medicina e chirurgia estetica
Nicolò Scuderi
Applicazioni medico-chirurgiche finalizzate al miglioramento dell’immagine corporea. Il riconoscimento della validità e della liceità di queste pratiche [...] di ripristino di parti mancanti), riparatrice (se occorre porre rimedio a danni da traumi, tumori, o altre cause), e appunto estetica (in assenza di un vero e proprio danno ma condizionata solo da un desiderio di modificare il proprio aspetto). Il ...
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Cinema ed estetica analitica
Daniela Angelucci
Soltanto negli ultimi anni in Italia gli studiosi di estetica hanno cominciato a occuparsi della riflessione elaborata dalla filosofia analitica angloamericana, [...] cinema. Films as philosophy, ed. M. Smith, Th.E. Wartenberg, Malden (Mass.) 2006.
D. Angelucci, Cinema, in Le arti nell’estetica analitica, a cura di P. D’Angelo, Macerata 2008, pp. 105-23.
The Routledge companion to philosophy and film, ed. P ...
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Teorico dell'estetica francese (Périgueux 1877 - Parigi 1953). Fu professore di estetica alla Sorbona, condirettore della Revue d'esthétique. Il suo pensiero, pur muovendo da un forte interesse sociologico, [...] dell'individuo artista, da L. stesso designata col termine di "caratterologia" o "biotipologia" della vita artistica. L. considera l'estetica, da un lato come una disciplina riflessiva, in quanto sorgerebbe sul fatto dell'opera d'arte a ricercarne il ...
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sublime In estetica, concetto elaborato in ambiente neoplatonico tra il 1° e il 2° sec. a.C., allo scopo di definire la proprietà dell’arte di indurre, per le sue connotazioni di mistero e di ineffabilità, [...] l’animo al senso del s., finisce per attribuire al concetto un contenuto, in certa misura, etico oltre che estetico. Pur iscrivendosi ancora nell’ambito della retorica, il trattato offre dunque spunti che vanno in direzione di un superamento della ...
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Studioso francese di estetica (Clermont 1910 - Parigi 1995), prof. a Poitiers (1955), poi a Parigi-Nanterre (1964-74). Seguace della fenomenologia secondo l'interpretazione che ne è stata data in Francia [...] dell'oggetto come analisi dell'opera d'arte e come fenomenologia e critica dell'esperienza estetica. Tra le sue opere: Phénoménologie de l'expérience esthétique (2 voll., 1953), La personnalité de base (1953), La notion d'a priori (1959), Le poétique ...
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Filosofo e studioso di estetica tedesco (Strasburgo 1910 - Stoccarda 1990). Prof. di discipline filosofiche a Jena e quindi, dal 1949, a Stoccarda. Utilizzando concetti della teoria dell'informazione, [...] . Oltre a volumi di tematica espressamente filosofica (fra cui un saggio Hegel und Kierkegaard, 1948), ha scritto in sede estetica Literaturmetaphysik (1950), i 4 volumi di Aesthetica (1954-60), Theorie der Texte (1962). I suoi testi poetici (fra cui ...
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Nell’estetica del Rinascimento (L.B. Alberti, Leonardo) e nell’estetica classicista, l’obbligatoria rispondenza in un’opera d’arte della forma al carattere del soggetto da rappresentare, ossia al contenuto. [...] In architettura, come già in Vitruvio, il d. indica la rispondenza della configurazione dell’edificio al suo scopo (Palladio). La Controriforma identificò il d. con la convenienza formale e morale ...
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Teoria estetica relativa al rapporto tra musica e sentimenti. Proposta dagli antichi Greci, fu ripresa dal pensiero musicale rinascimentale (➔ Bardi, Giovanni) e conobbe il pieno sviluppo in epoca barocca, [...] . Nella seconda metà del 18° sec. la rappresentazione degli affetti assunse nuove connotazioni morali, secondo i dettami dell’estetica illuminista, e mirò a esprimere non tanto le singole emozioni quanto il carattere complessivo di un personaggio. ...
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Storico dell'estetica e uomo politico francese (Budapest 1863 - Lione 1944). Scelta la Francia come patria d'elezione, vi divenne professore universitario per le letterature moderne (1885) e nel 1918 ottenne [...] alla Sorbona una cattedra di estetica. Sue opere principali: Essai critique sur l'esthétique de Kant (1896), Les doctrines politiques des philosophes classiques de l'Allemagne (1927), Carlyle, l'homme et l'ouvrage (1938). Dopo l'affare Dreyfus si ...
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Studiosa di estetica (New York 1895 - Old Lyme, Connecticut, 1985). Ha insegnato in varie università degli USA e dal 1954 al Connecticut College. Pur risentendo l'influenza del pensiero americano contemporaneo, [...] piano del linguaggio e del linguaggio scientifico in particolare. Le sue tesi hanno avuto larga diffusione nell'ambito del pensiero estetico contemporaneo. Altre opere: Feeling and form (1943; trad. it. 1975); Problems of arts (1957; trad. it. 1962 ...
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estetica
estètica s. f. [dal lat. mod. aesthetica (coniato da A. G. Baumgarten, 1735), femm. sostantivato del gr. αἰσϑητικός: v. estetico]. – 1. Letteralmente, dottrina della conoscenza sensibile (sign. che il termine ha ancora in E. Kant:...
esteta
estèta s. m. e f. [dal gr. αἰσϑητής «che sente, che percepisce», dal tema di αἰσϑάνομαι «sentire, percepire»] (pl. m. -i). – 1. Chi, in arte, afferma il concetto del bello in sé e per sé, senza attribuire importanza ad altri aspetti...