Il testo narrativo è uno dei tipi fondamentali di testo riconosciuti dalle tipologie testuali (➔ testo, tipi di). Può essere definito come il risultato di un macroatto (➔ pragmatica) di narrazione, che [...] negli inserti descrittivi, tipicamente atemporali, la velocità del racconto ènulla (Genette parla di «pausa»). Un rapporto 1:1 determinanti è detto fabula (Segre 1985: 269).
Gli eventi a cui si riferisce il testo narrativo possono essere azioni o ...
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La predicazione è stata lo strumento di comunicazione di massa che più a lungo e capillarmente ha operato in Europa e in Italia, importante sia come veicolo di conoscenza religiosa e orientamento morale, [...] invidia («non è altro che essere dolente del bene altrui», predica del 10 ottobre 1305, in Giordano da Pisa 1867), prudenza, modestia; ma che spiega anche cosa fa un corriere o cosa sono le filaterie o che cos’èil bisso, ecc.
Il versante esortativo ...
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CECI, Luigi
Tullio De Mauro
Nacque ad Alatri (Frosinone) il 27 febbr. 1859 da Vincenzo e Maria Minocci.
Restò sempre molto legato alla sua terra: diventato accademico famoso, ad Alatri acquistò e restaurò [...] pagine ancor notevoli dedicate alla storia dell'etimologia antica, il C. mostra. che "l'etimologizzare dei giureconsulti può essere fonte di nuove interpretazioni del diritto, di nuove costruzioni e, - perché no - di nuovi istituti giuridici" (p. 56 ...
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Il saggio programmaticamente intitolato Dialettologia toscana (Giacomelli 1975) inaugura una serie di ricerche che applicano i metodi della dialettologia allo studio delle parlate in un territorio generalmente [...] creare un tono più colloquiale e familiare, e tendono tuttavia ad essere evitate dai parlanti colti in l’uso di punto «nessuno, per nulla» (non ho letto punti libri, non sono punto contenta) eil sistema tripartito per gli aggettivi dimostrativi: ...
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Si può definire gesto qualsiasi movimento fatto con le mani, le braccia o le spalle. Ma esistono gesti pratici (quelli che si fanno per afferrare o per costruire un oggetto, aprire una porta, appoggiarsi [...] ad es., lisciarsi il mento col dorso della mano per dire «niente affatto» o «non me ne importa nulla»; mettersi l’ lacrima che scende, e quindi il pianto. Qui, piangere è un’esagerazione – un’iperbole appunto – rispetto a essere triste. In altri ...
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In italiano i nomi (chiamati anche, con termine tradizionale, sostantivi) sono una delle ➔ parti del discorso variabili (anche se esistono nomi invariabili) e, come accade in tutte le lingue, occupano, [...] Anche questi sono da dividersi in categorie, secondo la preposizione in questione (le preposizioni possono essere a, con, di, da, per), la struttura interna eil peculiare tipo di significato: per es., donna a ore, pur avendo la stessa struttura di ...
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La negazione di frase è una risorsa che segnala che la situazione descritta in una frase non sussiste: in altri termini, essa inverte il valore di verità di una frase dichiarativa. In italiano, dove essa [...] ») e niente (probabilmente < lat. medievale nec entem «neanche un essere»), nulla (di stile elevato, < lat. nūlla, è andato Giovanni, ma Maria
Il soggetto può essere negato anche tramite una frase scissa, come in:
(11) e. non è Giovanni che è ...
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Analfabetismo indica la condizione di chi non conosce e non sa usare l’alfabeto né per leggere né per scrivere, e dunque dispone solo della lingua parlata. Alfabetismo indica, all’opposto, la conoscenza [...] sociali non sono affatto lineari nel tempo e alternano fasi di crescita e fasi di recessione; il settore manifatturiero non è sempre più alfabeta del settore agricolo: i piccoli proprietari possono essere più alfabeti di parte degli artigiani.
Altro ...
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Le lettere doppie (dette anche geminate, dal lat. gemino «raddoppio») sono la rappresentazione grafica delle consonanti che, in posizione intervocalica, vengono pronunciate al grado intenso, cioè con energia [...] > orecchia, vĕt(ŭ)lŭm > *vĕtlŭ (= veclu) > vecchio. In questi casi, a essere assimilato èil nesso -cl- che si trasforma in velare rafforzata. Caso singolare è quello della parola acŭcŭla, diminutivo di acus («ago»), che dà esito guggia in ...
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Insieme a nomi, verbi e aggettivi, gli avverbi costituiscono una delle classi aperte di parole nel lessico dell’italiano.
Uno degli aspetti più difficili nell’analisi degli avverbi riguarda la loro definizione [...] una relazione di tipo locativo fra il predicato tenere le mani eil nominale che la accompagna (la schiena), ed è quest’ultimo che indica lo specifico luogo rispetto al quale la preposizione stessa deve essere interpretata (vale a dire, «dietro ...
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nulla
pron. indef., s. m. e avv. [lat. nūlla, neutro pl. dell’agg. nullus -a -um «nessuno»], invar. – Come pron. e sost., nessuna cosa; come avv., in nessuna quantità o misura, e sim. Coincide quasi esattamente nei sign. e nella maggior parte...
nullita
nullità s. f. [dal lat. mediev. nullitas -atis, der. del lat. nullus «nessuno»]. – 1. L’essere nullo, privo cioè di valore o di validità, di efficacia: riflettere sulla n. della vita, della propria esistenza; la n. di un argomento,...