Prelato e letterato (Roma 1607 - ivi 1667). Laureato a Roma in legge nel 1625 e in teologia nel 1628, nel 1630 abbracciò lo stato ecclesiastico e fu per quattro anni (dal 1632) governatore di Iesi, Orvieto [...] del pontificato e saggio consigliere dopo. Scrisse numerose e notevoli opere letterarie, filosofiche (con vedute originali sui problemi dell'estetica in Considerazioni sopra l'arte dello stile e del dialogo, 1646, e della conoscenza in Del bene, 1644 ...
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Termine tedesco («scarto») già usato in Germania dalla metà del 19° sec. in riferimento a prodotti (oggetti, mobili) di bassa qualità ma con pretese estetiche, di imitazione o falsificazione da originali [...] kitschig «proprio del K.»), passò a indicare quell’aspetto del cattivo gusto che contrassegna la produzione estetica destinata alle attese dell’uomo medio della civiltà contemporanea. I principali temi sociali, familiari, religiosi, trasformati ...
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Poeta greco (Alessandria d'Egitto 1863 - ivi 1933). Di cospicua famiglia costantinopolitana poi decaduta, trascorse parte della giovinezza in Inghilterra; tornato nella città natale, vi condusse una vita [...] intenti gnomico-didascalici, le scelte linguistiche, K. percorre, mirando al sublime, i varî gradi di un'esperienza estetica tanto più straordinaria in quanto congiunta alla pratica dell'amore omosessuale. Questa coscienza della propria oltranza è ...
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Critico e poeta (Messina 1860 - Palermo 1937). Prof. di letteratura italiana a Palermo (1898-1935), senatore del Regno (1924). Come poeta (Poesie, 1912; I canti di Pan, 1920; I poemi dell'ombra, 1923; [...] complesso accettata) che la lingua della scuola siciliana fu il siciliano illustre, e che la lirica siciliana non fu solo riecheggiamento della provenzale, ma contenne spunti originali. Si occupò anche di estetica (Saggio su l'arte creatrice, 1919). ...
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Pur appartenendo a etnie e gruppi linguistici diversi, le popolazioni balcaniche vivono nella medesima area e stanno affrontando con specifiche peculiarità le trasformazioni politiche, sociali ed economiche [...] , dalla riscoperta del passato del Paese. Le tendenze letterarie di inizio millennio si sono orientate verso un'estetica postmodernista, preannunciata fin dagli anni Novanta del 20° sec. sulle pagine del Literaturen vestnik (Giornale letterario). Tra ...
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ZSCHOKKE, Heinrich
Carlo Antoni
Nato il 22 marzo 1771 a Magdeburgo, morto ad Aarau il 27 giugno 1848. Orfano d'un artigiano (il suo vero nome pare fosse Schoke o Schok; si servì pure degli pseudonimi [...] frammenti, Schwärmerei u. Traum (1791-94), da un romanzo d'avventure, Die schwarzen Brüder (1791-95), da scritti d'estetica, Ideen zur psychologischen Ästhetik (1793) e da un romanzo, Abällino der grosse Bandit (1793), che lo rese celebre e, ridotto ...
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PIZZUTO, Antonio
Alessandra Briganti
Scrittore, nato a Palermo il 14 maggio 1893, morto a Roma il 24 novembre 1976. A Palermo compì gli studi laureandosi in giurisprudenza e successivamente in filosofia. [...] alcune giovanili traduzioni di Kant e di classici antichi, P. esordisce con uno scritto teorico, Note su una nuova estetica (in Sophia, XXII, 1954), per rivelarsi poi come narratore con Signorina Rosina (1956). L'avanguardismo, inteso come atto di ...
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PASCOAES, Teixeira de (pseud. di Joaquim Pereira Teixeira de Vasconcelos)
Giuseppe Carlo Rossi
Poeta e prosatore portoghese, nato a Gatão, Amarantes, il 2 novembre 1877, morto ivi il 14 dicembre 1952; [...] s'inserisce fra il simbolismo e il modernismo (v. portogallo: Letteratura, in quest'Appendice). Le preoccupazioni di teorica estetica (Arte de ser português, 1915, ecc.) ispirate a criteri nazionalistici non soffocano le voci di autentica poesia dell ...
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Futurismo
PPär Bergman
Maurizio Calvesi
di Pär Bergman e Maurizio Calvesi
FUTURISMO
Futurismo letterario di Pär Bergman
sommario: 1. Osservazioni preliminari. 2. Il futurismo italiano: a) presupposti; [...] Žizn′" (Nuova vita) e ‟Nov′" (Novale), della fine del 1914, Majakovskij cercò di organizzare teoricamente i suoi punti di vista sull'estetica e il suo atteggiamento verso il futurismo. Egli sostiene che il cinema è l'arte del futuro e che il teatro ...
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Alessandro Manzoni: Opere – Introduzione
Riccardo Bacchelli
Una recente, da sperarsi non ultima, fortuna editoriale dei Promessi sposi all’estero, il successo inglese, propiziato bensì da una nuova [...] d’un mondo di poesia in cui s’avvera e si necessita e vive il portato in atto di una creativa sintesi a priori estetica che è delle più potenti e perfette, innalza la negativa d’ogni pessimismo a positiva pietà, attinge nell’ironia ad una forma d ...
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estetica
estètica s. f. [dal lat. mod. aesthetica (coniato da A. G. Baumgarten, 1735), femm. sostantivato del gr. αἰσϑητικός: v. estetico]. – 1. Letteralmente, dottrina della conoscenza sensibile (sign. che il termine ha ancora in E. Kant:...
esteta
estèta s. m. e f. [dal gr. αἰσϑητής «che sente, che percepisce», dal tema di αἰσϑάνομαι «sentire, percepire»] (pl. m. -i). – 1. Chi, in arte, afferma il concetto del bello in sé e per sé, senza attribuire importanza ad altri aspetti...