BATTAGLIA, Salvatore
Roberta Ascarelli
Nacque da Giovanni Battista e da Francesca Rabaja a Catania il 4 giugno 1904, ma visse sin dalla fanciullezza anche in altre città siciliane in quanto la famiglia [...] L. Scaravelli) e di sincretismo che lo porta a considerare sullo stesso piano il contributo della scuola storica e dell'estetica idealistica: "La nostra generazione, che potremmo definire degli anni Venti, si valeva in pari misura, e senza interno ...
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Scrittore francese (Parigi 1871 - ivi 1922). Figlio di Adrien, prof. universitario di medicina, e di Jeanne Weil, di ricca famiglia ebrea, donna sensibile e colta alla quale restò morbosamente legato, [...] . 1953), rimasto incompiuto. Alla scoperta di quello che chiamò il suo "metodo", P. fu avviato dai successivi studî sull'estetica di J. Ruskin, di cui tradusse The Bible of Amiens (1904), aggiungendovi un'importante introduzione, e Sesame and lilies ...
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Scrittore turco (n. Istanbul 1952). Tra i maggiori protagonisti della letteratura turca contemporanea, ha ambientato molti dei suoi libri nella città natale, luogo di conflitti e di sincretismi culturali. [...] romanzo storico narrato a più voci sullo sfondo di una Istanbul di fine '500, che indaga l'inconciliabile visione estetica che separa Oriente e Occidente nella rappresentazione della realtà attraverso le arti figurative. In Kar il conflitto assume la ...
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Scrittore e pittore (Rignano sull'Arno 1879 - Forte dei Marmi 1964); lasciò presto le scuole per studiare liberamente pittura; dal 1903 al 1907 visse a Parigi; tornato in Italia, fu tra i principali collaboratori [...] Rimbaud (1911); Cubismo e futurismo (1914); Scoperte e massacri (1919); Statue e fantocci (1919); Primi principi di un'estetica futurista (1920); Giovanni Fattori (1921); Periplo dell'arte (1928); Salti nel tempo (1939); Itinerario inglese (1947); D ...
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di Italo Pantani
La fortuna del D. come categoria critico-letteraria è un fenomeno soprattutto italiano, a fronte di una presenza assai modesta nel panorama storiografico delle altre letterature europee. [...] di R. Luperini e G. Petronio). Nel D. italiano troverebbero così posto l'attività delle riviste Cronaca bizantina e Il Convito; l'estetismo di A. Conti e G. D'Annunzio; la narrativa di A. Fogazzaro e L. Gualdo, la poesia del primo G. Pascoli e ...
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Ragazzi, letteratura per
Emilio Varrà
Negli ultimi quindici anni del 20° sec. la l. per r. è stata protagonista in Italia di una grande trasformazione. A. Faeti (2001) utilizza il termine svolta per [...] la sensibilità e l'esperienza inevitabilmente ancora limitata dei lettori. Ma essa passa prima di tutto attraverso la qualità estetica delle proposte, il desiderio di sollecitare il piacere della lettura, la volontà di comunicare la realtà in tutta ...
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In ambito critico-letterario il termine d. denota una strategia di lettura che, diversamente dalle metodologie tradizionali, non si propone di stabilire quale sia il significato (o i significati) di un'opera [...] metodologico perlopiù nell'ambito della teoria della critica e soprattutto sulle riviste specializzate, attente alle questioni di teoria della letteratura, estetica ed ermeneutica: Alfabeta, Nuova Corrente, L'ombra d'Argo (poi Allegorie), Studi di ...
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PANCRAZI, Pietro
Arnaldo Bocelli
Critico letterario, nato a Cortona il 19 febbraio 1893. Ha fatto gli studî classici, e seguito i corsi di legge, a Roma, a Venezia, a Padova. Ufficiale di fanteria durante [...] che critico e storico in senso stretto di essa, egli non tanto mira a ricostruire, dell'artista, il mondo estetico e morale, né a disegnarne lo svolgimento nel contemporaneo moto della cultura, quanto a coglierne con immediatezza certi aspetti, certe ...
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Formalismo
Pietro Montani
Con il termine formalismo ci si riferisce a un insieme di innovative ricerche sulla letteratura e la poesia elaborate in Unione Sovietica nel corso degli anni Venti del Novecento [...] cui essi attribuirono così spesso il nome di Poetica (come nel libro dedicato al cinema) da indurre a collocare l'estetica implicita della scuola formale sotto il segno di un ritorno ad Aristotele, se questa conclusione non fosse poi almeno in parte ...
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Nacque a Milano il 28 genn. 1907 in una cospicua famiglia borghese da Ugo e Ada Gianni. Seguì il padre a Firenze quando questi, separato dalla moglie, vi andò a risiedere, e in quella città compì gli studi [...] degli interessi della rivista a un orizzonte europeo e il graduale passaggio ad una posizione non più meramente estetica e disimpegnata. Così S. Guarnieri caratterizzerà in seguito la direzione del F., distinguendola da quelle precedenti e successive ...
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estetica
estètica s. f. [dal lat. mod. aesthetica (coniato da A. G. Baumgarten, 1735), femm. sostantivato del gr. αἰσϑητικός: v. estetico]. – 1. Letteralmente, dottrina della conoscenza sensibile (sign. che il termine ha ancora in E. Kant:...
esteta
estèta s. m. e f. [dal gr. αἰσϑητής «che sente, che percepisce», dal tema di αἰσϑάνομαι «sentire, percepire»] (pl. m. -i). – 1. Chi, in arte, afferma il concetto del bello in sé e per sé, senza attribuire importanza ad altri aspetti...