DOLFIN, Giovanni
Gino Benzoni
Terzo degli otto figli maschi - dei quali, peraltro, almeno due morirono in tenerissima età - di Giuseppe di Benedetto e di Maria di Dionigi Contarini, nacque a Venezia [...] serba una certa lucidità. Non per niente brama di "ricever ... l'eucarestia", dopo la quale è "come trasportato in estasi e fuori del sentimento delle cose terrene" senza che ciò - a detta del D. - significhi appannamento delle facoltà mentali ...
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GIUSTINIANI, Benedetto
Simona Feci
Luca Bortolotti
, Nacque a Chio, isola egea soggetta alla Repubblica di Genova, il 5 luglio 1554 da Giuseppe di Benedetto, del ramo de Nigro, e Girolama Giustiniani [...] "), anch'essa oggi nella Gemäldegalerie di Berlino; tre opere di Jusepe de Ribera: un S. Giacomo, una Maddalena in estasi, un S. Pietro.
Tale precoce predilezione per la pittura caravaggesca si accorda coerentemente con il favore tributato dal G. a ...
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BORROMEO, Federico
Paolo Prodi
Nacque in Milano il 18 ag. 1564 dal conte Giulio Cesare, fratello cadetto di Giberto padre di s. Carlo, e da Margherita, appartenente alla potente e ricca famiglia milanese [...] contenute in queste lettere non possono non colpire, sia nelle descrizioni minuziose e colorite delle visioni avute nelle sue estasi ("rari erano quei giorni, che non fosse favorita da simil grazia", scrive lo stesso B. nella Vita della suora ...
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FILANGIERI, Gaetano
Eugenio Lo Sardo
Nacque a Cercola (Napoli) il 18 ag. 1752, terzogenito di Cesare, principe di Arianiello, e di Marianna Montalto, figlia del duca di Fragnito. Un'ipotesi fondata [...] alla fine del secolo XVIII e sulla corte di Ferdinando IV e Maria Carolina si rinvia agli scritti di R. Ajello: L'estasi della ragione. Dall'Illuminismo all'idealismo. Introduzione alla Scienza di F. (nel citato volume di Atti del Convegno); I saggi ...
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BARTOLI, Daniello
Alberto Asor-Rosa
Nacque a Ferrara il 12 febbr. 1608, ultimo fra tre figliuoli di Tiburzio. Alle scuole del collegio della Compagnia di Gesù studiò grammatica, lettere umane e retorica. [...] Questo spiega perché il B. appaia ingenuo e scopertamente infantile quando rappresenta gli stati di beatitudine e d'estasi dei santi e dei martiri, sempre contrassegnati da particolari grezzamente materiali, mai visti nell'intimità delle coscienze e ...
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estasi
èstaṡi s. f. [dal lat. tardo ecstăsis, gr. ἔκστασις «turbamento o stato di stupore della mente (per paura, dolore, ecc.)», der. di ἐξίστημι «mettere fuori» e, come intr. e nel medio, «uscire di sé»]. – 1. Genericam., stato di isolamento...
estasiare
estaṡiare v. tr. [der. di estasi, sul modello del fr. (s’)extasier]. – Mandare in estasi (in senso fig.), riempire di viva e intensa ammirazione: un’attrice che, con la sua recitazione, estasiava gli spettatori. Più com. l’intr....