Vicino Oriente antico. Teologia
Wilfred G. Lambert
Alfonso Archi
Lester L. Grabbe
Gherardo Gnoli
Teologia
Teologia mesopotamica
di Wilfred G. Lambert
Le moderne categorie di scienza, di filosofia [...] per la dea Sole di Arinna" (considerata dunque la divinità suprema) e "l'altra per gli dèi virili"; poi però si fondamento del fenomenico o 'vitale' che, come tale, non può essere altro che l'effetto o il prodotto dell'opera dello spirito benefico ...
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Orizzonti missionari, coloniali, terzomondisti
Massimo De Giuseppe
Impulsi missionari nella stagione liberale: i dilemmi della nazione e il rilancio dell’universalismo cattolico
Un tema per lungo tempo [...] (autore nel 1839 della costituzione contro lo schiavismo In supremo Apostolatus fastigio e, l’anno successivo, della prima enciclica (punto 7: «I promotori dell’Associazione sarebbero potuti essere di qualunque nazione e i patroni di tutta questa ...
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Santi d'Italia
Tommaso Caliò
Le origini
In un articolo pubblicato sulle pagine de «La Civiltà cattolica» nel gennaio del 1861, Carlo Maria Curci descriveva le asprezze naturali della penisola italiana [...] martoriato dalle invasioni straniere5. La dimensione politica non doveva essere del resto estranea all’idea d’Italia sottesa alle carte di eroi che erano stati «sublimati e consecrati dal supremo Gerarca con le lagrime, ch’Egli sparse sopra quei ...
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Pio IV
Flavio Rurale
Nacque Giovan Angelo Medici a Milano, in Porta Nuova parrocchia di S. Martino in Nosiggia, il 31 marzo 1499, da Bernardino e Cecilia Serbelloni. L'antica famiglia milanese dei Medici, [...] dal fratello per dirimere gli attriti insorti col comandante supremo della Lega, il duca di Urbino, e svolgere chiese al Medici cosa mai avesse contro di lui, lo accusò di essere scismatico e di parlare nell'interesse della fazione nemica. Ma fu uno ...
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Breve storia dell'anticlericalismo
Fulvio Conti
Questioni di lessico
Secondo Guido Verucci, uno dei maggiori studiosi dell’Italia laica prima e dopo l’Unità, per riprendere il titolo di un suo noto [...] una generazione che si stacca dal cristianesimo: non si può essere «colti» e, al tempo stesso, cristiani in epoca di una manifestazione a cui invece aderirono numerose logge del Supremo Consiglio del rito scozzese di Palermo, un’obbedienza massonica ...
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Le donazioni e la formazione del Patrimonium Petri
Girolamo Arnaldi
Alberto Cadili
Nella tarda antichità il Patrimonium Sancti Petri1 era formato da estesi complessi fondiari, secondo il significato [...] dominio sui beni ceduti, trattandosi invece di territori, metteva in essere dei veri atti di governo. E difatti a Ravenna appena suscettibilità di propagatore della fede e di supremo controllore dell’organizzazione ecclesiastica, e nonostante gli ...
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Costantino e la teologia ‘romana’
Figure della gerarchia dei poteri nella pubblicistica di parte papale (secoli XV-XVIII)
Franco Motta
Al fine di suggerire alcune possibili linee di lettura della figura [...] quei vescovi a riflettere su chi fossero, e a quale supremo onore fossero stati chiamati da Dio, che li aveva costituiti al però noi da voi giustamente siamo giudicati: ma voi non potete esser giudicati da uomini. […] Perché voi ci sete da Dio, come ...
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Il monachesimo
Pratiche ascetiche e vita monastica nel Mediterraneo tardoantico (secoli IV-VI)
Roberto Alciati
Nonostante sia consuetudine cominciare la storia del monachesimo cristiano con i cosiddetti [...] parentela e dalla casa di tuo padre») e Mt 19,21 («Se vuoi essere perfetto, va’, vendi quello che possiedi, dallo ai poveri e avrai un tesoro nuova, che vede in Dio il suo supremo paterfamilias85. Accanto alla tradizionale esortazione a recidere ...
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Scienza greco-romana. Religione, societa e scienza
Giovanni Pugliese Carratelli
Mario Torelli
Religione, società e scienza
Dal 'mïthos' al 'lógos'
di Giovanni Pugliese Carratelli
Dalla fase più remota [...] quando tentò di abbattere il dio della Tempesta, nume supremo del pantheon hurrita. L'innegabile suggestione di miti hurrico un 'segno' divino espresso all'interno di un sistema può essere letto in funzione di un altro sistema ed espiato agendo su ...
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Paolo V
Volker Reinhardt
Camillo Borghese nacque a Roma il 17 settembre 1552 da Marcantonio, decano degli avvocati concistoriali, e da Flaminia Astalli. I Borghese, residenti a Siena approssimativamente [...] con le più importanti famiglie di Bologna non dovettero essere stati così ostili come invece appare dalla sua corrispondenza, abbia rappresentato per le generazioni successive il simbolo supremo del sovrano buono e consapevole dei propri doveri, ...
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supremo
suprèmo (ant. supprèmo) agg. [dal lat. supremus, superl. di supĕrus «superiore, che sta sopra»]. – 1. letter. Che sta nel posto più alto, che è al di sopra di ogni altra cosa: Poi che noi fummo in su l’orlo suppremo De l’alta ripa...
essere2
èssere2 s. m. [uso sostantivato del verbo]. – 1. a. La condizione di aver vita, di avere realtà, esistenza, conforme al sign. primo e assoluto del verbo: l’e. e il nulla; passare dall’e. al non e. (per estens. può indicare anche il...