Uomo politico sovietico (Sanain, Armenia, 1895 - Mosca 1978). Bolscevico dal 1915, M. partecipò alla guerra civile in Transcaucasia; entrò nel Comitato centrale del partito nel 1923 e nel Politbjuro nel [...] del Consiglio dei ministri dell'URSS (1946-64), nel 1964-65 fu presidente del Presidium del soviet supremo (capo dello stato), di cui rimase membro, anche dopo essere uscito dal Politbjuro (1966), fino al 1975. Nel 1968 pubblicò la sua autobiografia. ...
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(tibetano Bod) Regione storico-geografica (1,5 milioni di km2 ca.) dell’Asia centrale, politicamente appartenente per la quasi totalità alla Cina e in piccola parte, nella sezione sud-occidentale, all’India [...] a seconda del tipo di esistenza che conducono, possono essere distinti in nomadi e sedentari. I gruppi nomadi (Ciang aveva conquistato il paese, investì del potere temporale il capo supremo dell’ordine, il 5° Dalai-lama. Una breve conquista zungara ...
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Modificazione sostanziale, ma attuata con metodo non violento, di uno stato di cose, un’istituzione, un ordinamento. In particolare, il termine è stato applicato a indicare innovazioni o mutamenti profondi [...] come unico e supremo capo, sulla terra, della Chiesa d’Inghilterra». La r. di Enrico VIII, che sembrò essere stroncata sotto il regno presentava il principe riformatore. Ma pur proclamandosi supremo magistrato del popolo e intento solo alla ...
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senato In Roma antica, il supremo consiglio dello Stato, costituito, almeno in origine, da persone anziane. Il nome è attribuito, per analogia, anche ad altri consessi di anziani del mondo antico, che [...] dei senatori in età storica fu di 300, e tanti dovevano essere in realtà anche in età regia, corrispondendo il numero allo schema sua competenza era giudiziaria e politica: era tribunale supremo in materia amministrativa e a esso erano demandati i ...
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Storia
Presso gli antichi Romani, ciascuno dei membri del collegio a carattere giuridico-sacerdotale presieduto da un p. massimo. Il termine pontifex (da pons «ponte» e tema di facere «fare») inizialmente [...] – sacrale, processuale o negoziale che fosse – doveva essere compiuto, perché potesse considerarsi valido, e tali regole e di morale, gode della cosiddetta infallibilità pontificia; supremo giudice, in concorrenza con gli altri giudici, e giudice ...
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Filosofo (Rovereto 1797 - Stresa 1855). Patriota e liberale, fu inviato (1848) dal governo piemontese presso papa Pio IX. La sua ricerca filosofica prende le mosse da un'impostazione gnoseologica kantiana [...] Essere reale assoluto; si manifestano così i modi fondamentali dell'essere: essere ideale, essere reale e infine essere morale, in quanto l'essere ., 1846-50). Opere postume: Del principio supremo della metodica (1857); Aristotele esposto ed esaminato ...
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Insieme di tendenze dottrinali e di atteggiamenti politici, propri della Francia durante la monarchia, relativi sia all’estensione in Francia dell’autorità del capo supremo della Chiesa cattolica, sia [...] e g., per cui si finì con il fare una certa confusione tra i due movimenti: perciò gallicani e giansenisti possono essere considerati, per es., il canonista Z.-B. van Epsen e B.-H. Grégoire, che accettò la Costituzione civile del clero, voluta ...
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Ammiraglio inglese (Burnham Thorpe, Norfolk, 1758 - Trafalgar 1805). Considerato uno dei più celebri eroi nazionali inglesi, si distinse particolarmente nelle guerre antinapoleoniche. A Napoli (1799) patrocinò [...] rappresaglia contro gli esponenti della Repubblica partenopea. Comandante supremo della flotta inglese nel mar Mediterraneo, nel 1805 W. Hamilton, gettarono su di lui luce sfavorevole. Dopo essere stato nominato dal re di Napoli duca di Bronte, nel ...
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Grado della gerarchia militare dei sottufficiali. Nell’esercito italiano a esso corrisponde organicamente il comando di un plotone o particolari mansioni d’ufficio; vi sono tre gradi di m.: m. ordinario, [...] creati da re Filippo Augusto nel 1185) continuarono a essere considerati come grandi ufficiali della corona.
In Germania, molti eserciti il titolo di m. o di feld-m. designò il supremo grado della gerarchia militare. Il titolo e il grado di m. d’ ...
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Fiume del Veneto (220 km; bacino di 4100 km2), il quinto tra i fiumi italiani. Nasce alle falde del Monte Peralba (2683 m) e sfocia nell’Adriatico 35 km a NE di Venezia, al limite della laguna. Raccoglie [...] tutti i ponti e a R. Cadorna era successo nel comando supremo A. Diaz. I tentativi nemici di passaggio del fiume furono furono progressivamente serrati su spazio sempre più ristretto fino a essere schiacciati tra il fronte d’attacco e il fiume in ...
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supremo
suprèmo (ant. supprèmo) agg. [dal lat. supremus, superl. di supĕrus «superiore, che sta sopra»]. – 1. letter. Che sta nel posto più alto, che è al di sopra di ogni altra cosa: Poi che noi fummo in su l’orlo suppremo De l’alta ripa...
essere2
èssere2 s. m. [uso sostantivato del verbo]. – 1. a. La condizione di aver vita, di avere realtà, esistenza, conforme al sign. primo e assoluto del verbo: l’e. e il nulla; passare dall’e. al non e. (per estens. può indicare anche il...