Semiologia del cinema
Michel Marie
La s. del c. costituisce uno degli approcci teorici all'arte cinematografica più conosciuti a livello internazionale (v. estetica del cinema). Il termine semiologia [...] significa etimologicamente "scienza dei segni". Decisiva per lo sviluppo della disciplina fu la pubblicazione dei Saggi di linguistica generale di Roman Jakobson (scelti e tradotti in francese nel 1963 ...
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Della Volpe, Galvano
Edoardo Bruno
Filosofo, nato a Imola il 24 settembre 1895 e morto a Roma il 13 luglio 1968. Il suo apporto a una riflessione teorico-critica sul cinema si rintraccia tanto nel suo [...] soggetto, di avere, cioè una sua capacità autonoma di riflessione e pensiero. L'esigenza di razionalità, molto sentita nell'estetica novecentesca, e già ribadita nelle pagine dedicate da D. V. a Vsevolod I. Pudovkin a proposito del montaggio, inteso ...
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Teorie del cinema
di Francesco Casetti
Fin dalla sua prima apparizione, tra il marzo e il dicembre del 1895, il cinematografo sollecitò numerosi interventi. Vi furono presentazioni della nuova invenzione, [...] , nel corso degli anni Novanta e quindi nei primi anni del 21° secolo. In primo luogo vi è stato un ritorno dell'interesse estetico per il c., di cui un segno rilevante sono stati i due volumi di G. Deleuze (1925-1995), L'image-mouvement (1983) e ...
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Gian Luigi. Critico italiano (Tirano, Sondrio, 1921 - Roma 2016), fratello di Brunello. Figura di rilievo della critica cinematografica cattolico-moderata. Laureatosi in Giurisprudenza (1945), tenne dal [...] 1948 corsi di storia ed estetica del cinema in prestigiose univ. italiane; iniziò le sue collab. all'Enciclopedia dello spettacolo e alle opere dell'Istituto della Enciclopedia Italiana sino all'Enciclopedia del cinema (2002-04); fu critico del ...
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Carpi, Fiorenzo
Paolo Patrizi
Compositore, nato a Milano il 19 ottobre 1918 e morto a Roma il 21 maggio 1997. Fu musicista eclettico, tenacemente alla ricerca del 'nuovo' ma sempre fedele a un'estetica [...] di musica orecchiabile, spesso attratto da suggestioni jazzistiche, refrattario comunque a ogni etichetta: caratteristica, quest'ultima, che lo portò a sperimentare nuovi terreni espressivi come le 'musiche ...
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Puccini, Gianni
Roy Menarini
Regista, sceneggiatore e critico cinematografico, nato a Milano il 9 novembre 1914 e morto a Roma il 3 dicembre 1968. Instancabile commentatore di film e tendenze, fervido [...] studioso di estetica, sostenitore, fin dagli anni Quaranta, del Neorealismo, fu, come sceneggiatore, un collaboratore storico di Giuseppe De Santis. Passato alla regia, nella seconda metà degli anni Cinquanta si segnalò nella commedia, con alcuni ...
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Grande, Maurizio
Bruno Roberti
Storico e critico del cinema e del teatro, nato a Roma il 17 gennaio 1944 e morto a Siena il 30 novembre 1996. Il suo contributo agli studi di estetica e semiotica dello [...] spettacolo ha riguardato questioni inerenti al linguaggio cinematografico e teatrale, con riferimento all'enunciazione drammaturgica e alla scrittura scenica. Le sue riflessioni teoriche si sono focalizzate ...
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Faure, Élie
Altiero Scicchitano
Critico e storico dell'arte francese, nato a Sainte-Foy-la-Grande (Gironde) il 4 aprile 1873 e morto a Parigi il 29 ottobre 1937. Nel corso di una riflessione estetica [...] (1927). Nell'ambito di tale riflessione, alimentata dall'originale sintesi di istanze filosofiche e scientifiche e di interessi estetici, colse nel cinema l'ultima manifestazione dell'arte plastica, per la sua capacità di incorporare il tempo nello ...
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Teorico e sceneggiatore cinematografico ungherese (Szeged 1884 - Budapest 1949). Figura di rilievo della cultura ungherese, dopo aver partecipato alla rivoluzione del 1919, fu costretto all'esilio (Austria, [...] Germania, URSS) per ritornare in patria nel 1945. La sua concezione estetica è espressa in Der Geist des Films (1930; trad. it. 1954), rielaborato in Der Film. Werden und Wesen einer neuen Kunst (1949; trad. it. 1952). Considerato il film sonoro come ...
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Tynjanov, Jurij Nikolaevič
Daniele Dottorini
Scrittore, teorico della letteratura e sceneggiatore russo, nato a Rezica (od. Vitebsk) il 18 ottobre 1894 e morto a Mosca il 20 dicembre 1943. Considerando [...] Archaisty i novatory (1929, Arcaisti e innovatori). In questi scritti, tra l'altro, T. mette in evidenza come ogni forma estetica (compreso il cinema) si sviluppi all'interno di una dinamica storico-concettuale, in cui il nesso tra le forme e la ...
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estetica
estètica s. f. [dal lat. mod. aesthetica (coniato da A. G. Baumgarten, 1735), femm. sostantivato del gr. αἰσϑητικός: v. estetico]. – 1. Letteralmente, dottrina della conoscenza sensibile (sign. che il termine ha ancora in E. Kant:...
esteta
estèta s. m. e f. [dal gr. αἰσϑητής «che sente, che percepisce», dal tema di αἰσϑάνομαι «sentire, percepire»] (pl. m. -i). – 1. Chi, in arte, afferma il concetto del bello in sé e per sé, senza attribuire importanza ad altri aspetti...