diffondere /di'f:ondere/ [dal lat. diffundĕre, der. di fundĕre "versare", col pref. dis-¹] (coniug. come fondere). - ■ v. tr. 1. [distribuire uniformemente intorno a sé: il sole diffonde luce e calore] [...] spargere. b. [fare circolare, spec. riferito a informazioni e messaggi] ≈ divulgare, diramare, propagare, pubblicizzare. ↔ celare spargersi, trasmettersi. 2. [impiegare molto tempo nel parlare, essere abbondanti nello scrivere] ≈ dilungarsi, ...
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orribile /o'r:ibile/ agg. [dal lat. horribilĭs, der. di horrēre "provare orrore"]. - 1. [di cosa, che suscita nell'animo un senso di orrore, di ribrezzo e sim.: un o. delitto; fare una morte o.] ≈ agghiacciante, [...] . 2. (estens.) a. [che è di estrema bruttezza: un quadro o.; un essere o.] ≈ disgustoso, mostruoso, obbrobrioso, ↓ bello, carino, delizioso, gradevole, grazioso. b. [di tempo atmosferico, che è molto perturbato] ≈ (fam.) da cani, orrendo, pessimo. ...
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distante [part. pres. di distare; nel sign. 2. c dell'agg., dall'ingl. distant]. - ■ agg. 1. a. [che ha una determinata distanza da un punto di riferimento, anche con la prep. da: la stazione è d. dal [...] a). 2. (fig.) a. [che dista del tempo, anche con la prep. da: l'epoca della scuola è ormai molto d.] ≈ lontano, [con uso assol.] a), uguale (a). c. [di persona o modo di essere, incapace di cordialità] ≈ e ↔ [→ DISTACCATO (2)]. ■ avv. [a una certa ...
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carattere /ka'rat:ere/ s. m. [dal lat. character -ĕris, gr. kharaktḗr -ē̂ros, propr. "impronta"]. - 1. a. [figura tracciata, impressa o incisa, a cui si dia un significato: c. magici, cabalistici] ≈ icona, [...] dunque a caratteraccio. Chi ha un caratterino, può essere definito difficile, lunatico, scontroso, scorbutico. Alcuni usi assol. di c. si sono specializzati nel lessico teatrale e musicale: oggi meno com. di un tempoè l’uso di c. come sinon. di ...
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chiedere /'kjɛdere/ [lat. quaerĕre] (pass. rem. chièsi, chiedésti, ecc.; part. pass. chièsto; nel pres. indic. e cong., accanto alle forme regolari chièdo, chièdono, chièda, chièdano, anche le forme, ant. [...] clienti; gli anziani richiedono cure costanti; è un lavoro che richiede del tempo; il genio, da cui principalmente pende e nasce la facoltà poetica e la filosofica, non si misura a palmi, come ciò che si richiede a esser medico o geometra (G. Leopardi ...
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palla s. f. [dal longob. palla, corrispondente al franco balla "balla¹"]. - 1. (sport., gio.) a. [oggetto sferico di gomma, di dimensioni e peso diversi, usato in vari giochi: colpire la p.] ≈ pallone, [...] ) ≈ approfittare, battere il ferro finché è caldo, cogliere il destro, cogliere (o □. 3. [peso metallico che un tempo era attaccato alla catena con cui si avere (o averne) le tasche piene, (fam.) essere stufo, (fam.) non poterne più; pop., avere le ...
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duro [lat. dūrus]. - ■ agg. 1. [che non cede alla pressione, che non si lascia scalfire, bucare, penetrare o sim.: d. come un sasso, come l'acciaio] ≈ compatto, consistente, resistente, sodo, solido. ↔ [...] , facile, leggero. c. [di tempo atmosferico, caratterizzato da rigidezza: un inverno che dimostra severità, intransigenza: essere d. con i propri (f. -a) (pop.) [persona energica, che ha nerbo: è un d.; fare il d.] ≈ forte. ↔ debole. ↑ pappamolle. ...
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tenacità s. f. [dal lat. tenacĭtas -atis, der. di tenax -acis "tenace"]. - 1. [con riferimento a un materiale, l'essere tenace: la t. di una fune] ≈ resistenza, robustezza, (non com.) tenacia. ↔ fragilità. [...] 2. (fig., non com.) a. [con riferimento a un sentimento, passione e sim., il durare nel tempo] ≈ e ↔ [→ TENACIA (2. a)]. b. [con riferimento a persona, il mostrarsi fermo, costante e sim.] ≈ e ↔ [→ TENACIA (2. b)]. ...
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Fabio Rossi
felice. Finestra di approfondimento
Gradi di felicità - L’essere in uno stato di contentezza, di allegria e sim. ha diverse sfumature e gradazioni, espresse da vari aggettivi. F. designa uno [...] essere assol.: molto lieto (nello stringere la mano a qualcuno dopo aver detto il proprio nome e cognome).
Momenti felici - Anche f. e alcuni sinon. possono riferirsi a cose e situazioni. F. si addice soprattutto a periodi di tempoe a scelte: è ...
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Fabio Rossi
parlare. Finestra di approfondimento
Volume e tipi di voce - P. è il verbo più generico per indicare l’atto dell’emettere parole. I vari sinon. sono tutti più specifici, circoscritti ora al [...] tenuta occupata in modo, che non mi avanzava tempo da chiacchierare (G. Leopardi). Chiacchierare può avere visto ieri? Sinon. più formali sono narrare e trattare, che, a differenza di p., possono essere anche trans.: il racconto narra le avventure ...
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Essere e tempo (Sein und Zeit)
Essere e tempo
(Sein und Zeit) Opera di M. Heidegger, pubblicata nel 1927. La riflessione sull’ontologia e sul «problema del senso dell’essere» è condotta a partire dall’uomo, «ente» il cui «modo di essere»...
Intuizione e rappresentazione della modalità con cui i singoli eventi si susseguono e sono in rapporto l’uno con l’altro (per cui essi avvengono prima, dopo o durante altri eventi), vista o come fattore che trascina l’evoluzione delle cose (lo...