Fisico e psicologo tedesco (Gross-Särchen, Lusazia, 1801 - Lipsia 1887); prof. di fisica all'univ. di Lipsia (1834), dovette ritirarsi (1839) per gravi condizioni di salute. Guarito, riprese attivamente [...] gli studî, occupandosi di filosofia, quindi di psicofisica, di meta psichica, di estetica. Notevoli le sue ricerche di elettromagnetismo, di elettrochimica e sulla percezione dei colori. Insoddisfatto della ricerca sperimentale (donde le sue satire ...
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Antropologia
Alterazione artificiale dei tratti somatici. Le d., operate seguendo i dettami della tradizione da diversi popoli del mondo, hanno attratto l’interesse degli etnologi fin dal 19° secolo. Possono [...] diffusione in Occidente di tecniche quali il tatuaggio e il piercing, ma anche la riflessione sul fatto che diete e chirurgia estetica sono classificabili quali forme di d. del corpo, hanno evidenziato il fatto che ogni società (e non solo quelle di ...
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Notizia, dato o elemento che consente di avere conoscenza più o meno esatta di fatti, situazioni, modi di essere. In senso più generale, anche la trasmissione dei dati e l’insieme delle strutture che la [...] del destinatario di comprenderlo in una percezione globale. Da ciò l’interesse che, in un secondo momento, l’estetica informazionale ha mostrato per la nozione di ridondanza, grandezza la cui misura indica l’eccesso di segni necessario perché ...
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Fisiologo, matematico e fisico (Potsdam 1821 - Berlino 1894). Figura di eccezionale complessità e profondità, contribuì in modo sostanziale all'evoluzione del pensiero scientifico del XIX secolo, compiendo [...] generali il principio di conservazione dell'energia, convertendo in una deduzione trascendentale, da premesse analoghe a quelle dell'"estetica" di I. Kant, i risultati di esperienze da lui stesso eseguite su aspetti chimico-fisici dei processi ...
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sezione In generale, la figura con cui si presenta (o si presenterebbe) un oggetto nella sua struttura interna nel caso in cui esso sia (o si immagini) tagliato da un piano (piano di sezione). Anche, la [...] , l’espressione sezione aurea pare risalga a M. Ohm (1835), ed è, in ogni caso, collegata al carattere di perfezione estetica che nel Rinascimento si attribuiva al rapporto tra un segmento e la sua sezione aurea. L. Pacioli chiamò tale rapporto ...
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Qualsiasi cosa (segno, gesto, oggetto, animale, persona), la cui percezione susciti un’idea diversa dal suo immediato aspetto sensibile. L’originaria funzione pratica, prevalente ma non esclusiva, è sostituita [...] 18° sec. soprattutto anglosassone.
Fu I. Kant a proporre la distinzione tra s. e segno, aprendo la via al suo uso estetico. Il s. è per Kant una rappresentazione intuitiva e analogica che del segno non ha l’immotivazione del rapporto tra significante ...
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L’attività e l’operazione di rappresentare con figure, segni e simboli sensibili, o con processi vari, anche non materiali, oggetti o aspetti della realtà, fatti e valori astratti, e quanto viene così [...] Nel corso del 19° e 20° sec. lo studio della r. è divenuto tema specifico di altre discipline come l’estetica e, soprattutto, la psicologia.
Fisica
In meccanica quantistica, ogni realizzazione concreta degli enti matematici astratti, cioè vettori e ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
I segni del tempo: teorie e storie della Terra
Luca Ciancio
La fase storica che va dalla ricezione della scienza newtoniana al diffondersi del pensiero illuminista nel corso del Settecento e poi, nel [...] , fisico-meccanica, storico-erudita e pratico-applicativa – cui si aggiunse una profonda trasformazione della sensibilità estetica nei confronti del paesaggio, iniziò a costituirsi un ambito disciplinare unitario che ebbe come obiettivo quello di ...
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Filosofo greco (Stagira 384-83 a. C. - Calcide 322 a. C.). Fu, con Socrate e Platone, uno dei più grandi pensatori dell'antichità e di tutti i tempi. Nato da una famiglia di medici, si formò nell'Accademia [...] dell'attività artistica, il quale di fatto toglie a questa attività ogni aspetto di libera creazione. Il tardo sviluppo dell'estetica, nei secoli successivi, ha tra le sue cause precipue l'influenza negativa di quel concetto della mimèsi.
In A., l ...
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L'Ottocento: fisica. L'acustica
Dieter Ullmann
Myles W. Jackson
L'acustica
Acustica fisiologica: Helmholtz
di Dieter Ullmann
Hermann von Helmholtz (1821-1894), uno dei massimi scienziati del XIX sec., [...] , vale a dire le aree di confine dell'acustica fisica e fisiologica da una parte e, della scienza musicale e dell'estetica dall'altra. Esso si rivolge dunque a lettori che abbiano compiuto un percorso di formazione molto vario e che abbiano interessi ...
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estetica
estètica s. f. [dal lat. mod. aesthetica (coniato da A. G. Baumgarten, 1735), femm. sostantivato del gr. αἰσϑητικός: v. estetico]. – 1. Letteralmente, dottrina della conoscenza sensibile (sign. che il termine ha ancora in E. Kant:...
esteta
estèta s. m. e f. [dal gr. αἰσϑητής «che sente, che percepisce», dal tema di αἰσϑάνομαι «sentire, percepire»] (pl. m. -i). – 1. Chi, in arte, afferma il concetto del bello in sé e per sé, senza attribuire importanza ad altri aspetti...