LEOPARDI, Giacomo
Achille Tartaro
Primogenito del conte Monaldo e di Adelaide dei marchesi Antici, nacque il 29 giugno 1798 a Recanati, alla periferia dello Stato pontificio. Visse gli anni della fanciullezza [...] miserabile vita di "orribili malinconie", laddove egli preferiva "essere infelice che piccolo" (lettera a Carlo e Monaldo, della temporalità, Palermo 1990, pp. 111-184; E. Severino, Il nulla e la poesia alla fine dell'età della tecnica: L., Milano ...
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Lattanzio ideologo della svolta costantiniana
Gaetano Lettieri
Intellettuale alla corte di Diocleziano, convertitosi al cristianesimo a ridosso delle persecuzioni tetrarchiche, primo, seppure approssimativo [...] Lact., inst. IV 25,2: «Nam cum iustitia nulla esset in terra, doctorem misit quasi vivam legem, ut In Lact., mort. pers. 50,4-5 e 6, certo qualche ombra pare essere gettata sull’onestà e sull’umanità di Licinio: «Qui omnes Licinium iam pridem quasi ...
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Prosatori Minori del Trecento, Scrittori di religione – Introduzione
Don Giuseppe De Luca
I. La letteratura in volgare italiano del secolo decimoquarto è letteratura di estate colma, non solamente nelle [...] ; di certo ce n'è di quella che, tornata a piacere agli uomini appena da cento anni, sembra essere, non poesia, ma un'altra intelligenza; poco o nulla frequenta le scuole, e se qualche volta torna a entrare in una chiesa, c'entra per sbaglio e vi ...
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Tradizioni ecclesiastiche, culto e teologie russe
Il Constantinus Orthodoxus in Russia nei secoli X-XV e la ricezione del Constitutum
Alessandro Maria Bruni
Questo contributo presenta la storia del [...] (1448-1461). Anche qui è sempre e solo Vladimir a essere chiamato «nuovo Costantino».
Un cambiamento di registro si ha solo non pare essere tuttavia a conoscenza del fatto che il vescovo di Nicomedia fosse ariano: su questo punto nulla è proferito. ...
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Niccolò Machiavelli: Opere - Introduzione
Mario Bonfantini
Il fatto che le prime notizie sicure sul Machiavelli si riferiscono proprio al tempo in cui egli venne ad entrare negli uffici pubblici, sembra [...]
E non è una novità, d'altronde, ricordare che, come il Machiavelli nei Discorsi non intendeva abbandonarsi per nulla all'utopia né essere, a modo suo, meno scientifico e aderente alla realtà (all'intima realtà della storia della civiltà umana), così ...
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ZEUS (Ζεύς; Δεύς, Δαίς, Δίς, Δάν, Δήν; Ζδεύς, Σδεύς, Ζάν, Ζεῖς, Ζήσ, Τάν)
E. Paribeni
Con una certa estensione di termini Z. è detto da Omero "padre degli uomini e degli dèi", il più potente, il più [...] di Kronos a Lindos (Paus., ix, 39, 4). Di tipo affine doveva essere un immagine arcaica di Z. Kithairònios che doveva riferirsi ad una hierogamìa (Paus., ix processioni di divinità che avanzano senza scopo, nel nulla (v. arcaistico, stile).
16. - Non ...
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GUARINI, Guarino (Guarino Veronese, Varino)
Gino Pistilli
Nacque a Verona, in contrada S. Eufemia, nella prima metà del 1374, dal fabbro Bartolomeo e da Libera, figlia del notaio Zanini.
La famiglia [...] , del quale si perdono le tracce e di cui non si sa ancora nulla nel gennaio 1426, quando la madre del G. testò a favore del figlio Zane, che ne stipendiò il viaggio e gli studi. La partenza dev'essere posta dopo il 21 ag. 1403, data nella quale il G. ...
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Niccolò Tommaseo: Opere – Introduzione
Aldo Borlenghi
Uomo inamabile, polemico, pieno di contraddizioni, incapace di raccogliere in unità la propria vita spirituale, ma in apparenza, e a torto, più [...] anno ’35 scriveva a Capponi: «Ho poi pensato di non istampar nulla de’ versi, né qui né altrove. Non mi dà l’animo di liriche quali A una foglia, o D’un quasi cieco e presso a esser vedovo. Che si indicano come pronte a offrir l’esempio di quanto si ...
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Teatro del Seicento – Introduzione
Luigi Fassò
Chi dice Seicento dice barocco; ma chi dice teatro del Seicento non dice propriamente teatro barocco. Il barocco, nel senso deteriore della parola, non [...] che l'ispirazione del Della Valle non ha per nulla origini letterarie, ma nacque dalla profonda commozione che l suo sposo, che ama sempre profondamente, ma come colei che può essere comandata da un istante all'altro a distaccarsi da lui, a lasciarlo ...
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Giovanni Pascoli: Opere, Tomo I
Maurizio Perugi
Scopo primario di questa antologia non è introdurre all'apprezzamento della 'poesia' del Pascoli o, peggio ancora, analizzare il suo sistema simbolico [...] caddero, lasciati quasi vuoti da loro: «le quali hanno a essere riempite d'uomini, come rovine da rifarsi con pietre vive»» ( , anch'esso, cominciava ad andare stretto al Pascoli: non per nulla gli ultimi due carmi, gli inni in Romam e in Taurinos, ...
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nulla
pron. indef., s. m. e avv. [lat. nūlla, neutro pl. dell’agg. nullus -a -um «nessuno»], invar. – Come pron. e sost., nessuna cosa; come avv., in nessuna quantità o misura, e sim. Coincide quasi esattamente nei sign. e nella maggior parte...
nullita
nullità s. f. [dal lat. mediev. nullitas -atis, der. del lat. nullus «nessuno»]. – 1. L’essere nullo, privo cioè di valore o di validità, di efficacia: riflettere sulla n. della vita, della propria esistenza; la n. di un argomento,...