INSEGNA (dal lat. insignia, plur. dell'agg. neutro sostantivato insigne)
Pietro ROMANELLI
Nello TARCHIANI
Raffaele CORSO
Filippo PESTALOZZA
Giovanni Vacca
Contrassegno distintivo, messo in luogo [...] i bastoni d'onore. Fra gli Araucani l'emblema del capo supremo era una scure di porfido o di marmo (toki). La stessa emblemi che la legge riserva a pubbliche istituzioni; e deve essere verace, cioè non deve portare indicazioni atte a trarre il ...
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VICERÉ
Teodosio Marchi
. Titolo attribuito a un organo di uno stato monarchico e, quindi, ad un organo della corona che sia incaricato di esercitare, in nome del re - che tale rimane nel pieno esercizio [...] precipuo suo fu quello di riconoscere l'individualità di territorî e di popolazioni sottoposte al supremo potere di un monarca, il quale, non potendo essere sempre presente sui luoghi, delegava l'esercizio delle regie funzioni a un suo rappresentante ...
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GIUDIZIARIO, ORDINAMENTO (XVII, p. 307)
Gaetano FGSCHINI
La riforma dell'ordinamento giudiziario, attuata con il decreto 30 gennaio 1941, n. 12, e che aveva già subìto numerose modificazioni (tra cui [...] due consiglieri di diritto e cioè il primo presidente della Corte suprema di cassazione ed il procuratore generale presso la Corte stessa: si era venuta riducendo ed a ritornare ad essere quella originaria di "rappresentante del potere esecutivo ...
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GIUSEPPE II imperatore
Heinrich Kretschmayr
Nato il 13 marzo 1741 a Vienna. ove morì il 20 febbraio 1790, era il quarto figlio e primo di sesso maschile del granduca e più tardi imperatore Francesco [...] ultimo verso la disunione. Questo stato centralizzato doveva essere tenuto insieme dall'esercito, dalla diplomazia, dalla burocrazia per caso. Egli si servì senza riguardi del supremo diritto di revisione dello Stato sulla Chiesa. Nella ...
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LUOGOTENENZA (XXI, p. 668)
Pietro BODDA
Della luogotenenza si parlò nella legge costituzionale 16 aprile 1939, n. 580 e nella legge 13 luglio 1939, n. 1103, con riferimento all'ordinamento albanese: [...] loro onore di esercitare la loro funzione nell'interesse supremo della nazione e di non compiere, fino alla convocazione contingenze del difficile momento politico, senza possibilità di essere identificata con l'istituto della luogotenenza generale, ...
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MORTE (XXIII, p. 878; App. I, p. 876)
Statistica della mortalità (XXIII, p. 893; App. I, 876). - Il numero dei decessi che si verificano nello spazio di un anno su ogni 1000 individui dell'ammontare medio [...] morte è stata abolita nell'Unione Sovietica con decreto del Soviet supremo del 26 aprile 1947. In Inghilterra, un disegno di il 28 aprile. Il governo si è riservato di studiare a quali categorie di delitti debba essere limitata la pena di morte. ...
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Dalla riscoperta della pace all'inestinguibile sogno di dominio
Gaetano Cozzi*
Come poteva reggersi la veneta Repubblica
Il problema della "crisi generale" del Seicento
"Crisi generale del Seicento". [...] modo più pieno. Perché, argomentava il Sagredo in un misto di capziosità e di retorica, l'aspirazione così forte a esser di quel supremo consesso non poteva avere che una ragione, per fare o non fare giustizia. "Se per non farla, non dovrebbero ...
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L'ultima fase della serenissima: nota introduttiva
Piero Del Negro
Premessa
"Dopo quest'epoca", scrisse nel 1818 Sismondi nella sua celebre Histoire des républiques italiennes du moyen âge in riferimento [...] che brillano più o meno vivacemente in se stesse, mentre non possono essere utili ad uno Stato, se non in quanto servano alla difesa, mediante l'adozione di "leggi" e tramite "un preside supremo che le difenda a norma di un piano universale", si ...
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Venezia e l'entroterra (1300 circa - 1420)
Gian Maria Varanini
Premessa
Problemi di periodizzazione
Se si privilegia il piano dell'espansione territoriale, l'assunzione del biennio 1404-1405 come terminus [...] veneziana verso l'entroterra, "perché di quella regione Venezia non voleva esser signora ma esercitarvi essa, ed essa soltanto, la propria influenza". Non la conquista dunque "era il supremo fine" della Repubblica, che anzi era "ben lontana dalle ...
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Il diritto civile
Victor Crescenzi
Gli intensi nessi se non francamente sistematici, certamente organici che legano lo ius proprium della Serenissima con la tradizione romana, sono stati individuati, [...] certo senso si risponde in seno alla propria comunità, piuttosto che essere i signori esclusivi di tale patrimonio. Lo stesso testamento si trasforma da atto supremo di signoria, nell'interpretazione individualistica del dominium, in strumento di ...
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supremo
suprèmo (ant. supprèmo) agg. [dal lat. supremus, superl. di supĕrus «superiore, che sta sopra»]. – 1. letter. Che sta nel posto più alto, che è al di sopra di ogni altra cosa: Poi che noi fummo in su l’orlo suppremo De l’alta ripa...
essere2
èssere2 s. m. [uso sostantivato del verbo]. – 1. a. La condizione di aver vita, di avere realtà, esistenza, conforme al sign. primo e assoluto del verbo: l’e. e il nulla; passare dall’e. al non e. (per estens. può indicare anche il...