Brakhage, Stan
Bruno Di Marino
Regista cinematografico statunitense, nato a Kansas City (Missouri) il 14 gennaio 1933. Considerato uno dei massimi autori del cinema sperimentale, ha diretto in quasi [...] (1965) ‒ versione dilatata fino a quattro ore e mezza di Dog star man ‒ rappresenta il compendio della sua estetica: la ripetizione ciclica delle stesse azioni, suddivise in varie parti a loro volta sovrapposte, costituisce un 'mandala' visivo, un ...
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Schoedsack, Ernest B. (propr. Schoedsack, Ernest Beaumont)
Lorenzo Esposito
Regista cinematografico statunitense, nato l'8 giugno 1893 a Council Bluffs (Iowa) e morto ivi il 23 dicembre 1979. La sua [...] di miniaturizzazione e di ingigantimento di persone e animali realizzati ancora una volta da uno scienziato pazzo, contengono un'estetica del fantastico che arriva al punto di far coincidere l'ineffabilità del reale con le trame immaginarie del ...
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Lizzani, Carlo
Francesco Bolzoni
Regista, sceneggiatore e critico cinematografico, nato a Roma il 3 aprile 1922. Dopo aver contribuito all'affermazione del Neorealismo, soprattutto in veste di critico [...] del neorealismo, a cura di G. Tinazzi, M. Zancan (1983); Il di-scorso delle immagini. Cinema e televisione: quale estetica? (1995); Attraverso il Novecento (1998). Il contributo intellettuale di L. si è inoltre manifestato nell'attività di animatore ...
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Rivista
Marco Pistoia
Pubblicazione periodica di formato e diffusione vari, generalmente contenente contributi storici e teorici, riflessioni su tecnica, politica, industria, produzione e distribuzione [...] da F. Depero e C.E. Oppo. Se "Apollon" si presentò ufficialmente ai lettori come il loro 'breviario di estetica', pubblicando molti articoli di teoria del cinema firmati da Goffredo Bellonci o Sebastiano Arturo Luciani, "In penombra" resta un esempio ...
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Locarno International Film Festival
Carlo Chatrian
Manifestazione cinematografica a carattere internazionale, nata a Locarno (Svizzera) nel 1946. Considerato tra i principali festival europei, il L. [...] anno di produzione e durata, intitolata Cineasti del presente e dedicata a quei registi che, grazie a una prospettiva estetica personale, offrono un contributo alla definizione del mondo contemporaneo. In quest'ottica, alla fragilità del concorso, da ...
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Debenedetti, Giacomo
Paola Frandini
Saggista, critico letterario, scrittore e critico cinematografico, nato a Biella il 25 giugno 1901 e morto a Roma il 20 gennaio 1967. Una delle personalità più eminenti [...] che D. stava attraversando rispetto a un mondo in trasformazione che escludeva la raffinatezza dell'intelligenza come l'ipersensibilità estetica. A questo si deve attribuire il legame ambiguo di attrazione e presa di distanza tra D. e la nuova ...
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La dolce vita
Leopoldo Santovincenzo
(Italia/Francia 1959, 1960, bianco e nero, 178m); regia: Federico Fellini; produzione: Giuseppe Amato per Ria-ma/Pathé/Gray; soggetto: Federico Fellini, Tullio Pinelli, [...] sonnambolico o di un sogno a occhi aperti che il regista esplorerà in profondità nei film successivi. È un'estetica che taglia definitivamente il cordone ombelicale con il neorealismo, ormai incapace di interpretare una realtà complessa e magmatica ...
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Hiroshima, mon amour
Stefano Todini
(Francia/Giappone, 1958, 1959, bianco e nero, 91m); regia: Alain Resnais; produzione: Argos Film/Como Film/ Daiei Motion Picture/Pathé/Overseas; sceneggiatura: Marguerite [...] 'oggi di Hiroshima, con il suo amante nipponico. Il fascino dei primissimi piani e dei dettagli sottolinea una nuova estetica, già sottoscritta da André Bazin, padre teorico e vessillifero della Nouvelle vague, e da Alexandre Astruc: la caméra-stylo ...
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Un chant d'amour
Eric De Kuyper
(Francia 1950, bianco e nero, 26m), regia: Jean Genet; produzione: Nikos Papatakis; sceneggiatura: Jean Genet; fotografia: Jacques Natteau; montaggio: Jean Genet.
In [...] il titolo del film è metafora d'una condizione che raramente si produce, ma che sa svelare il significato profondo dell'estetica del cinema: il momento in cui la macchina da presa si innamora dei suoi interpreti. Il cinema di Josef von Sternberg ...
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Soggetto
Giuliana Muscio
Il termine soggetto (ingl.: story) indica il nucleo narrativo, la storia, da cui si sviluppa la sceneggiatura. Il soggetto può essere una storia originale, scritta per lo schermo, [...] che si cominciò a mettere a fuoco la problematica del s. (e della sceneggiatura) da un punto di vista teorico ed estetico. In particolare, importante fu l'uscita in Italia nel 1932, a cura di Umberto Barbaro, di Il soggetto cinematografico, raccolta ...
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estetica
estètica s. f. [dal lat. mod. aesthetica (coniato da A. G. Baumgarten, 1735), femm. sostantivato del gr. αἰσϑητικός: v. estetico]. – 1. Letteralmente, dottrina della conoscenza sensibile (sign. che il termine ha ancora in E. Kant:...
esteta
estèta s. m. e f. [dal gr. αἰσϑητής «che sente, che percepisce», dal tema di αἰσϑάνομαι «sentire, percepire»] (pl. m. -i). – 1. Chi, in arte, afferma il concetto del bello in sé e per sé, senza attribuire importanza ad altri aspetti...