Città globali
Vittorio Gregotti
Benché molti affermino che nel nuovo secolo il fatto urbano stia radicalmente cambiando la propria natura, non si può scrivere della città del 21° sec. senza fare riferimento [...] sia solo un valore aggiunto dell’oggetto di consumo, fondato sul continuo rinnovamento dell’immagine. Tutto è diventato estetico: e quando tutto è estetico, niente è più bello o brutto. Ciò ha investito in pieno anche la pratica del disegno urbano e ...
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GOTICO
P. Kidson
Il termine G. entrò in uso tra gli umanisti italiani durante il sec. 15° per definire quegli aspetti del mondo contemporaneo che, alla luce di un passato classico idealizzato, ricevevano [...] fosse in un certo qual modo il linguaggio tramite il quale durante il Medioevo si concepivano la tecnologia, l'estetica e persino il simbolismo dell'architettura. Se così fosse, sarebbe possibile proporre un concetto alternativo di G. accettabile per ...
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Design per tutti
Renato De Fusco
Il titolo è in primo luogo un auspicio, quello che in futuro si abbia una maggiore qualità diffusa dei beni di consumo nella sfera sociale più vasta, vale a dire nella [...] al gradevole aspetto delle cose, le usa e poi se ne disfa senza problemi; la minoranza che è invece attenta al carattere estetico degli oggetti, non si serve di quelli usa-e-getta o, se li usa, ne conserva alcuni che considera significativi, dando ...
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DEPERO, Fortunato
Simonetta Nicolini
Figlio di Lorenzo e di Virginia Turri, nacque a Fondo (Trento) il 30 marzo 1892. Trasferitosi a Rovereto con la famiglia, frequentò la scuola reale elisabettina [...] 1927), realizzato in collaborazione con F. Azari, più oggetto-macchina che testo di consultazione, che estendeva all'editoria l'estetica meccanomorfa futurista.
In occasione della prima mostra personale a Roma, nel 1916, il D. espose, tra l'altro, i ...
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GRA, Giulio
Gianluca Ficorilli
Nacque a Roma il 18 dic. 1900 da Luigi e da Elena Mansueti. Ultimo di dieci figli, si iscrisse alla Scuola di applicazione per gli ingegneri di Roma, dove si laureò nel [...] , mentre nella parte finale si legge che "è parso giusto e necessario adottare quello stile che impronta di sé tutta l'estetica dell'alma madre Roma. È questo lo stile classico seicentesco che, nato da Michelangelo ebbe vita dal Bernini e fu diffuso ...
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MARCHIORI, Giuseppe
Claudio Stoppani
Nacque a Lendinara (Rovigo) da Ferruccio e da Concetta Callegari, il 18 marzo 1901. Appartenente a una facoltosa famiglia di farmacisti veneziani che aveva raccolto [...] parte, dal lato di Bell, di Fry, di Read, che usano pochi aggettivi e che discorrono con semplicità inconsueta ai professori di estetica. C'è ben posto per gli "empirici" in un mondo dove abbondano i filosofi confessi. E c'è posto anche [continuava ...
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ARABESCO
O. Grabar
Il termine compare per la prima volta come sostantivo, con un significato che prelude a quello moderno di 'decorazione a motivi stilizzati a intreccio', negli scritti di autori del [...] gli esseri viventi con maggiore frequenza, l'a., assieme alla geometria, era ormai divenuto una norma consueta nella creazione estetica al punto che i nuovi motivi ne furono a loro volta condizionati e talora sopraffatti.A una spiegazione alternativa ...
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ALALEONA, Domenico
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Compositore e musicologo, nato a Montegiorgio (Ascoli Piceno) il 16 nov. 1881. Allievo, nella sua città, di A. Bernabei ed altri, iniziò quasi da fanciullo la sua attività musicale [...] teatro Costanzi di Roma, dove fu rappresentata alcuni anni dopo (31 marzo 1920). Dal 1912 l'A. resse la cattedra di estetica e storia della musica nel conservatorio di S. Cecilia a Roma. Fu uno dei fondatori della Società nazionale di musica moderna ...
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DE LOGU, Giuseppe
Alda Guarnaschelli
Nacque a Catania, il 26 sett. 1898, da Giampietro, professore di diritto romano e in seguito rettore di quella università, e da Marianna Benenati. Completati gli [...] , egli esaminò con un più sereno giudizio l'arte barocca e rococò, ravvisandovi quei valori di novità iconografica ed estetica, che saranno poi accolti dalla critica più recente.
Particolarmente fecondi nel campo degli studi, furono gli anni dell ...
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SEMPER, Gottfried
Red.
Architetto e teorico dell'arte, nato ad Amburgo nel 1803 morto a Roma nel 1879.
Dopo aver studiato a Gottinga, Monaco, Parigi, divenne nel 1834 professore dì architettura a Dresda. [...] A. Riegl (v) con il suo volume Stilfragen (1893). L'affermarsi e il successivo prevalere delle correnti estetiche romantico idealistiche, fece dimetiticare l'opera del S., che aveva influito direttamente sulle ricerche degli storici dell'architettura ...
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estetica
estètica s. f. [dal lat. mod. aesthetica (coniato da A. G. Baumgarten, 1735), femm. sostantivato del gr. αἰσϑητικός: v. estetico]. – 1. Letteralmente, dottrina della conoscenza sensibile (sign. che il termine ha ancora in E. Kant:...
esteta
estèta s. m. e f. [dal gr. αἰσϑητής «che sente, che percepisce», dal tema di αἰσϑάνομαι «sentire, percepire»] (pl. m. -i). – 1. Chi, in arte, afferma il concetto del bello in sé e per sé, senza attribuire importanza ad altri aspetti...