Il caso e la necessita
Il caso e la necessità
Il termine caso evoca subito qualcosa di accidentale e fortuito e riporta alla mente, per analogia o contrapposizione semantica, i concetti di determinazione, [...] origina le mutazioni e il determinismo che opera nel meccanismo della selezione naturale e nel processo di adattamento dell’esserevivente all’ambiente. Egli conferma l’abbandono di ogni concezione finalistica del mondo e dell’uomo: non c’è nessuna ...
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D'AMATO, Luigi
Giuseppe Armocida
Nacque a Campochiaro (Campobasso) il 27 genn. 1874, da Vincenzo e da Maria Anna Cassella. Iscrittosi alla facoltà di medicina nell'università di Napoli, frequentò già [...] di questa malattia; nelle ricerche sui corpi del Negri aveva notato che questi non si comportavano sicuramente come esseriviventi. Si occupò inoltre delle infezioni sifilitiche, del tifo e delle infezioni tifosimili.
Il fegato e la patologia epatica ...
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GRIMELLI, Geminiano
Alessandro Porro
Da Prospero, medico condotto, e da Giulia Carletti nacque il 31 genn. 1802 a Carpi, presso Modena, ove compì i primi studi. Trasferitosi poi nel capoluogo, vi frequentò [...] alla Pubblica Istruzione. Dopo aver abbandonato l'insegnamento ed essere riparato a Bologna in seguito alla restaurazione del governo estense descrisse i fenomeni elettrofisiologici osservabili negli esseriviventi sui quali sia stata fatta agire una ...
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antropologia filosofica
Parte della filosofia che indaga le caratteristiche essenziali dell’uomo, che lo distinguono da tutti gli altri esseri.
Origine
L’a. f. ha le sue radici nella filosofia tedesca [...] e dinamico di interno ed esterno. Tale rapporto diventa sempre più complesso man mano che si sale nella scala degli esseriviventi, cioè lungo «i gradi dell’organico»: se l’animale è ancora «centrico», ossia, dal punto di vista del rapporto interno ...
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CATALANO, Giuseppe
Maurizia Alippi Cappelletti
Nato a Palermo l'8 dic. 1888 da Emanuele e Carolina Cocchiara, studiò e si laureò nella città natale in scienze naturali nel 1911 e mosse in quella università [...] , e infine metteva in evidenza l'analogia tra evoluzione dell'agricoltura come arte umana e quella degli stessi esseriviventi. Giunto ai temi più dibattuti della biologia, si soffermava sulla definizione di individuo e in particolare di individuo ...
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CONTARINI, Nicolò Bertolucci
Daniela Silvestri
Nacque a Venezia, dal ramo di S. Samuele dell'antica ed illustre famiglia veneta, il 24 sett. del 1780, figlio secondogenito del senatore Bertucci Paolo, [...] in uso nella regione, ed indicava accanto ai nomi scientifici delle specie i sinonirni dialettali.
Che il C. guardasse all'esserevivente non come ad una struttura isolata, ma come ad un organismo calato nel vivo della natura locale e ad essa unito ...
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MAGGI, Leopoldo
Fausto Barbagli
Nacque a Rancio Valcuvia, presso Varese, il 15 maggio 1840 da Michele e da Serafina Salici. Compì gli studi universitari a Pavia, dove, ancora studente, fu assistente [...] plastiduli sarebbero in grado di associarsi a formare una determinata struttura, per poter di nuovo assumere le funzioni di esseriviventi autonomi, dopo la disgregazione delle cellule.
All'origine di tali studi ci fu indubbiamente l'adesione del M ...
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organismi transgenici
organismi transgènici locuz. sost. m. pl. – Organismi modificati per mezzo delle tecniche dell’ingegneria genetica, ossia per isolamento e trasferimento di specifiche sequenze di [...] DNA. La permette di modificare esseriviventi (per es. batteri, animali o piante) in modo più mirato rispetto alle tecniche tradizionali, come la mutagenesi o gli incroci, che comportano modificazioni genetiche su scala più vasta. Gli o. t. (OT) ...
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Vedi GIUDAICA, Arte dell'anno: 1960 - 1973
GIUDAICA, Arte (v. vol. iii, p. 917 ss.)
M. Avi-Yonah
Le scoperte archeologiche degli ultimi sette anni hanno indubbiamente arricchito le nostre cognizioni [...] città greche.
Rinvenimenti di materiale più tardo hanno ampiamente confermato il mutato atteggiamento verso le immagini di esseriviventi che seguì alla liberalizzazione dell'interpretazione rabbinica del secondo comandamento dal III sec. d. C. in ...
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polmoni e respirazione
Giulio Levi
Fare il pieno di ossigeno
Il nostro corpo ha bisogno del gas ossigeno presente nell’aria, perché le sue cellule possano vivere e crescere. Il rifornimento di ossigeno [...] per mantenere in vita le cellule che li compongono. È per assumere O2 dall’ambiente (aria o acqua) che gli esseriviventi respirano.
Senza qui addentrarci nella respirazione delle piante, va detto che non tutti gli animali respirano nello stesso modo ...
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vivente
vivènte agg. e s. m. [part. pres. di vivere]. – 1. agg. Che vive, dotato di vita: organismi, esseri v.; fu trovato ancora v.; in locuz. particolari (nelle quali sostituisce il più com. vivo): non c’era anima v.; lingue v., lingue attualmente...
essere2
èssere2 s. m. [uso sostantivato del verbo]. – 1. a. La condizione di aver vita, di avere realtà, esistenza, conforme al sign. primo e assoluto del verbo: l’e. e il nulla; passare dall’e. al non e. (per estens. può indicare anche il...