Regista britannico (Southampton 1927 - Londra 2011). Già ballerino, coreografo e fotografo, diresse per la BBC personali e controverse biografie di musicisti (Prokof´ev, 1961; Bartók, 1963; Dance of the [...] brain (1967) e Women in love (1969). Impostosi come autore dallo stile visionario, sovraccarico e impetuoso, spesso incline all'estetismo, fra le sue pellicole più note occorre citare: The music lovers (L'altra faccia dell'amore, 1970); The devils ...
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STERNBERG, Josef von
Gian Luigi RONDI
Regista del cinema americano e tedesco, nato a Vienna nel 1894. Dopo un breve periodo di attività teatrale in Europa si trasferiva in America nel 1925. Qui, da [...] di vicende disparate e peregrine, tutte appoggiate su di lei: eretta a simbolo di femminilità, a paragone di estetismo, a ispiratrice, a dannatrice. Separatosi dalla "sua" Dietrich, S. inscenava una convincente riduzione cinematografica di Delitto e ...
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Berger, Helmut
Simona Pellino
Nome d'arte di Helmut Steinberger, attore cinematografico austriaco, nato a Salisburgo il 29 maggio 1944. Dotato di una seduttiva bellezza fisica, ha interpretato personaggi [...] Visconti, dapprima con Ludwig (1972), dove fu il sofferto e sensibile re di Baviera Ludwig II, simbolo dell'estetismo tardoromantico, e successivamente con Gruppo di famiglia in un interno (1974), interpretando il giovane Alex, cinico e strafottente ...
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Vadim, Roger (propr. Plemiannikov, Roger Vadim)
Paolo Marocco
Regista e sceneggiatore francese, nato a Parigi il 26 gennaio 1928 e morto ivi l'11 febbraio 2000. Nono-stante abbia diretto più di trenta [...] . si impose presso il grande pubblico per via della nuova raffigurazione del corpo femminile, in un'aura di lirismo ed estetismo di facile impatto, che il regista avrebbe riproposto nei film successivi: Sait-on jamais? (1957; Un colpo da due miliardi ...
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Pabst, Georg Wilhelm
Sandro Bernardi
Regista cinematografico tedesco, nato a Raudnitz il 27 agosto 1885 e morto a Vienna il 29 maggio 1967. Autore di vastissima cultura e di gusto raffinato, adattò [...] amalgamare in tal modo. Già in questo film si rivela il contrasto nell'opera di P. fra impegno realistico ed estetismo raffinato; spesso infatti la cinepresa si sofferma sui volti e sui corpi delle donne e giustappone al degrado economico la bellezza ...
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Schroeter, Werner
Giuseppe Gariazzo
Regista e sceneggiatore cinematografico tedesco, nato il 7 aprile 1945 a Georgenthal, in Turingia. Autore tra i più originali della nuova scena tedesca degli anni [...] Magdalena Montezuma, icona del cinema di S. per lungo tempo (interprete successivamente anche di Salome, 1971, in cui l'estetismo di O. Wilde e gli arabeschi musicali di R. Strauss si concentrano in una messinscena ipnotica ed estenuata, e di ...
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Regista del cinema e della televisione, nata a Carpi (Modena) il 12 gennaio 1937. Laureatasi in lettere antiche all'università di Bologna, si iscrive (1960) al Centro sperimentale di cinematografia. Realizzati [...] di espressività raggiunto con Il portiere di notte. Al di là del bene e del male (1977) soffre di un eccesso di estetismo; La pelle (1981), da C. Malaparte, denuncia un cedimento allo spettacolo sia pure di classe, che si accentua in Oltre la porta ...
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Neue Sachlichkeit
Giovanni Spagnoletti
Movimento artistico e cinematografico, la N. S. (Nuova Oggettività) ha caratterizzato la cultura tedesca della seconda metà degli anni Venti, a partire dalla Stabilisierungszeit, [...] suscitata dalla tecnica in sé e per sé, il film di Ruttmann rischia allora di trasformarsi nell'estetismo dell'abolizione dell'estetismo.
Non legate alle esigenze delle grandi case di produzione e alla macchina industriale dell'UFA erano, agli ...
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Monteiro, João César
Alberto Momo
Regista e attore cinematografico portoghese, nato a Figueira da Foz il 2 febbraio 1939 e morto a Lisbona il 3 febbraio 2003. Massimo esponente del cinema portoghese [...] (1972) e Que farei eu com esta espada? (1975) ‒ avevano rivelato un "fondamentale lirismo e un piacere impuro dell'estetismo" (J. Bénard da Costa, Histoires du cinèma portugais, 1991, p. 24). Con i film successivi, prodotti grazie all'Instituto ...
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Gion no shimai
Mariann Lewinsky
(Giappone 1936, Le sorelle di Gion, bianco e nero, 69m, durata originale 95m); regia: Mizoguchi Kenji; produzione: Nagata Masaichi per Daiichi; soggetto: dal romanzo [...] costa, sempre di Mizoguchi, del 1929) e infine i film di Josef von Sternberg che con il loro complesso, raffinato estetismo e l'uso fluido della cinepresa avevano esercitato un grande fascino sul cinema giapponese e in particolare su Mizoguchi.
Il ...
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estetismo
s. m. [der. di estetico]. – In senso proprio, atteggiamento del gusto e del pensiero che, ponendo i valori estetici al vertice della vita spirituale, considera la vita stessa come ricerca e culto del bello, come creazione artistica...
esteta
estèta s. m. e f. [dal gr. αἰσϑητής «che sente, che percepisce», dal tema di αἰσϑάνομαι «sentire, percepire»] (pl. m. -i). – 1. Chi, in arte, afferma il concetto del bello in sé e per sé, senza attribuire importanza ad altri aspetti...