Tra le uscite più frequenti dei nomi di famiglia italiani ci sono anche elementi d’origine germanica, che dovremmo meglio chiamare pseudosuffissi. -ardo, per esempio-ardo non rappresenta un originario [...] lessico ma frequente in onomastica al punto da essere considerato elemento neutro e come tale combinato anche con radici latine ( frequenti e altri rari48 Perché non possiamo contare i cognomi italiani49 La diffusione dei nomi mariani nel tempoe ...
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Senza assecondare, una volta tanto, l’amatissimo Gadda («Omettendo il periferico e spiritoso Ghislanzoni Antonio, da Lecco»), di Ghislanzoni sarà invece opportuno premettere qualcosa, a titolo di risarcimento [...] la natura dell’uomo (la sua superbia, la sua crudeltà, la presunzione ridicola con cui traguarda gli altri esseri viventi, vantando una superiorità per diritto divino) è vista con gli occhi straniati di un gatto, che la consegna alle sue memorie ...
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1. Apostrofo sì (elisione), apostrofo no (troncamento o apocope).Il problema della grafia del sintagma /kwalku’naltro/ è, com’è noto, se si scriva (o si debba scrivere) con o senza apostrofo .Per [...] Come conferma un collega toscano, “qualcuno un tempo in Toscana (e anche oggi nella parlata del contado) veniva dizionario della lingua italiana) “come agg. al femm. può essere apostrofato davanti a nomi che cominciano per vocale: nessun'altra; ...
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Giulio IacoliMascolinità in gioco. Politiche della rappresentazione in BuzzatiPisa-Roma, Fabrizio Serra, 2023 Mascolinità in gioco. Politiche della rappresentazione in Buzzati (Fabrizio Serra, 2023) di [...] , i risultati di tali prospettive potrebbero essere significativi, innovativi, e in grado anche di modificare delle “ controtipo rispetto all’idea certo condivisa di mascolinità del suo tempo», nonché «capostipite di una serie di “solitari” che ...
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Le lunghe novene, i lunghi rosari, che mi affascinavano con le loro iterazioni, e poi le voci dei pupari e dei banditori e i ritmi percussivi: non certamente melodia, ma battuta in levata, di origine araba, [...] Insana dichiara di essere una pupara che fa «teatrino con due soli pupi / lei e lei / lei si chiama vita / e lei si ha saputo tenere viva una lingua, allo stesso tempo, carnevalesca e più aderente possibile alla significazione del vero. Immagine: ...
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Apriamo con questo numero della rubrica una sezione dedicata all’onomastica letteraria, ovvero ai nomi dei personaggi, dei luoghi, delle insegne che compaiono nelle opere letterarie, analizzando l’uso, [...] battesimo, e in modo del tutto accidentale in un frammento di dialogo (e Primo, il nome, potrebbe essere anche un soprannome e richiamare, e altri rari48 Perché non possiamo contare i cognomi italiani49 La diffusione dei nomi mariani nel tempoe ...
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Molti studiosi della traduzione sostengono, con una frase che è diventata quasi un mantra in questo settore di studi, che «non si traduce parola per parola o frase con frase, ma testo con testo»; e che [...] testo significa affrontare una composizione complessa, che può essere in genere ricondotta a una tipologia testuale particolare, a operare certe scelte in un particolare contesto, variano nel tempoe nelle culture. Da diversi decenni si parla di una ...
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In questo articolo parlate erroneamente di “dialetto” invece di lingua sarda: https://www.treccani.it/enciclopedia/italiano-di-sardegna_%28Enciclopedia-dell%27Italiano%29/ Da un punto di vista scientifico [...] È ora che adottiate tesi e spiegazioni che riflettano una comprensione scientifica della cultura e lingua sarda.Riceviamo e pubblichiamo questa che, più che essere una domanda, èe dialetto. Noi faremo riferimento a quanto scritto non troppo tempo ...
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La Suite de Les mille et une nuitsRisale allo scorso agosto la pubblicazione, per la prima volta in traduzione italiana, dell’ultima parte dell’opera dello scrittore digionese Jacques Cazotte: Il mago [...] , la migliore opera dell’autore «in virtù di una coerenza interna e di un senso della proporzione». Aspetti, questi ultimi, di cui il segnala, un po’ artificiosamente, il sapore di un tempoe di uno spazio altri, distanti, cristallizzati, in misura ...
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La mafia d’oggi, e già di domani, non è un veliero, tantomeno un carrarmato: è un grifone – la violenza d’imporsi come il re della Savana, il leone, la rapidità di volare tra terra e cielo come l’aquila. [...] di gestire i casinò, le slot machine, tutto quello che un tempo era prettamente fisico e che oggi può essere fatto in un contesto digitale. Come diceva lei, gioco d’azzardo e scommesse clandestine sfruttano la fragilità di molte persone affette da ...
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tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...
essere1
èssere1 v. intr. [lat. esse (volg. *essĕre), pres. sum, da una radice *es-, *s- che ricorre anche nel sanscr. ásti «egli è», gr. ἐστί, osco est, ant. slavo jestŭ, ecc.; il perf. fui da una radice *bhū- che ricorre nel sanscr. ábhūt...
Essere e tempo (Sein und Zeit)
Essere e tempo
(Sein und Zeit) Opera di M. Heidegger, pubblicata nel 1927. La riflessione sull’ontologia e sul «problema del senso dell’essere» è condotta a partire dall’uomo, «ente» il cui «modo di essere»...
Intuizione e rappresentazione della modalità con cui i singoli eventi si susseguono e sono in rapporto l’uno con l’altro (per cui essi avvengono prima, dopo o durante altri eventi), vista o come fattore che trascina l’evoluzione delle cose (lo...