DE ROBERTO, Federico
Graziella Pulce
Nacque a Napoli il 16 genn. 1861. Il padre, Ferdinando, ufficiale di stato maggiore della piazza di Napoli, allora quarantenne, era discendente di illustre famiglia, [...] esseree può anche non essere. Ma devo certamente a lui la dignità della mia vita di scrittore e il mio silenzio".
Nel 1901 pubblicò a Torino L'arte e, a Milano, la seconda edizione dell'Illusione. Nel settembre si recò per un breve tempo a Milano e ...
Leggi Tutto
D'ANDREA, Girolamo
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Napoli il 12 apr. 1812 dal marchese Giovanni, esponente di una delle famiglie di più antica nobiltà del Regno meridionale, e da Lucrezia Rivera, anch'essa [...] Roma qualcuno cercava di carpirgli il posto alla segreteria del Concilio: allora intensificò l'invio di documenti autodifensivi e chiese nello stesso tempo di essere subito richiamato a Roma. Finalmente il 31 luglio 1851 il commissariato fu soppresso ...
Leggi Tutto
CECCATO, Silvio
Felice Accame
Nacque a Montecchio Maggiore (Vicenza) il 25 gennaio del 1914. Secondo figlio dell’avvocato Riccardo Ceccato e di Maria Ferrarin, appartenente a una famiglia di industriali [...] che si affrontano proponendo l’uno l’esseree l’altro il divenire: vince Parmenide, perché l’essereè, quindi «il valore esce da solo dal a Somenzi e a Vaccarino, Ceccato cercò perfino di resuscitare l’amata rivista di un tempoe, insieme, ...
Leggi Tutto
CASTIGLIONE, Sabba (da)
Franca Petrucci
Nacque a Milano con ogni probabilità il 5 dic. 1480 da Giovanni, della nobile e importante famiglia, e da Livia Alberici, secondo C. Castiglione (Un maestro di [...] arroccato a concezioni tradizionali.
Nel capitolo che tratta del cortigiano dei suoi tempi, in fondo il C. non ha l'ambizione di indicare come questi dovrebbe essere, e, usando talvolta parole molto dure, si limita a denunciare le manchevolezze che ...
Leggi Tutto
CRIVELLUCCI, Amedeo
Marco Tangheroni
Nacque ad Acquaviva Picena (Ascoli Piceno) il 20 apr. 1850 da Cesare. Al paese natio rimase legato, trascorrendovi spesso le vacanze estive e dedicandogli anche [...] "su piani e prospettive diverse" (Cervelli). Quasi un rimpianto per ciò che il C. avrebbe potuto esseree non fu è stato anche osservato "nella senilità decadente di questi nostri bassi tempi". Nel ricordato contributo alla discussione sulla riforma ...
Leggi Tutto
GARBOLI, Cesare
Raffaele Manica
Nacque a Viareggio il 17 dicembre 1928, sesto figlio (dopo cinque sorelle) di Antonio, ingegnere nato a Intra, in Piemonte, ma di origini lombarde, e di Carolina D’Antoni, [...] ma non pedante, con una vena narrativa ironica ma non dissacrante, sa essere al tempo stesso oltranzista e terragno. Non ha dimenticato i buoni studi, ma non ne fa ostentazione. È, anzi, geloso dei suoi sentimenti profondi, delle sue passioni. Mi ...
Leggi Tutto
ONGARO BASAGLIA, Franca
Maria Grazia Giannichedda
Nacque a Venezia il 5 settembre 1928, seconda di quattro figli: Alberto, il maggiore, Cecilia e Luisa. La madre, Carolina Trevisan, faceva la casalinga, [...] cruciale. Scrisse Manicomio, perché? nel 1982, in tempi molto difficili per la riforma psichiatrica, con la morte si èe ciò che si vuole essereè anche subordinata all’impossibilità di agire e di trasformare la realtà», l’intellettuale e il ...
Leggi Tutto
CURCI, Carlo Maria
Giacomo Martina
Nato a Napoli il 4 sett. 1810 da Vincenzo e Costanza De Ferrante, entrò nella Compagnia di Gesù il 13 sett. 1826, e fu ordinato sacerdote il 1° nov. 1836. Il carattere [...] ad elementi immutabili incontriamo nella Chiesa strutture variabili col tempo: i primi, anche se antichi, nulla hanno perduto del loro valore, le altre possono essere divenute vecchie, inutili, e se non cadono da sé vanno rimosse. Il rinnovamento ...
Leggi Tutto
CAVALCANTI, Giovanni
Claudio Mutini
Di questo scrittore, che è tra i più significativi, a Firenze, della civiltà letteraria quattrocentesca, si posseggono scarsi e saltuari dati biografici, frutto recente [...] che attendono un’edizione più attendibile di quella fornita a suo tempo dal Polidori) l’“imparzialità” del C. non risparmia neanche luogo di contaminazione, per cui l’essereè tale per essere creduto (è il significato che comprometto in qualche modo ...
Leggi Tutto
GABER, Giorgio
Stefano Pivato
GABER (Gaberscik), Giorgio
Nacque a Milano il 25 gennaio 1939, secondogenito di Guido, di origini istriane e di professione impiegato, e di Carla Mazzoran. A nove anni [...] 2003; G. Curi, Chiedo scusa se parlo di G., Roma 2003; A. Scanzi, C'ètempo: ritratti a scomparsa, Ancona 2003; G. G. Frammenti di un discorso…, a cura di M dell’artista (www.giorgiogaber.it) e Far finta di essere…Gaber, sito creato nel 1997, che ...
Leggi Tutto
tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...
essere1
èssere1 v. intr. [lat. esse (volg. *essĕre), pres. sum, da una radice *es-, *s- che ricorre anche nel sanscr. ásti «egli è», gr. ἐστί, osco est, ant. slavo jestŭ, ecc.; il perf. fui da una radice *bhū- che ricorre nel sanscr. ábhūt...