Storico ed erudito spagnolo (Palermo 1744 - Valenza 1817). Gesuita, per l'espulsione del suo ordine dalla Spagna, passò in Italia e visse a Ferrara e a Roma. Interprete della storia nazionale e nello stesso [...] ) libera la storia da pregiudizî ed errori tradizionali, peccando talora per un atteggiamento ipercritico. Scrisse un trattato di estetica, Arte poética fácil (1801). Oltre a studî di numismatica ed epigrafia, compose liriche in italiano e tradusse ...
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(App. III, I, p. 132)
Scrittore francese, morto a Parigi il 12 gennaio 1986. Nel 1952 aveva ottenuto il Grand Prix dell'Académie Française e nel 1960 il Grand Prix National des Lettres. Nel 1968 era andato [...] lasciato vuoto da Maurois.
Nell'ultima produzione letteraria, il senso profondo di una morale co niugabile con l'estetica viene filtrato attraverso le sue notevoli capacità cri tiche, di cui è testimonianza vivente la lunga e assidua collaborazione ...
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Poeta e critico statunitense (Hailey, Idaho, 1885 - Venezia 1972). Nato da una famiglia di tradizioni quacchere e puritane, crebbe a Filadelfia e studiò allo Hamilton College di Clinton e all'Università [...] per la scienza e la tecnologia, in cui P. cerca una logica e un pensiero alternativi per ricostruire il concetto di estetica e la lingua d'Occidente (Machine art and other writings. Unpublished prose, a cura di M. L. Ardizzone, 1996). Negli anni ...
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Storico della letteratura romena, nato a Brasov il 21 dicembre 1865, morto ivi il 21 settembre 1934. Avendo compiuto studî di specializzazione in Germania, fu redattore della Gazeta Transilvaniei, del [...] e la sociologia.
Per spiegare l'artista, B.-D. fa distinzione tra estetica metafisica, "dono della natura per gli spiriti superiori, gli artisti", ed estetica empirica, "creazione degli uomini dotati degli attributi comuni della umanità". La sua ...
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Storico e letterato (Vignola 1672 - Modena 1750). Ecclesiastico, M. orientò tutta la sua opera di storico entro un'intuizione e concezione del mondo adeguata alle esigenze della sua fede. Compilò la monumentale [...] , di C. M. Maggi, lasciò dissertazioni intorno alla poesia e all'arte (Della perfetta poesia italiana, 1706; Riflessioni sopra il buon gusto, 1708) che gli assicurano un posto notevole tra gli studiosi di letteratura e di estetica del Settecento. ...
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Studioso di letteratura e filosofia russa (Tver´ 1893 - Firenze 1968). Insegnò per molti anni lingua russa nell'università di Roma e lingua e letteratura russa nell'università di Pisa, della cui cattedra [...] , accanto a saggi tendenti a chiarire alcune delle più determinanti posizioni del pensiero russo (L'hegelismo in Russia, L'estetica di V. Solov'ëv, A realioribus ad realia), interpretazioni di alcuni momenti della letteratura russa che si presentano ...
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Letterato (Codogno 1813 - Pavia 1887). Avviato al sacerdozio, lasciò a ventun anni l'abito talare; partecipò ai moti del '48, e si dedicò poi all'insegnamento privato, finché nel 1863 fu nominato prof. [...] è un'ampia antologia: I fasti delle lettere in Italia nel corrente secolo (1853). Poligrafo instancabile, scrisse anche un Corso di letteratura classica (4 voll., 1858), discorsi, biografie, saggi di estetica, studî storici, opere narrative, poesie. ...
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SIK, Sándor
Enrico Várady
Poeta ungherese, nato il 20 gennaio 1889 a Budapest. Scolopio, professore di scuole medie, dal 1930 insegnò letteratura ungherese prima nell'università di Seghedino, poi (dal [...] su prosatori e poeti magiari: Gárdonyi, Ady, Prohászka, 1928; Pázmány, 1939; Zrinyi, 1941, ed è autore di una Esztétika (Estetica). Come poeta rivelò sin dal suo esordio (1910) una stupenda padronanza della lingua e della versificazione e diede nuovo ...
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Scrittore tedesco (Berlino 1773 - ivi 1798). Di famiglia agiata, studiò diritto nelle università di Erlangen e di Gottinga. Attratto, al pari di Novalis, dal cenacolo di Jena, sede del primo romanticismo [...] raccolta di saggi e di fantasie integrata dall'amico J. L. Tieck, è considerata come il primo documento di estetica romantica, nella contemplazione di un ideale che sovrasta la ragione offrendosi come misterioso dono divino. L'artista per antonomasia ...
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Critico letterario spagnolo, nato nel 1903 a Barcellona. Dopo essere stato lettore nelle università di Strasburgo, Marburgo, Cambridge e Oxford, nel 1937 si trasferì negli S.U.A., dove ha insegnato letteratura [...] è distinto presto così dall'indirizzo filologico e positivistico del maestro come dalle nuove scuole di tendenza stilistica o meramente estetica, proponendo nuove letture di testi narrativi e poetici in cui i valori più intimi della concezione e dell ...
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estetica
estètica s. f. [dal lat. mod. aesthetica (coniato da A. G. Baumgarten, 1735), femm. sostantivato del gr. αἰσϑητικός: v. estetico]. – 1. Letteralmente, dottrina della conoscenza sensibile (sign. che il termine ha ancora in E. Kant:...
esteta
estèta s. m. e f. [dal gr. αἰσϑητής «che sente, che percepisce», dal tema di αἰσϑάνομαι «sentire, percepire»] (pl. m. -i). – 1. Chi, in arte, afferma il concetto del bello in sé e per sé, senza attribuire importanza ad altri aspetti...