Letteratura e società
Vittorio Strada
Boris Dubin
Lev Gudkov
Introduzione
Impostazione del problema.Il rapporto tra letteratura e società è suscettibile di varie interpretazioni non soltanto perché [...] o sociale di misura, compreso quello del denaro. Gruppi d'avanguardia di questo tipo hanno promosso le prime azioni pubbliche di provocazione estetica e di sfida del gusto comune, compreso un modo di vestire e di comportarsi che violava i canoni e le ...
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GIZZI, Giovanni Giuseppe
Stefano Gizzi
Nato a Ceccano, nel Frusinate, il 25 dic. 1863 da Emilio e Maria Sodani, apparteneva al casato del cardinale Tommaso Pasquale Gizzi, già segretario di Stato di [...] Chiamato a far parte di numerose commissioni governative e ministeriali, il G. riprese in seguito la libera docenza in estetica presso l'Università di Roma e conseguì anche la libera docenza in filosofia teoretica nell'Università di Pavia, insegnando ...
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Scrittore e critico tedesco (Hannover 1767 - Bonn 1845), figlio di Johann Adolf. Dopo aver studiato a Gottinga, fu istitutore ad Amsterdam (1791-95). Nel 1796 su invito di Schiller si trasferì a Jena, [...] Kunst, che furono di grande importanza sia per l'estetica sia per la critica romantica. Prendendo una posizione vicina a quella di Schelling e non risparmiando le critiche all'estetica kantiana, accusata di aver irrigidito le distinzioni dell' ...
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Storico e critico letterario (Ceva 1883 - Firenze 1952); prof. di letteratura italiana dal 1922, successivamente nelle univ. di Catania, Pisa e Firenze (ma dovette lasciare l'insegnamento tra il 1938 e [...] , lontano tanto dal filologismo del metodo storico, in cui pure si era formato, quanto da un preciso indirizzo di estetica sistematica, pur operando in pieno crocianesimo, predilesse il colloquio diretto con i testi, interpretati alla luce di un ...
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LEONETTI, Francesco
Giuliano Manacorda
Scrittore, nato a Cosenza il 27 gennaio 1924. Ha trascorso l'infanzia e condotto gli studi a Bologna, dove ai corsi di filosofia ha avuto per compagno P.P. Pasolini. [...] italiana nel momento della crisi del neorealismo. Dapprima bibliotecario alla Malatestiana di Cesena ed esperto paleografo, dal 1971 insegna Estetica all'Accademia d'Arte di Brera a Milano, dove risiede dal 1963. "In rapporto di discussione con il ...
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Poeta italiano (Torino 1883 - ivi 1916). Ritenuto il massimo esponente del crepuscolarismo, nelle sue opere riserva lo stesso commosso distacco e lo stesso sguardo ironico alla vacua fede letteraria, per [...] di assecondare l'andamento del parlato senza uscire dalla metrica tradizionale, persegue con una felicità proverbiale la rivalutazione estetica del reale già avviata proprio da D'Annunzio, e per questa via scopre che il fascino libresco, conferito ...
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Scrittore uruguaiano (Montevideo 1868 - ivi 1938), mise a profitto nelle sue opere di narratore le esperienze umane e sociali tratte dai viaggi e dai lunghi soggiorni in Europa, specie in Francia e in [...] El terruño (1916), El gaucho florido (1932), romanzo gauchesco. Nella sua produzione si coglie un'evoluzione dall'estetica decadentista delle prime opere al realismo dei romanzi della maturità, in cui rivela una concezione pessimistica della vita d ...
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Scrittore, nato a Torino il 22 ottobre 1898, morto a Milano il 7 ottobre 1955. Diplomato in ragioneria e amministratore di società industriali, si era liberamente formato alla scuola di F. Neri e C. de [...] fondatore (1928). Amico di P. Gobetti, fece parte anche del gruppo di Rivoluzione liberale, restando sempre avverso all'estetica idealistica. Redattore della Stampa dal 1921 al 1928, vi si occupò in prevalenza di letteratura francese, per la quale ...
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Scrittore portoghese (Lisbona 1919 - Santa Barbara, California, 1978). Laureato in ingegneria (1944), lasciò tale professione e abbandonò il Portogallo nel 1959 per dedicarsi all'insegnamento universitario [...] de poesia), studioso di Camões (A poesia de Camões, 1951) e di Pessoa, di cui pubblicò le Páginas de doutrina estética (1946), traduttore dal francese, dall'inglese, dal greco (K. Kavàfis), per la profondità e la vastità dei suoi interessi (anche ...
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Letterato (Saragozza 1702 - Madrid 1754). Dimorò a Napoli, dal 1729 al 1733; a Parigi si fermò dal 1747 al 1750 come segretario d'ambasciata. La sua Poética o Reglas de la poesía en general y de sus principales [...] ; nella seconda edizione (postuma, 1789), L. accentuò il carattere neoclassico della sua poetica dando alla Spagna la prima estetica di largo respiro. Divulgò in Spagna il teatro di Metastasio e di Maffei (riducendo in versi castigliani l'Artaserse e ...
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estetica
estètica s. f. [dal lat. mod. aesthetica (coniato da A. G. Baumgarten, 1735), femm. sostantivato del gr. αἰσϑητικός: v. estetico]. – 1. Letteralmente, dottrina della conoscenza sensibile (sign. che il termine ha ancora in E. Kant:...
esteta
estèta s. m. e f. [dal gr. αἰσϑητής «che sente, che percepisce», dal tema di αἰσϑάνομαι «sentire, percepire»] (pl. m. -i). – 1. Chi, in arte, afferma il concetto del bello in sé e per sé, senza attribuire importanza ad altri aspetti...