GARGANO, Giuseppe Saverio
Domenico Proietti
Nacque a Napoli l'11 apr. 1859, da genitori napoletani: Filomena D'Ambrosio e Luigi, ufficiale di marina, che ben presto si trasferì con la famiglia a La [...] alcuni dei materiali editi a cura di G. Leonelli, La guerra Pascoli - Croce. L'unghiata del "fanciullino" contro il tiranno dell'Estetica, in La Repubblica. Mercurio, 30 giugno 1990), e con G. D'Annunzio (pp. 351-368). Una lettera di D'Annunzio al ...
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Romanziere e critico, nato a Ginevra il 14 luglio 1829, naturalizzatosi francese dopo il '70; entrò all'Accademia di Francia nell'81, morì a Combs-la-Ville il 2 luglio 1899. Spirito colto e preoccupato [...] , 1883; Profils étrangers, 1889; L'Art et la nature, 1892, ecc.) la vasta cultura, il cordiale moralismo, l'estetismo sincero, lo spirito europeo dello Ch. trovano espressione chiara, sobria, armoniosa; e qualcuno di questi libri è veramente degno di ...
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Berger, Helmut
Simona Pellino
Nome d'arte di Helmut Steinberger, attore cinematografico austriaco, nato a Salisburgo il 29 maggio 1944. Dotato di una seduttiva bellezza fisica, ha interpretato personaggi [...] Visconti, dapprima con Ludwig (1972), dove fu il sofferto e sensibile re di Baviera Ludwig II, simbolo dell'estetismo tardoromantico, e successivamente con Gruppo di famiglia in un interno (1974), interpretando il giovane Alex, cinico e strafottente ...
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Con questo nome si indica, in generale, ogni atteggiamento e funzione dell'umano conoscere che miri a distinguere nel proprio oggetto ciò che in esso ha, comunque, valore da ciò che valore non ha. ll nome [...] la più antica critica d'arte; ma se la critica d'arte è l'opera del philosophus additus artifici, poiché l'estetica è scienza tutta moderna, una vera critica d'arte, che riconosca il campo proprio dell'arte, distinta dalle altre attività dello ...
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Categoria letteraria con cui la critica indica l’atteggiamento del gusto che si diffuse sullo scorcio del 19° sec., interessando innanzitutto la produzione letteraria ma anche il costume e gli orientamenti [...] di ‘decadenza’ essi davano infatti un valore opposto a quello dei loro avversari, cioè non di declino morale ed estetico, ma di estrema maturazione di una cultura, preziosa per la molteplicità e la raffinatezza dei suoi innesti.
Gli orientamenti ...
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Scrittrice inglese (n. Londra 1882 - m. suicida nel fiume Ouse 1941). Prestigiosa rappresentante del Bloomsbury Group, fu scrittrice, saggista e critica di forte personalità, che emerse anche nel suo impegno [...] . Formatasi sotto il duplice influsso del razionalismo, grazie al padre che era studioso del Settecento, e dell'estetismo, la W. andò elaborando l'intenzione d'invertire il procedimento narrativo: non più personaggi fatti vivere attraverso ...
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INGHILTERRA (ingl. e ted. England; fr. Angleterre; sp. Inglaterra; denominazioni che si equivalgono per il significato, che è "terra degli Angli"; in lat. Anglia; A. T., 47-48)
Roberto ALMAGIA
Pietro [...] man mano il campo a opinioni più complesse e nello stesso tempo più sane, le quali sono basate su un'estetica meno intransigente.
Scultura. - Poche sono le sculture del periodo romanico ancora esistenti in Inghilterra che non siano state eseguite in ...
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PARNASSIANA, POESIA
Leonardo VITETTI
. Dal Parnasse contemporain, recueil de vers nouveaux (1866) venne il nome alla scuola poetica che si affermava in quegli anni, poi alla poesia dominante in Francia [...] Lisle, a Heredia, usando anche la loro lingua. Del resto l'influsso della Francia di oltre il 1850 porta piuttosto all'estetismo, nobile, sostenuto in W. Pater, meno puro in O. Wilde. Più vicina al parnassianesimo è la poesia di M. Arnold, solitario ...
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HALLSTRÖM, Per
Giuseppe Gabetti
Scrittore svedese, nato a Stoccolma il 29 settembre 1866; dalla morte di Karlfelt, segretario generale dell'Accademia Svedese. Nel rinnovamento della poesia svedese che [...] di poetico rilievo e quasi di simpatia. Varen (La primavera, 1898), racconto d'ambiente, è quasi un attacco frontale all'estetismo allora di moda. In Gustav Spartoerts roman (1903) e En skälmroman (1906) le figure predilette dalla fantasia e più ...
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LEVERTIN, Oscar
Giuseppe Gabetti
Critico e poeta svedese, nato a Grvt presso Norrköping il 17 luglio 1862, morto il 22 settembre 1906 a Stoccolma, dove era redattore letterario dello Svenska Dagbladet [...] di Österås", 1900; Siste noveller, "Ultime novelle", 1906); e dopo gli inizî realistici rifletté anche nei suoi racconti il fondamentale estetismo del suo modo di considerare la vita e l'arte. Ma se la lirica ha in singoli momenti una sincerità di ...
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estetismo
s. m. [der. di estetico]. – In senso proprio, atteggiamento del gusto e del pensiero che, ponendo i valori estetici al vertice della vita spirituale, considera la vita stessa come ricerca e culto del bello, come creazione artistica...
esteta
estèta s. m. e f. [dal gr. αἰσϑητής «che sente, che percepisce», dal tema di αἰσϑάνομαι «sentire, percepire»] (pl. m. -i). – 1. Chi, in arte, afferma il concetto del bello in sé e per sé, senza attribuire importanza ad altri aspetti...