Pontaniana. Partecipò alle tre giornate di discussione sulla [...] " (nel 1528 era dunque ancora a Napoli) e a mostrarle a Lazzaro Bonamico e a Domenico Egnazio; e intende ora pubblicarle presso Paolo Manuzio. La conclusione della lettera ove il C. chiede di essere ricordato a Gianfrancesco Caserta, al protonotario ...
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BACCIARONE di Baccone
Giuseppe Scalia
Vissuto nel sec. XIII, membro di una illustre famiglia pisana, non ha lasciato notizie sulla sua vita nei pochi componimenti poetici che gli si attribuiscono. L'unica [...] B. e alla situazione politica di Pisa in momenti ben precisi; in realtà nulla ci dice il componimento sull canzoni anonime, delle quali le prime due, per ragioni stilistiche, potrebbero essere a lui attribuite: l'incipit di una, "Lasso taupino en che ...
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BRUSONI (Brusonio, Brusonius), Lucio Domizio
Gianni Ballistreri
Quasi nulla sappiamo di questo minore umanista, nato a Contursi in provincia di Salerno. Secondo il Licostene fu giureconsulto e dottissimo [...] dei benefici ricevuti. Doveva essere in rapporti di amicizia con i membri della cosiddetta Accademia Romana, di cui del resto il suo tipografo Mazzocchi era libraio: tre dei più noti, infatti, P. Gravina, Tamira e M. A. Casanova gli indirizzarono ...
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nulla
pron. indef., s. m. e avv. [lat. nūlla, neutro pl. dell’agg. nullus -a -um «nessuno»], invar. – Come pron. e sost., nessuna cosa; come avv., in nessuna quantità o misura, e sim. Coincide quasi esattamente nei sign. e nella maggior parte...
nullita
nullità s. f. [dal lat. mediev. nullitas -atis, der. del lat. nullus «nessuno»]. – 1. L’essere nullo, privo cioè di valore o di validità, di efficacia: riflettere sulla n. della vita, della propria esistenza; la n. di un argomento,...