PACE di Ottone da Faenza
Stefano L'Occaso
PACE (Pase) di Ottone (Oddone) da Faenza. – Nacque a Faenza, da Ottone, forse non molto dopo la metà del XIV secolo.
La prima testimonianza è in un documento [...] Pace tra gli allievi di Giotto: «Pace da Faenza che stette seco assai e l’aiutò in molte cose, et in Bologna sono di sua mano, nella del 1388. A Mantova nulla può essere riferito con certezza al breve soggiorno di Pace, il quale lavorò forse per la ...
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FARFUZOLA (Farfusola)
Enrico Maria Guzzo
Famiglia veronese di nobili origini, all'interno della quale, nella seconda metà del sec. XVI e nel sec. XVII, si distinsero almeno un paio di pittori.
La letteratura [...] allievo di Felice Brusasorci; eil più tardo Alberto, assai nel 1567, che potrebbe essere stato il primo maestro, prima ancora Il voluto arcaismo di quest'opera, che si colloca cronologicamente ben oltre gli anni Settanta del Cinquecento (nulla ...
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CASELLA
Graziella Colmuto Zanella
Famiglia di artisti originari di Carona (presso Lugano) ed attivi in tutta l'Italia da Torino a Palermo. Di essa si registrano qui i componenti operosi a Genova tra [...] essere attribuito solo il palazzo ora Pallavicino in piazza Fontane Marose, n. 2, iniziato per gli Interiano nel 1566. Documentato nel suo aspetto originario dal Rubens (palazzo G), presenta la fronte lievemente asimmetrica, ancora priva di balconi e ...
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CHESSA, Luigi (Gigi)
Antonio Pandolfelli
Nacque aTorino il 15 maggio 1898 da Carlo, litografo e pittore, e da Lucia Carelli, pittrice. Visse gli anni dell'infanzia a Parigi. Dal 1909 risiedette a Torino, [...] è stato un protagonista, anche se non di primo piano, delle vicende artistiche italiane di questo secolo, tanto da essere , Tutto,nullae qualche cosa, in Il Tevere, 28 apr. 1932; G. Vagnetti, Morte e rinascita dell'impressionismo, in Il Resto del ...
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CELEBRINO, Eustachio
Marco Palma
Nacque a Udine verso la fine del sec. XV. Nulla si sa della sua famiglia e dei suoi studi (mancano prove del conseguimento della laurea in medicina cui accenna quasi [...] in terzine dal titolo La dechiaratione perche non e venuto il diluvio del MDXXIIII, apparsi a Venezia probabilmente nel 1525.
All'inizio del poemetto il C. infatti afferma di essere giunto a metà della sua vita e di aver lasciato la casa paterna nel ...
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MARCHESI (de Marchixiis, Marchisi, Marchissi), Giorgio, detto Giorgio Fiorentino
Gerardo Doti
Figlio di Marco Francesco detto Checco, contadino, nacque a Settignano (ora Firenze), nel 1415. Poche sono [...] essere allegato al contratto e, quindi, essere stato elaborato prima di questa data, non si sa nulla: né di quali e ai due Marchesi eil complesso di opere e lavori effettivamente da loro eseguiti.
Tra il 1479 eil marzo del 1483, il M. assunse dalla ...
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BRACCI, Domenico Augusto
Nicola Parise
Nato a Firenze nel 1717, rimase in patria sino all'età di trent'anni, vi compì i suoi studi e vi ebbe talune cariche pubbliche, occupandosi nel frattempo di disegno [...] il greco; confondeva cognomi e patronimici; chiamava Pantheon il tempio di Minerva Medica. Se un merito può essere onore, se dicono della notorietà del B. in Italia e all'estero, non dicono nulla del suo valore, che resta quello di un erudito tutto ...
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FILOCAMO, Paolo
Gioacchino Barbera
Nacque a Messina all'incirca agli inizi dell'ottavo decennio del sec. XVII; completò la sua formazione a Roma, alla scuola del Maratta, insieme con il fratello Antonio, [...] S. Stefano di Briga (Messina e dintorni, 1902, p. 392).
Di notevole interesse risulta essere anche la sua apprezzata attività di stesso anno.
Il F. morì a Messina nel 1743, vittima della peste.
Poco o quasi nulla si sa sulla vita e sulle opere del ...
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FRANCO (Franchi), Giuseppe (conosciuto anche come Giuseppe Monti, o de' Monti, o dalle Lodole)
Olga Melasecchi
Figlio di Domenico, nacque a Roma nel 1565. Nulla si conosce della sua formazione iniziale, [...] 1601 eil 1602 (Russo, 1994, p. 169), diventa più che plausibile alla luce della pratica di copista emersa dalla documentazione milanese, e per la quale doveva forse godere ai suoi tempi di una certa fama. Dovevano essere opere di derivazione anche ...
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FERRARI, Benedetto (Benedetto de Ferrariis o da li Ferri)
Leandro Ventura
Figlio di un Bartolomeo, che in alcuni documenti viene definito "maestro" senza alcuna specificazione di professione, è documentato [...] palazzo.
Questo dovette essere comunque un periodo di lavoro piuttosto intenso e redditizio per lui, perché il 7 dic. 1513 Tomara, nei cui rogiti, però, non si trova nulla al riguardo). Il 19 ag. del 1523 Federico Gonzaga vendette un terreno ...
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nulla
pron. indef., s. m. e avv. [lat. nūlla, neutro pl. dell’agg. nullus -a -um «nessuno»], invar. – Come pron. e sost., nessuna cosa; come avv., in nessuna quantità o misura, e sim. Coincide quasi esattamente nei sign. e nella maggior parte...
nullita
nullità s. f. [dal lat. mediev. nullitas -atis, der. del lat. nullus «nessuno»]. – 1. L’essere nullo, privo cioè di valore o di validità, di efficacia: riflettere sulla n. della vita, della propria esistenza; la n. di un argomento,...