In senso oggettivo, il complesso di norme giuridiche, che comandano o vietano determinati comportamenti ai soggetti che ne sono destinatari, in senso soggettivo, la facoltà o pretesa, tutelata dalla legge, [...] non impedirono che le sue nervature fondamentali continuassero a essere di origine romanistica. Parallelamente, l’assolutismo determinò l’istituzione o il rafforzamento delle Corti supreme, strumento essenziale della giurisdizione centralizzata, e l ...
Leggi Tutto
Virtù eminentemente sociale che consiste nella volontà di riconoscere e rispettare i diritti altrui attribuendo a ciascuno ciò che gli è dovuto secondo la ragione e la legge. In altre accezioni, il potere [...] in qualche modo il nuovo concetto socratico, per cui la g., come suprema virtù e salute dell’anima, consiste non solo nel non fare il voluntas. D’altra parte ciò che la natura assegna a ogni essere diventa il suo diritto, e una misura comune di g., ...
Leggi Tutto
Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] dirigente e i papi furono di origine orientale e il papato divenne la suprema autorità cittadina. Tra la fine del 6° sec. e i primi e il 5° sec. a.C. la città cessa di essere semplicemente una delle comunità latine e, forse dopo una parentesi di ...
Leggi Tutto
Russia Il più vasto Stato del mondo, esteso dall’Europa orientale all’Estremo Oriente.
Il nome R. designa lo Stato consolidatosi a partire dal 16° sec. attorno al Principato di Moscovia ed esteso al momento [...] dei riformatori radicali, B.N. El´cin, presidente del Soviet supremo, la più alta carica della repubblica, e in giugno votò del genitivo plurale per l’accusativo plurale nei nomi di esseri animati. I dialetti russi si dividono in due rami, ...
Leggi Tutto
Stato insulare dell’Estremo Oriente. Il nome in lingua locale (Nippon-koku nella forma classica; Nihon-koku nella parlata comune) deriva dalla lettura giapponese del nome cinese del G., Jih Pen Kuo («il [...] posto sotto l’occupazione degli Stati Uniti attraverso il Comando supremo delle forze alleate, guidato dal generale D. MacArthur, che certo periodo ancora, la culla della cultura continuò a essere il kamigata, ossia l’area attorno all’antica capitale ...
Leggi Tutto
Poeta (Firenze, tra il maggio e il giugno 1265 - Ravenna, notte dal 13 al 14 settembre 1321). Della madre, che dovette morire presto, non sappiamo che il nome, Bella; il padre, Alighiero di Bellincione [...] , c'è un ordine supremo, che ogni creatura, navigando per il gran mare dell'essere, giunge, sì, a la riva è unica, e che la corda dell'arco divino porta ogni essere irresistibilmente al sito per lui decretato, che è di felicità e perfezione; e ...
Leggi Tutto
Filosofo greco (Atene 428 o 427 a. C. - ivi 348 o 347). Era di famiglia agiata e nobile; la tradizione racconta che gli era stato inizialmente imposto il nome del nonno, Aristocle, e che quello di Πλάτων [...] delle cose, l'anima è ricondotta al pensiero dei supremi esemplari verso cui tali somiglianze si orientano, e si ricorda "non è" tutte le altre, mescolanza, quindi, di "essere" e di "non essere" e pertanto apparenza, ma non vera realtà. E così P ...
Leggi Tutto
Filosofo greco (Stagira 384-83 a. C. - Calcide 322 a. C.). Fu, con Socrate e Platone, uno dei più grandi pensatori dell'antichità e di tutti i tempi. Nato da una famiglia di medici, si formò nell'Accademia [...] non può concepirsi come assoluta mancanza di vita (ciò che sarebbe inconciliabile con la sua suprema perfezione): quindi la sua vita senza attività non può essere che la contemplazione, non di una verità diversa da sé medesimo (ciò che implicherebbe ...
Leggi Tutto
Pensatore e letterato (Firenze 3 maggio 1469 - ivi 21 giugno 1527). Figlio di Bernardo, dottore in legge (1430 o 1431-1500), e di Bartolomea de' Nelli. Grazie ai Ricordi del padre relativi agli anni 1474-87, [...] la tradizione moralistica, l'autore afferma il valore supremo della "verità effettuale", cioè la necessità di affrontare tra l'autunno del 1513 e l'aprile del 1514; doveva essere indirizzato a Giuliano, ma infine lo dedicò al giovane Lorenzo di ...
Leggi Tutto
(gr. Εὐρώπη, lat. Europa) Parte occidentale del continente eurasiatico, delimitata a O dall’Oceano Atlantico, a N dal Mar Glaciale Artico, a S dal Mar Mediterraneo; tutt’altro che ben definiti sono invece [...] circa 50° N, e più a S nessun elemento fisico può essere ragionevolmente assunto quale confine dell’E.: così che come limite rispetto l’Atto di supremazia: il re è il capo supremo della Chiesa anglicana. Ignazio di Loyola fonda la Compagnia di ...
Leggi Tutto
supremo
suprèmo (ant. supprèmo) agg. [dal lat. supremus, superl. di supĕrus «superiore, che sta sopra»]. – 1. letter. Che sta nel posto più alto, che è al di sopra di ogni altra cosa: Poi che noi fummo in su l’orlo suppremo De l’alta ripa...
essere2
èssere2 s. m. [uso sostantivato del verbo]. – 1. a. La condizione di aver vita, di avere realtà, esistenza, conforme al sign. primo e assoluto del verbo: l’e. e il nulla; passare dall’e. al non e. (per estens. può indicare anche il...