Scienziati del Settecento - Introduzione
Maria Luisa Altieri Biagi
Sembrami che la presente letteratura si ritrovi in uno stato di abbondanza e di lusso, che non più si prenda molto pensiero di accrescere [...] suo bello, il suo grande, l'oltremirabile suo, per esser fattura del Supremo Architetto» e, a rinforzo della sua opinione, cita i e aveva cercato in Gassendi un modello stilistico («per essere uno de' migliori che abbiano scritto in latino»), scriverà ...
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Torquato Tasso: Poesie - Introduzione
Francesco Flora
Alla poesia di Torquato Tasso, qualunque genere abbia egli trattato, dalle rime d'amore o di vario tema al canto pastorale dimesso, fino a quei [...] a me solo non è lecito dire ciò che a tutti è lecito, cioè d'esser cittadino de la terra: escluso non solo da le leggi civili ma da quelle de del sepolcro di Cristo dagli infedeli. E cavaliere supremo è colui che, sentendo le dolci lusinghe della ...
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Costantino e la letteratura
Teatro, poesia, narrativa, saggistica (1890-2010)
Alberto Godioli
L’immagine di Costantino nella letteratura del Novecento è un argomento quasi del tutto inesplorato. I pochi [...] mi credevo un Dio, una incarnazione di Apollo, e il Dio supremo ed unico era, per me, il Sole invitto55.
Intorno alla , pp. 429-430.
48 «Di Costantino sappiamo troppo poco, per essere certi che fosse così ambiguo come l’ho rappresentato» (C. Thubron, ...
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LEOPARDI, Giacomo
Achille Tartaro
Primogenito del conte Monaldo e di Adelaide dei marchesi Antici, nacque il 29 giugno 1798 a Recanati, alla periferia dello Stato pontificio. Visse gli anni della fanciullezza [...] una miserabile vita di "orribili malinconie", laddove egli preferiva "essere infelice che piccolo" (lettera a Carlo e Monaldo, fine culminò nell'individuazione di rimedi solo negativi al supremo patimento della noia (distrazione, ebbrezza, ricerca del ...
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Lattanzio ideologo della svolta costantiniana
Gaetano Lettieri
Intellettuale alla corte di Diocleziano, convertitosi al cristianesimo a ridosso delle persecuzioni tetrarchiche, primo, seppure approssimativo [...] . Non c’è dubbio che questi ultimi dèi, il supremo dio dello stato ed il dio-eroe simbolizzante l’imperatore Lact., mort. pers. 50,4-5 e 6, certo qualche ombra pare essere gettata sull’onestà e sull’umanità di Licinio: «Qui omnes Licinium iam pridem ...
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Niccolò Machiavelli: Opere - Introduzione
Mario Bonfantini
Il fatto che le prime notizie sicure sul Machiavelli si riferiscono proprio al tempo in cui egli venne ad entrare negli uffici pubblici, sembra [...] la patria, ed era non meno terribile. La sua volontà e il suo interesse era suprema lex. Era sempre l'individuo assorbito nell'essere collettivo. E quando questo essere collettivo era assorbito a sua volta nella volontà di un solo o di pochi, avevi ...
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ZEUS (Ζεύς; Δεύς, Δαίς, Δίς, Δάν, Δήν; Ζδεύς, Σδεύς, Ζάν, Ζεῖς, Ζήσ, Τάν)
E. Paribeni
Con una certa estensione di termini Z. è detto da Omero "padre degli uomini e degli dèi", il più potente, il più [...] saggio, il supremo degli esseri viventi (ὕπατος κρειόντων). E in certo senso quanto vi è di inesatto e di approssimativo in questa definizione - Z. ad esempio non è il padre degli dèi, bensi appartiene a una determinata generazione delle divinità ed ...
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SCUOLA POETICA SICILIANA
CCorrado Calenda
Intorno alla Magna Curia di Federico II si raccoglie, non solo idealmente, nel ventennio che precede la morte del sovrano (1230 ca.-1250, con eventuale prolungamento [...] VII), figlio di Federico che immediatamente lo precede nel manoscritto, essere con ogni verosimiglianza datato "fra l'11 febbraio 1234 ed il di Amor, che lungiamente m'ài menato e la suprema constructio di Ancor che ll'aigua per lo foco lassi ...
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Teatro del Seicento – Introduzione
Luigi Fassò
Chi dice Seicento dice barocco; ma chi dice teatro del Seicento non dice propriamente teatro barocco. Il barocco, nel senso deteriore della parola, non [...] stesso suo sposo, che ama sempre profondamente, ma come colei che può essere comandata da un istante all'altro a distaccarsi da lui, a lasciarlo , altrui e sua». E quando nell'istante supremo ella scoprirà nel carnefice il proprio genitore, solo ...
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Pietro Metastasio: Opere – Introduzione
Luigi Ronga
La posizione del Metastasio è una delle più singolari che possa incontrarsi nella storia della cultura europea: quella di chi in un'altra arte ha [...] e teorici, egli affida alla poesia il compito supremo dell'«espressione dell'affetto», che secondo la dottrina accordo tra le differenti parti dell'Opera. E già non pochi debbono essere stati più di una volta offesi a quel subito passaggio, che si ...
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supremo
suprèmo (ant. supprèmo) agg. [dal lat. supremus, superl. di supĕrus «superiore, che sta sopra»]. – 1. letter. Che sta nel posto più alto, che è al di sopra di ogni altra cosa: Poi che noi fummo in su l’orlo suppremo De l’alta ripa...
essere2
èssere2 s. m. [uso sostantivato del verbo]. – 1. a. La condizione di aver vita, di avere realtà, esistenza, conforme al sign. primo e assoluto del verbo: l’e. e il nulla; passare dall’e. al non e. (per estens. può indicare anche il...