Critico letterario (Szentes 1861 - Budapest 1933). Svolse la sua attività critico-estetica dalla cattedra di letteratura ungherese nell'univ. di Budapest (A magyar vers "Il verso ungherese", 1887; A magyar [...] verselmélet kritikai története "Storia critica della teoria della metrica ungherese", 1888; A magyar irodalom története "Storia della letteratura ungherese"; A magyar költészet eredete "L'origine della ...
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Medicina
Protesi che sostituisce una intera arcata dentaria, ripristinandone la funzione estetica, fonatoria e masticatoria. Requisiti fondamentali sono la leggerezza, la resistenza e la stabilità. Per [...] tali motivi si usano d. di porcellana e, per l’impalcatura di sostegno, resine sintetiche che, più della vulcanite usata in passato, rispondono allo scopo. La modellazione deve essere fatta tenendo presenti, ...
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Filosofo (Newark, New Jersey, 1891 - ivi 1972), professore di filosofia e di estetica all'università di Harvard. Si è occupato particolarmente di estetica, da un punto di vista empirista e pragmatista. [...] Polemizzò con J. Dewey: Some questions on Dewey's aesthetics, in The philosophy of Dewey, a cura di P. A. Schilpp, 1939. Altre sue opere: Aesthetic quality (1938), World hypotheses (1942), Basis of criticism ...
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Vescovo e poeta svedese (Kyrkerud, Värmland, 1782 - Östrabo, Malmö, 1846); professore d'estetica a Lund (1810), accademico di Svezia (1818), goticista come E. G. Geijer, mosso da interessi filologico-letterarî [...] ", 1810; Svea, 1811; Den vaknande örnen "Il risveglio dell'aquila", 1815), la concezione ellenico-schilleriana della catarsi estetica, informano tutta la sua lirica, che trova la migliore espressione in Flyttfåglarne ("Gli uccelli migratori", 1812) e ...
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Autore
Giorgio De Vincenti
Concetto generale, non specifico del cinema, che nel campo dell'estetica individua il soggetto dell'operazione artistica. Su questo concetto si focalizzano alcune delle principali [...] per sé stessa. La sua autoestraniazione ha raggiunto un grado che le permette di vivere il proprio annientamento come un godimento estetico di prim'ordine" (1936; trad. it. 1966, p. 48).
Ma se è vero che l'a. cinematografico, nella seconda metà del ...
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Termine tedesco («scarto») già usato in Germania dalla metà del 19° sec. in riferimento a prodotti (oggetti, mobili) di bassa qualità ma con pretese estetiche, di imitazione o falsificazione da originali [...] kitschig «proprio del K.»), passò a indicare quell’aspetto del cattivo gusto che contrassegna la produzione estetica destinata alle attese dell’uomo medio della civiltà contemporanea. I principali temi sociali, familiari, religiosi, trasformati ...
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Regista cinematografico (Kiev 1905 - Leningrado 1973). Significativamente impegnato nel campo della sperimentazione estetica durante la stagione rivoluzionaria, con L. Z. Trauberg fondò a Pietrogrado (1921) [...] il movimento teatrale futurista denominato FEKS (Fabrika eksčentričeskogo aktëra "Fabbrica dell'attore eccentrico"), e con lo stesso Trauberg iniziò una collaborazione in campo cinematografico, protrattasi ...
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Pittore (Aberdeen 1915 - Provincetown, Mass., 1991). Intraprese studî di filosofia e di estetica presso la Stanford University e la Harvard University, approfondendo il suo interesse per la cultura europea [...] con soggiorni in Francia e in Gran Bretagna. Stabilitosi nel 1940 a New York, fondamentali per la scelta di dedicarsi alla pittura furono l'incontro con M. Schapiro, l'amicizia con Matta e la frequentazione ...
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In senso lato, ogni capacità di agire o di produrre, basata su un particolare complesso di regole e di esperienze conoscitive e tecniche, quindi anche l’insieme delle regole e dei procedimenti per svolgere [...] per l’arte’, mediando dalla filosofia di J.F. Herbart l’idea della capacità dell’opera di produrre emozione estetica in virtù del sistema di relazioni linee-colori, indipendentemente dai soggetti e dai contenuti. In Francia H. Focillon stabilisce ...
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empatia
empatìa s. f. – Termine che traduce il tedesco Einfühlung, usato in estetica e in psicologia, a partire dalla seconda metà del 19° secolo, per indicare la capacità di porsi nella situazione di [...] un’altra persona con nessuna o scarsa partecipazione emotiva (quest’ultima è invece presente nel sentimento di simpatia). Il tema della comprensione empatica, ripreso in chiave fenomenologica durante il ...
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estetica
estètica s. f. [dal lat. mod. aesthetica (coniato da A. G. Baumgarten, 1735), femm. sostantivato del gr. αἰσϑητικός: v. estetico]. – 1. Letteralmente, dottrina della conoscenza sensibile (sign. che il termine ha ancora in E. Kant:...
esteta
estèta s. m. e f. [dal gr. αἰσϑητής «che sente, che percepisce», dal tema di αἰσϑάνομαι «sentire, percepire»] (pl. m. -i). – 1. Chi, in arte, afferma il concetto del bello in sé e per sé, senza attribuire importanza ad altri aspetti...