CONTARINI, Gasparo
Gigliola Fragnito
Primogenito di Alvise di Federico dei Contarini del ramo della Madonna dell'Orto e di Pofissena di Tommaso Malipiero, nacque a Venezia il 16 ott. 1483 in una famiglia [...] di cui tornerà a fare parte il 1° luglio 1533. Il 3 ott. 1530 (ibid., LIV, col. 12) eil 15 dic. 1530 fu nominato, insieme ad Andrea Trevisan, revisore delle casse (sebbene il Sanuto osservasse "nulla faranno, per non esser apti niun di loro a veder ...
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CRISPI, Francesco
Fausto Fonzi
Nato nel piccolo centro siciliano di Ribera, nell'Agrigentino, da Tommaso (di stirpe albanese e originario di Palazzo Adriano), commerciante di grano, e da Giuseppa Genova [...] sua intelligenza".
Sul piano politico-sociale vede allora con particolare amarezza progredire "il socialismo rosso eil nero" ma sa di essere "sull'orlo del sepolcro" e lamenta di non avere "tempo sufficiente per fare quanto occorre per restaurare ...
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CORDINI (Cordiani? non Condiani, Corolani, Coriolani e neppure Picconi come vuole il Vasari), Antonio, detto Antonio da Sangallo il Giovane
Arnaldo Bruschi
Figlio di Bartolomeo di Antonio di Meo, bottaio, [...] c.) e fu ripreso con altra forma alla fine del secolo.
Il 3 marzo 1538 si discusse nel Consiglio comunale di Viterbo se il duomo di S. Lorenzo dovesse essere completato secondo il modo proposto dal C. (Giovannoni, 1959, p. 306). Anche se nulla sembra ...
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BOCCACCIO, Giovanni
Natalino Sapegno
Frutto di una libera relazione di Boccaccio, o Boccaccino, di Chellino con una donna di cui nulla sappiamo, nacque, forse a Certaldo, ma più probabilmente a Firenze, [...] cortese, con echi danteschi e stilnovistici. Non per nullail componimento si conclude con un essere rifiniti ed elaborati. Più importante èil Trattatello in laude di Dante, di cui ci son giunte tre redazioni: una più ampia, composta fra il '57 eil ...
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CORELLI, Arcangelo
Piero Buscaroli
Quintogenito di Arcangelo e Santa Raffini, nacque a Fusignano presso Lugo, allora nella diocesi di Ferrara, il 17 febbr. 1653, cinque settima ne dopo la morte del [...] il pelo nell'ovo e criticar freddure, che risultano à nulla", eil suo influsso sulla musica per cembalo del suo tempo, ibid., pp. 37-51, P. Buscaroli, Il padre della forma, in Il Giornale nuovo, 30 sett. 1980; P. Isotta, C.: il desiderio di essere ...
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FARNESE, Alessandro
Stefano Andretta
Nacque a Valentano (od. prov. di Viterbo) il 7 ott. 1520 da Pierluigi e Girolama Orsini del ramo di Pitigliano.
La sua infanzia e prima adolescenza appartengono [...] furono i suoi rapporti con la fermezza di Sisto V eil F. si trovò ad essereil catalizzatore di molte lamentele contro "il frate tirannico". Si scontrò apertamente con lui per il rifiuto delle sue proposte di creazioni cardinalizie (Carlo Conti nel ...
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CATERINA da Siena, santa
Eugenio Dupré Theseider
Nacque a Siena, nel "popolo" di S. Pellegrino, della contrada dell'Oca, nei pressi di Fontebranda, in una numerosa e modesta, ma non povera, famiglia [...] . Vi accenna il già citato Anonimo fiorentino, nei suoi Miracoli della beata C.; purtroppo non ci dice nulla né sul movente della convocazione, né sull'andamento dell'inchiesta, ché di questa si dovrebbe esser trattato, ed è assai probabile che ...
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BEMBO, Pietro
Carlo Dionisotti
Nacque a Venezia il 20 maggio 1470 da Bernardo e da Elena Marcello. La personalità del padre, uno degli uomini di maggior rilievo nella storia veneziana di quell'età, [...] Roma tali discussioni non significavano nulla in quel momento. Significante ivi era il trionfo della nuova latinità. che di amare e di essere amata. Stabilitosi con lei a Padova (eil loro legame, benché non ostentato, certo non era segreto), il B., ...
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COMPAGNI, Dino (Aldebrandino, Ildebrandino, detto Dino)
Girolamo Arnaldi
Nacque a Firenze verso il 1246-47 (cfr. Ottokar, p. 90 n. 2) da Compagno di Perino e da una figlia di messer Manetto Scali; ultimo, [...] i testimoni dovessero essere almeno tre). Come cronista, il C. afferma di essersi proposto fino dall'inizio di "scrivere il vero delle cose certe che io vidi e udi', però che furon cose notevoli, le quali ne' loro principi nullo le vide certamente ...
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FATTORI, Giovanni
Dario Durbè
Nacque a Livorno il 6 sett. 1825 (non il 25 di quel mese, come l'artista ebbe una volta a dichiarare, o nel 1828, come egli stesso ripeté due volte, anche se esitante). [...] ), è difficile congetturare, se non pensando a un regolare aiuto da parte dei suoi. Nulla o quasi ci è pervenuto eil Signorini (che parla di quest'argomento nel suo ricordo di E. Rayper), e di cui uno dei tramiti per il F. poté essere giustappunto il ...
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nulla
pron. indef., s. m. e avv. [lat. nūlla, neutro pl. dell’agg. nullus -a -um «nessuno»], invar. – Come pron. e sost., nessuna cosa; come avv., in nessuna quantità o misura, e sim. Coincide quasi esattamente nei sign. e nella maggior parte...
nullita
nullità s. f. [dal lat. mediev. nullitas -atis, der. del lat. nullus «nessuno»]. – 1. L’essere nullo, privo cioè di valore o di validità, di efficacia: riflettere sulla n. della vita, della propria esistenza; la n. di un argomento,...