MENADI (Μαινάδες da μαίνεσϑαι, esser furente)
E. Simon
Donne invasate al seguito (thìasos) di Dioniso, chiamate per lo più Βάκχαι (lat. Bacchae), nella letteratura antica, mentre sui vasi classici dipinti [...] Va menzionata in primo luogo anche la Villa dei Misteri (Pompei). È notevole che nel fregio si trovi un'unica danzatrice in estasi tra le numerose addette femminili al culto: una m. nuda vista di schiena che suona dei cembali al di sopra della testa ...
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Mistica (Napoli 1547 - ivi 1618), fondatrice delle "teatine". Visse dal 1576 in solitudine sul monte Sant'Elmo (Napoli); nel 1582, in seguito a un'estasi, si recò a Roma ove per ordine di Gregorio XIII [...] la esaminarono s. Filippo Neri, C. Acquaviva e altri; l'anno dopo fondò la Congregazione delle oblate della S.ma Immacolata Concezione di Maria Vergine, cui si aggiunse nel 1617 l'eremitaggio; entrambe ...
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Mistico (Copertino 1603 - Osimo 1663). Prima laico dei minori cappuccini, poi sacerdote (1628) tra i minori conventuali, condusse una vita di rigido e lieto ascetismo; sorprendeva le autorità e commoveva [...] il popolo la serie ininterrotta delle sue estasi prolungate, delle predizioni, dei prodigi. Il S. Uffizio, per misura disciplinare, lo trasferì da Roma ad Assisi (1639-53), poi nei conventi cappuccini di Pietrarubbia e Fossombrone (1653); di qui egli ...
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Monaca carmelitana (Firenze 1566 - ivi 1604) in S. Maria degli Angeli a Firenze. Occupa un posto molto importante nella storia della mistica: le sue esperienze, scritte sotto sua dettatura (Estasi e lettere), [...] rivelano una intensa vita religiosa che si risolve in un amore che a tutto rinuncia per riempirsi del volere di Dio. Ebbe molta influenza sul quietismo. Festa, 25 maggio (fino al 1970, 29 maggio) ...
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Scultore (Malta 1635 - Roma 1667), studiò con E. Ferrata a Roma. È uno dei più originali rappresentanti della seconda generazione del barocco romano, personale interprete dell'ultima maniera del Bernini [...] (Estasi di s. Caterina, Roma, S. Caterina a Magnanapoli; S. Tommaso da Villanova, Roma, S. Agostino; S. Rosa, Lima, S. Domenico). ...
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Mistica domenicana (Norimberga 1277 - convento di Engelthal 1356); lasciò un diario (fino al 1352) che riflette la vita politica del tempo oltre che la sua vita interiore ricca di visioni ed estasi. ...
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Terziario francescano (Valmacinaia, Nocera Umbra, 1319 - Foligno 1377). Dopo molti anni di vita ascetica sul Monte Repali, si dedicò alla predicazione nell'Italia centrale. Un suo carme profetico, recitato [...] in stato di estasi, fu scritto dal suo collaboratore Bartolomeo Lardi (varie edizioni nel sec. 16º): colpisce i costumi corrotti e profetizza sciagure per molti luoghi dell'Italia centrale. ...
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Mistica e riformatrice agostiniana (Douai 1581 - St. André-lez-Lille 1639). Monaca in Tournai, superiora in Menin, ed infine reclusa e morta in concetto di santità. Ebbe fin dall'infanzia visioni ed estasi, [...] lasciò scritti spirituali in 6 trattati, nei quali viene tracciato il mistico itinerario dell'anima dall'amore di sé all'amore di Dio ...
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Medicina
In fisiologia, il processo di percezione degli stimoli luminosi, la funzione e la capacità di vedere. L’acquisizione dell’informazione visiva avviene attraverso diversi processi: fisici (formazione [...] riconoscimento).
Religione
Nella storia delle religioni, il termine si applica a una serie di fenomeni che vanno dal sogno all’estasi, distinguendo tra v. spontanea e v. indotta. La v. spontanea, ivi comprese le v. in sogno, è concepita come mandata ...
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Pittore (Messina 1612 - ivi 1676). Allievo di A. Barbalonga, soggiornò a Venezia e a Napoli arricchendo la propria formazione con riflessi del pittoricismo veneto e soprattutto del naturalismo napoletano: [...] Loth e le sue figlie, Estasi di s. Pietro d'Alcantara (Messina, Museo Regionale). ...
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estasi
èstaṡi s. f. [dal lat. tardo ecstăsis, gr. ἔκστασις «turbamento o stato di stupore della mente (per paura, dolore, ecc.)», der. di ἐξίστημι «mettere fuori» e, come intr. e nel medio, «uscire di sé»]. – 1. Genericam., stato di isolamento...
estasiare
estaṡiare v. tr. [der. di estasi, sul modello del fr. (s’)extasier]. – Mandare in estasi (in senso fig.), riempire di viva e intensa ammirazione: un’attrice che, con la sua recitazione, estasiava gli spettatori. Più com. l’intr....