Poeta e critico norvegese (Oslo 1880 - ivi 1938). Dal carattere di effusione romantica delle liriche giovanili (Juninaetter "Notti di giugno", 1916; Min ungdoms by og andre vers "Il paese della mia giovinezza [...] . Già nelle liriche della raccolta Den gode strid ("La buona battaglia", 1928) si manifesta l'aspirazione a superare l'estetismo tendenziale della sua prima fase; e negli scritti critici come En legmann orienterer sig i tilvaerelsen ("Un laico si ...
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Aut-aut (Enten-eller)
Aut-aut
(Enten-eller) Titolo di un’opera pseudonima (1843) di S. Kierkegaard che, sotto il nome di Victor Eremita, vi affronta l’alternativa fra vita estetica e vita etica: la [...] giungere allo stadio etico, unico in cui si pone la scelta morale. L’alternativa non è infatti fra bene e male, ma fra vita estetica, in cui il contrasto fra bene e male non è avvertito, e vita etica, in cui tale contrasto si pone, e con esso la ...
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Scrittore e poeta svedese (Gryt, Ostergotland, 1862 - Stoccolma 1906). Fu a fianco di C. Heidenstam, come giornalista, professore e critico teatrale e letterario di formazione francese, nella polemica [...] Testi sacri e alle arti figurative. Anche nelle novelle, dopo gli inizî realistici, s'impose il suo estetismo: Från Rivieran ("Dalla Riviera", 1883); Småmynt ("Moneta spicciola", 1883); Konflikter ("Conflitti", 1885); Livets fiender ("I nemici della ...
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MIRÓ Ferrer, Gabriel
Romanziere spagnolo, nato ad Alicante il 28 luglio 1879, morto a Madrid il 27 maggio 1930. Decadente e simbolista, il M. ha una sua prosa rarefatta, disincantata, sostanzialmente [...] è El abuelo del rey (1915), che si ricollega all'arte di P. Baroja. Nella sua sensibilità predomina un estetismo squisito, troppo studiato nell'elemento pittorico e musicale, che riprende anche assunti religiosi (Figuras de la Pasión del Señor, 1916 ...
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ROSTAND, Edmond
Silvio D'Amico
Poeta francese, nato a Marsiglia il 1° aprile 1868, morto a Parigi il 2 dicembre 1918. Dopo un primo volume di versi, Les Musardises (1890), salì le scene con una commedia [...] la vicenda, il noto tema di Jaufré Rudel. Ne La Samaritaine (1897) non esitò a svolgere, con profano e dilettantesco estetismo, il tema evangelico dell'incontro di Gesù con la Samaritana. Immenso successo ebbe l'anno seguente Cyrano de Bergerac (1898 ...
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HEMSTERHUIS, Frans
Guido Calogero
Filosofo olandese, figlio del filologo classico Tiberio H., nato a Groninga il 27 dicembre 1721, morto all'Aia il 7 luglio 1790. Ebbe cariche politiche in Olanda, ma [...] appartenevano, fra gli altri, Goethe e Herder, che subirono per certi aspetti l'influsso delle idee filosofiche, ispirate da un estetismo fra neoplatonico e shaftesburiano, del H.
L'opera principale del H. è la Lettre sur l'homme et ses rapports ...
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È nato a Pescara il 12 marzo 1863 da Luisa de Benedictis e da Francesco Paolo D'Annunzio (che, nato nella famiglia Rapagnetta, prese il cognome D'Annunzio che era del nonno Antonio da cui fu legittimato: [...] cotesto romanzo, a giudizio concorde di critici vecchi e recenti, è riuscito il romanzo migliore, il romanzo più sincero, in cui l'estetismo del protagonista è ancora una fede sicura di sé, che lo porta a vivere con abbandono quel mondo di lusso e di ...
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KENT, Charles
Mario GABRIELI
Critico e scrittore norvegese, nato nel 1880.
Nelle liriche giovanili (Iuninaetter, Moti di giugno, 1916; Min Ungdoms By og andre Vers, Il paese della mia giovinezza e altri [...] . Ma se già nella lirica posteriore (confronta Den gode strid, La buona battaglia, 1928) si manifesta l'aspirazione a superare l'estetismo immanente nel suo gusto giovanile (si veda la raccolta di saggi su J. Ruskin, J. Jørgensen e H. Kidde), solo ...
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Periodico letterario fondato a Firenze nel 1896 da Angiolo Orvieto e divenuto presto d’importanza nazionale, grazie al valore dei suoi redattori e collaboratori, tra i quali G. D’Annunzio (che scelse il [...] fu animato dallo stesso Orvieto e da E. Corradini, il giornale, nel volersi fare mediatore fra un estetismo d’impronta eroico-nazionalista e la cultura ‘borghese’, ebbe carattere prevalentemente antologico, poetico e narrativo; successivamente (dopo ...
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Scrittore francese, di origine olandese (Parigi 1848 - ivi 1907). Esordì con Le drageoir à épices (1874), raccolta di poemetti in prosa d'imitazione baudelairiana; si volse poi al romanzo naturalista: [...] (1884), in cui il protagonista, Des Esseintes, cerca di salvarsi dal tedio conformando la propria esistenza al più raffinato estetismo decadente. Dopo un altro romanzo amaro, di fondo autobiografico, En rade (1887), inclinò con Là-bas (1891) verso un ...
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estetismo
s. m. [der. di estetico]. – In senso proprio, atteggiamento del gusto e del pensiero che, ponendo i valori estetici al vertice della vita spirituale, considera la vita stessa come ricerca e culto del bello, come creazione artistica...
esteta
estèta s. m. e f. [dal gr. αἰσϑητής «che sente, che percepisce», dal tema di αἰσϑάνομαι «sentire, percepire»] (pl. m. -i). – 1. Chi, in arte, afferma il concetto del bello in sé e per sé, senza attribuire importanza ad altri aspetti...