Marie, Michel
Paolo Marocco
Critico cinematografico francese, nato a Carantilly (Manche) il 18 aprile 1945. Nei suoi studi ha saputo tracciare un quadro sistematico delle teorie del cinema sviluppatesi [...] francese delle origini e sulla Nouvelle vague.
Intrapresa la carriera universitaria, M. è diventato nel 1993 professore di estetica e storia del cinema all'Università Sorbonne Nouvelle, Paris III, e, l'anno successivo, direttore del dipartimento di ...
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Termine tedesco («scarto») già usato in Germania dalla metà del 19° sec. in riferimento a prodotti (oggetti, mobili) di bassa qualità ma con pretese estetiche, di imitazione o falsificazione da originali [...] kitschig «proprio del K.»), passò a indicare quell’aspetto del cattivo gusto che contrassegna la produzione estetica destinata alle attese dell’uomo medio della civiltà contemporanea. I principali temi sociali, familiari, religiosi, trasformati ...
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Scena
Michel Marie
Derivata dal termine greco skené, che designava una costruzione in legno provvisoria o molto leggera (come, per es., una struttura di tavole o un'impalcatura) e, in particolare, la [...] Jean Renoir, e 'cinema del piano'. Ma il concetto di 'cinema del piano' non comprende solo l'estetica del montaggio corto dei piani, ossia l'estetica del cinema sovietico degli anni Venti, ma anche tutte quelle concezioni che accentuano più il valore ...
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Attrice, produttrice e attivista per i diritti umani sudafricana (n. Boksburg 1951). Di origini greche, compiuti gli studi di recitazione presso l'università di Cape Town, il suo impegno contro l’apartheid [...] , di cui è stata produttrice e ai cui personaggi ha dato volto con intensità interpretativa e profondità etica ed estetica. Artista poliedrica e dotata di forte presenza scenica, ha recitato anche nel cinema (Outland, 1981; Oh Babylon, 1989; The ...
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Pittura
Antonio Costa
Il rapporto tra pittura e cinema
Il pittorico e il filmico
Das Cabinet des Dr. Caligari (1920; Dott. Calligari, noto anche come Il gabinetto del dottor Caligari) di Robert Wiene [...] porta ad assumere accenti aspramente polemici, emerge un'esigenza di misura e di equi-librio che costituirà il principio ispiratore dell'estetica di Rohmer. Sui rapporti tra p. e cinema, Rohmer ritorna nel suo saggio più organico, L'organisation de l ...
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Carax, Leos
Giona Antonio Nazzaro
Nome d'arte di Alexandre Oscar Dupont, regista, sceneggiatore e attore cinematografico francese, nato a Parigi il 22 novembre 1960. Cineasta visionario, C. è riuscito [...] e romantiche, il proprio sguardo a determinati esiti del cinema di David W. Griffith ed Erich von Stroheim. La parabola estetica di C. è confinata quasi esclusivamente alla sola Francia dove la sua opera, in un momento storico di delicata transizione ...
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Regista cinematografico britannico (anche teatrale e televisivo), nato a Bangalore (India) il 17 aprile 1923. Personalità fra le più rappresentative del free cinema inglese, si forma alla scuola documentaristica [...] l'Oscar, O dreamland, sul pubblico delle fiere, che, presentato a Londra nel 1956, anticipa quasi programmaticamente l'estetica realistica del free cinema, Every day except christmas (1957), sul mercato di Covent Garden a Londra, primo premio alla ...
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Europa
Bruno Roberti
Paolo Marocco
Cinematografia
Caratteri di un cinema europeo
La faticosa ricerca di un'identità complessiva del prodotto cinematografico europeo, avvenuta nel quadro della travagliata [...] , tra gli anni Venti e Trenta, elaborarono uno stile che fu alla base del cinema moderno fondato tanto sul rinnovamento estetico e formale dell'Impressionismo quanto su quell'esprit nouveau che si manifestava, in poesia come anche in pittura, nell'E ...
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Hawks, Howard (propr. Howard Winchester)
Mario Sesti
Regista, sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense, nato a Goshen (Indiana) il 30 maggio 1896 e morto a Palm Springs (California) il [...] interni, che si fronteggiano in dialoghi altrettanto drammatici e avvincenti. Ha fatto dell'invisibilità della macchina da presa ‒ l'estetica dominante del sistema hollywoodiano ‒ la base del proprio stile, ma non c'è sua sequenza in cui, nonostante ...
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Documentario
Adriano Aprà
Il dilemma vero/falso
Con il termine documentario si intende, nell'uso comune, un film, di qualsiasi lunghezza, girato senza esplicite finalità di finzione, e perciò, in generale, [...] è così centrale per la nostra epoca moderna" (T. Gunning, Prima del documentario: il cinema nonfiction delle origini e l'estetica della "veduta", in "Cinegrafie", 1995, 8, pp. 13-19).
Il cinema esplora. Fu importante, agli inizi, il 'film di viaggio ...
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estetica
estètica s. f. [dal lat. mod. aesthetica (coniato da A. G. Baumgarten, 1735), femm. sostantivato del gr. αἰσϑητικός: v. estetico]. – 1. Letteralmente, dottrina della conoscenza sensibile (sign. che il termine ha ancora in E. Kant:...
esteta
estèta s. m. e f. [dal gr. αἰσϑητής «che sente, che percepisce», dal tema di αἰσϑάνομαι «sentire, percepire»] (pl. m. -i). – 1. Chi, in arte, afferma il concetto del bello in sé e per sé, senza attribuire importanza ad altri aspetti...