Undercover
<ḁndëkḁ'vë>. – Marchio d’abbigliamento giapponese fondato nel 1994 dal designer Jun Takahashi (n. Kiryu 1969). L’estetica di U. consiste in un mix di tessuti strappati, linee destrutturate [...] e dettagli iperfemminili con un tocco punk ispirato alla musica sperimentale e alle sottoculture nipponiche. Dopo aver vinto il Mainichi fashion grand prize nel 2001, U. debutta a Parigi dove dal 2002 ...
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Capacità di porsi nella situazione di un’altra persona o, più esattamente, di comprendere immediatamente i processi psichici dell’altro. Con questo termine si suole rendere in italiano quello tedesco di [...] senso di disagio, di squilibrio, di sforzo. Questi fenomeni sono stati studiati da T. Lipps (1903) come emozioni estetiche.
A partire dai primi anni 1990 la problematica della comprensione empatica (intesa come quella forma di immedesimazione negli ...
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Scrittore uruguaiano (n. Montevideo 1882 - m. 1937), naturalizzato argentino (1916). Ha pubblicato saggi di critica letteraria, di storia, di estetica, studî di carattere sociale e religioso, ecc., tra [...] i quali sono da ricordare: Ensayos sobre Taine (1900), Estudios religiosos (1906), El árbol (1910), La novela del Renacimiento (1911), Sordello Andrea (1912) ...
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Filosofo e scrittore tedesco (Berlino 1856 - Kampen auf Sylt, Schleswig, 1923), fratello di Richard; si occupò in particolare di estetica, di educazione artistica e di arte pratica (rivista Kunstwart, [...] dal 1887), combattendo soprattutto il teatro "storico-romantico" e l'architettura "neogotica" dell'epoca guglielmina ...
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. L'arte cristiana si può definire la manifestazione esteriore della fede cristiana sotto forma estetica. Nei suoi processi tecnici, nei materiali che adopera, nelle regole di composizione da essa seguite, [...] nel suo scopo stesso, che è quello di raggiungere espressioni estetiche, non differisce affatto dalle arti profane. Una cosa, però, ha di particolare, cioè il programma, poiché essa cerca di creare opere che siano oggetto di edificazione per i fedeli ...
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Letterato ungherese (Budapest 1848 - ivi 1922). Professore (1883-1922) all'università di Budapest, è soprattutto noto come studioso di estetica e di storia della letteratura ungherese (A magyar nemzeti [...] irodalom története ismertetése "Storia della letteratura nazionale ungherese", 2 voll., 1877-79; A magyar irodalom kis tükre "Piccolo specchio della letteratura ungherese", 1896; A tragikum "Il tragico", ...
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Branca chirurgica che ha per fine preminente la riparazione di malformazioni e difetti anatomici congeniti o acquisiti, il ripristino dei normali rapporti fra gli organi, e il rimodellamento di tessuti, [...] ‘chirurgia ricostruttiva’ e, qualora l’obiettivo sia la correzione della morfologia di organi superficiali, ‘chirurgia estetica’ (➔ estetiche, cure).
Uno specifico campo d’azione della chirurgia p., che ha registrato significativi progressi, è ...
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Filosofo (Deutsch-Krone, pol. Wałcz, 1819 - Jena 1903). Appartenne alla scuola hegeliana, e si occupò particolarmente di problemi di estetica, fra cui quello della classificazione sistematica delle arti, [...] che egli trattava secondo nuovi principî in polemica col Lotze. Critico d'arte, diresse, in questo campo, la rivista Dioscuren. Opere principali: Aesthetik (1866); Kritische Geschichte der Aesthetik (1871-72); ...
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Illuminista (Parchim 1741 - ivi 1802). Si palesa fervido ammiratore di Lessing nei drammi, nelle commedie e negli scritti di estetica; raggiunse la fama come "filosofo popolare", nello spirito dell'illuminismo, [...] con la raccolta Der Philosoph für die Welt (2 voll., 1775-77), cui collaborarono M. Mendelssohn, Chr. Garve e altri: un terzo volume dell'opera apparve nel 1800 e fu ferocemente stroncato da Schleiermacher ...
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poetica
Rosario Assunto
Si dice p. di un autore l'idea di ciò che, a suo parere, ‛ deve ' essere l'arte da lui praticata: una teorizzazione, cioè, che da quella conoscitivo-descrittiva dell'estetica [...] , d'esser palese solo con donne o con omo cortese (XIX 14-17); e la bellezza, cioè la determinazione della categoria estetica, che in questa sua prima fase la p. di D. persegue, è, naturalmente quella idealizzante la figura umana e tutti gli aspetti ...
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estetica
estètica s. f. [dal lat. mod. aesthetica (coniato da A. G. Baumgarten, 1735), femm. sostantivato del gr. αἰσϑητικός: v. estetico]. – 1. Letteralmente, dottrina della conoscenza sensibile (sign. che il termine ha ancora in E. Kant:...
esteta
estèta s. m. e f. [dal gr. αἰσϑητής «che sente, che percepisce», dal tema di αἰσϑάνομαι «sentire, percepire»] (pl. m. -i). – 1. Chi, in arte, afferma il concetto del bello in sé e per sé, senza attribuire importanza ad altri aspetti...