FEBONIO (Feboni, Febbonio), Muzio
Franco Pignatti
Figlio di Giovan Battista e di una Clelia forse della famiglia avezzanese dei Grande, di lui si conserva nell'archivio della cattedrale di Avezzano [...] nulla resta; mentre si conservano alcune lettere all'umanista tedesco Lucas Holste (Holstenio), filologo ee di quelli di Assisi e Pistoia il F. trasse il materiale per La vita delli gloriosi martiri s. Cesidio prete e che può essere considerata una ...
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CACCIANEMICI, Alberto
Augusto Vasina
Personaggio di non comune importanza politica nel mondo comunale bolognese ed emiliano del sec. XIII, ma noto per lo più, indirettamente, come padre di Venedico [...] " (o "Grandi") e da una Gisla, non meglio conosciuta. Nulla ci è stato tramandato dei primi del capo guelfo Guglielmo Galluzzi. Fu proprio il C. a dare, in tal modo, un ., devono, pertanto, essere riferite a suoi parenti omonimi e contemporanei: o ad ...
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BOTTONE di San Giuseppe, Alessandro
Vladimiro Sperber
Nacque a Gassino (Torino) il 24 maggio 1799 dal conte Vittorio Amedeo e da Costanza Speciani. Nel 1820 si recò negli Stati Uniti, ove manifestò [...] materni) per discorsi filocarbonari, ma nulla si poté appurare sul suo conto romanzesca deposizione in cui sosteneva di essere stato indotto ad assassinare Carlo febbraio 1853, per elevare il minimo imponibile e creare ulteriori categorie di redditi ...
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CARBONE (Carbonesi), Pietro
Elisa Occhipinti
Nacque a Bologna, presumibilmente intorno alla metà del sec. XIII, da una famiglia nobile di parte ghibellina, aderente alla fazione dei Lambertazzi e avversaria [...] cassa del Comune, mentre l'altra metà doveva essere divisa tra i signori di Rivolta - forse a titolo di indennizzo per antichi diritti feudali, forse perché imparentati con il Bonacolsi - e la Camera vescovile. Il C. ricoperse per l'ultima volta la ...
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ANSELMO da Rho
Maria Luisa Marzorati
Nulla sappiamo circa la sua data di nascita. Forse parente di Arnaldo da Rho uccisore del patarino Erlembaldo, A. può essere considerato esponente di quelle famiglie [...] l'arcivescovo "in causa sancti Petri studiosissimus" (Bernoldo, p. 457) e la maggior parte della cittadinanza dovette essere costante.
A. morì il 4 dic. 1093, poco dopo la coronazione di Corrado, e fu sepolto solennemente nella chiesa di S. Nazaro in ...
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ADORNO, Barnaba
Giuseppe Oreste
Figlio di Carlo e di Ilaria del Carretto, dal nonno Barnaba (doge nel 1447) e dallo zio Prospero (doge nel 1461)ereditò grandi ricchezze, alle quali si aggiunsero quelle [...] alte cariche politiche, non gli impedì di godere il favore imperiale. Al principio del 1529 fu inviato e nei processi che ne seguirono risultarono contatti anche con i Farnese ed egli apparve tra i compromessi, anche se nulla di sicuro poté essere ...
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DONÀ (Donati, Donato), Bartolomeo (Bortolo)
Paola De Peppo
Nacque a Venezia presumibilmente nella seconda metà del XIV secolo, figlio di Maffio q. Marco che risultava sepolto il 1° sett. 1381 nella [...] (senatore, morì nel 1383), Marco, Piero, Tornà - nulla si sa con certezza; dalla discendenza di Nicolò uscirà Marco, dottore e diplomatico d'una certa importanza nel XV secolo.
Il D. non deve essere confuso col contemporaneo Bortolo q. Andriol (o ...
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BARBARIGO, Niccolò
Giorgio Cracco
Figlio di Tommaso, fu attivo in Venezia nei decenni di mezzo del sec. XIV.
Dovendosi fondare quasi esclusivamente sulle notizie date dal Priuli, la biografia di questo [...] nel decennio seguente enulla si può dire della sua attività politica o militare durante il tempestoso periodo delle lotte con Genova e della congiura di Marin Faliero che sconvolse il patriziato veneto. Egli dovette essere immune da ogni sospetto ...
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BENDIDIO (Bendedei), Alberto
Tiziano Ascari
Figlio di Nicolò, segretario del duca Ercole I, poi di Alfonso I, nacque probabilmente a Ferrara intorno al 1470. Non si capisce perché il Vedriani, che del [...] saper quasi nulla di lui, lo metta tra i dottori modenesi. Ebbe in moglie una sorella di Gerolamo Zilioli, massaro ducale camerario, e, non . Anche con altri letterati il B. ebbe rapporti d'amicizia e dovette essere egli stesso letterato, giacché ...
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BENIVIENI, Lorenzo
Nicola De Blasi
Nacque a Firenze nel 1495 (0 1496) da Michele, figlio del medico e filosofo Antonio Benivieni il Vecchio. La sua educazione letteraria e la sua formazione spirituale [...] ".
La sua moderazione, tuttavia, dovè giovargli se, nonostante l'amicizia sua con il Capponi e con Donato Giannotti, egli rimase a Firenze anche dopo la restaurazione medicea senza essere molestato. Nello stesso 1530, anzi, non si sa se prima o dopo ...
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nulla
pron. indef., s. m. e avv. [lat. nūlla, neutro pl. dell’agg. nullus -a -um «nessuno»], invar. – Come pron. e sost., nessuna cosa; come avv., in nessuna quantità o misura, e sim. Coincide quasi esattamente nei sign. e nella maggior parte...
nullita
nullità s. f. [dal lat. mediev. nullitas -atis, der. del lat. nullus «nessuno»]. – 1. L’essere nullo, privo cioè di valore o di validità, di efficacia: riflettere sulla n. della vita, della propria esistenza; la n. di un argomento,...