BURALI FORTI, Cesare
Evandro Agazzi
Nacque ad Arezzo il 13 ag. 1861 da Cosimo e da Isoletta Guiducci. Dopo aver compiuto gli studi medi nel collegio militare di Firenze, s'iscrisse nel dicembre 1879 [...] perfezionerà la sua teoria potrà essere pubblicata dal Cantor solo oltre un decennio dopo, tra il 1895 eil 1897. L'importanza delle e ne aveva scritto in una lettera ad Hilbert del 1896, ma nulla ne aveva pubblicato, cosicché è al B. che spetta il ...
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COPPOLA, Francesco
Vincenzo Clemente
Nacque a Napoli il 27 sett. 1878 da Filippo e da Matilde Pisacane. Laureatosi in giurisprudenza, iniziò l'attività di giornalista nel 1904 come redattore del Giornale [...] nel suo complesso "un'opera analoga, per valore intellettuale, politico e storico, a quella dell'Enciclopedia delsec. XVIII". Nel programma si dice essereil problema econoniico italiano non già un problema di distribuzione interna, bensi ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Giuseppe Maria Galanti
Claudia Sunna
Nel panorama intellettuale del secondo Settecento, Giuseppe Maria Galanti è riconosciuto come il più assiduo indagatore delle condizioni economiche e politiche del [...]
In questi anni Galanti cerca di convincere il padre di non essere adatto agli studi a cui è stato indirizzato, scrivendogli «non sono inclinato delicate. «Con questo metodo non si tralasciava nulla, e si faceva molto, in poco tempo» (Memorie ...
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DONADONI, Eugenio
Lucia Strappini
Nacque ad Adrara San Martino (Bergamo) il 16 nov. 1870 da Rosa Previtali e Defendente, ingegnere.
A causa delle scarse risorse economiche di cui la famiglia soffri [...] tra l'autore, la vita interiore dell'autore, e la sua opera. Per cui l'operazione critica viene a essere una sorta di "noviziato esplorativo ... che il critico compie intorno all'opera d'arte, e per sé, e per i suoi lettori ed ascoltatori" (Russo, p ...
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GONZAGA, Pietro (Pietro Gottardo, Pietro di Gottardo)
Maria Lucia Tonini Steidl
Figlio di Francesco e della nobile bellunese Anna Grini, nacque il 25 marzo 1751 a Longarone, presso Belluno.
Il padre, [...] vi possa essere bisogno di un Pittor Teatrale, il quale sia uomo di buona condotta, lesto nel lavorare, di buon gusto e di una formare un unico tema nel quale non si può cambiar nulla senza rovinare il tutto" (Musique des yeux, trad. dell'autore di ...
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COPPI, Antonio
Angelo Russi
Nacque ad Andezeno (Torino) il 22 apr. 1783 da Vittorio e Maria Cocchis. I genitori, "di civile condizione e di limitate fortune" (Roncalli, Necrologia, p. 31, gli fecero [...] Muratori, che tanto lo avevano colpito durante il periodo trascorso nella casa paterna dopo essere uscito dal seminario. L'opera, condotta fino al 1812, uscì in due volumi a Roma, coi tipi dell'Ajani, tra il 1816 eil 1819, ma non sembra che abbia ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Renato Dulbecco
Fabio De Sio
Renato Dulbecco è uno dei padri della virologia e oncologia molecolari. La tecnica di coltura in vitro da lui sviluppata negli anni Cinquanta per il virus della encefalite [...] essere controllata sperimentalmente. Per questo lavoro, Dulbecco ricevette nel 1975 il premio Nobel per la fisiologia o la medicina insieme a Temin e Baltimore, i quali avevano ottenuto risultati analoghi sui virus a RNA.
Studi sul cancro eil ...
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DE ROBERTIS, Giuseppe
Graziella Pulce
Nato il 7 giugno 1888 a Matera da Domenico e da Maria Ruggieri, compì nella città natale gli studi ginnasiali e liceali. Nell'autunno del 1907, vinta una borsa [...] le volte una lampante prova di come non si dovesse per nulla aggredire la poesia" (Scrittori del Novecento, Firenze 1940, p. 407). Allo studio filologico il D. già affiancava la ricerca dell'inespresso e cioè di quel "valore" che vivifica la parola ...
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CIAMPOLI, Giovanni battista
Augusto De Ferrari
Nacque a Firenze nel 1590 da antica e nobile (ma non ricca) famiglia, che, come ramo dei Cavalcanti, risale al 1300.
Poco si sa del padre, Lodovico, e [...] conciliante; anzi, convinto che non sarebbe stato fatto nulla contro di lui, in più occasioni si rivolse al fecero nascere il sospetto non solo d'esser stato raggirato, ma d'esser stato ritratto nella figura di Simplicio. Lo sdegno e la collera ...
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DEMIO (De Mio, Del Mio, Denio, Indernio, Fratino, Frattino, Fratini, Frattini, Fratina, Frattina), Giovanni
Marina Repetto Contaldo
Non ci sono pervenute notizie sicure sulle origini, sulla giovinezza [...] Senza nulla perdere della sua vena caustica e dissacrante, "il vitalismo quasi diabolico dei nudi aggrovigliati e p. 182), era rimasto "come spaventato per il sospetto o paura" sapendo di essere stato preceduto a Orvieto da un altro mosaicista ...
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nulla
pron. indef., s. m. e avv. [lat. nūlla, neutro pl. dell’agg. nullus -a -um «nessuno»], invar. – Come pron. e sost., nessuna cosa; come avv., in nessuna quantità o misura, e sim. Coincide quasi esattamente nei sign. e nella maggior parte...
nullita
nullità s. f. [dal lat. mediev. nullitas -atis, der. del lat. nullus «nessuno»]. – 1. L’essere nullo, privo cioè di valore o di validità, di efficacia: riflettere sulla n. della vita, della propria esistenza; la n. di un argomento,...