Propriamente, atteggiamento del gusto e del pensiero che, in quanto pone i valori estetici al vertice della vita spirituale, considera la vita stessa come ricerca e culto del bello, come creazione artistica [...] furono massimi esponenti, in Francia J.-K. Huysmans, creatore, nel romanzo À rebours, del personaggio di Jean des Esseintes, l’esteta per antonomasia; in Germania F. Nietzsche; in Italia G. D’Annunzio (il cui Andrea Sperelli del Piacere è un fratello ...
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Scrittore olandese (Eibergen 1902 - Aia 1940). Combatté estetismo e irrazionalismo nella rivista Het forum (1931-35) da lui fondata, e con varî saggi (Afscheid van Domineesland "Addio al paese dei pastori", [...] 1931; Oude en Nieuwe Christenen "Cristiani antichi e nuovi", 1937) in cui cercò di superare criticamente la sua origine provinciale e protestante. Morì suicida ...
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Scrittore inglese (Shadwell, Londra, 1839 - Oxford 1894). In contatto con i preraffaelliti dal 1869, P. contribuì a promuovere l'estetismo e il decadentismo inglesi. La sua opera è improntata a una caratteristica [...] in studi classici. Si dedicò poi all'insegnamento privato. Divenne poi fellow di Brasenose (1865-80). La sua formazione estetica fu fortemente influenzata da J. Ruskin e A. Ch. Swinburne, mentre le vacanze trascorse in Germania durante gli anni ...
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Pseudonimo dello scrittore francese Félix-André-Yves Scantrel (Marsiglia 1868 - Saint-Maur-des-Fossés 1948). Influenzato dai modi dell'estetismo decadente, scrisse drammi (Les pèlerins d'Emmaüs, 1893), [...] versi (Airs, 1900), impressioni di viaggio (Le voyage du condottière vers Venise, 1911) e soprattutto un'ampia serie di saggi sui più svariati argomenti, tra cui: Tolstoï (1899); Sur la vie (3 voll., 1909-12); ...
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Poeta tedesco (Hirschberg, Slesia, 1887 - Schwanenwerder, Berlino, 1912). Si educò alla scuola di S. George, senza però condividerne l'estremo estetismo. Affascinato dalla realtà della morte, osservò, [...] atterrito e insieme conquistato, il fenomeno tutto moderno della metropoli, esaltazione della tecnica proiettata verso sviluppi apocalittici inarrestabili. Fu, a tale riguardo, alla scuola del belga Verhaeren, ...
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Scrittore irlandese (Dublino 1854 - Parigi 1900). Il suo nome intero era Oscar Fingal O'Flaherty Wills Wilde. Assimilatore di gran talento, esponente dell'estetismo e decadentismo inglesi, W. ha dato il [...] e paradossi (tra queste The importance of being Earnest, 1895).
Vita e opere
Recatosi per gli studi a Oxford, subì l'influsso delle idee estetiche di J. Ruskin (di cui però non accettò la teoria d'una base morale dell'arte) e di W. Pater, imitando a ...
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Critico e filosofo polacco (Nowosiolki, Minsk, 1861 - Vilnius 1938). Influenzato dal pensiero e dalla letteratura russa, in corrispondenza epistolare con L. N. Tolstoj, come critico letterario si oppose [...] all'estetismo della "Giovane Polonia". Studioso comparatista delle correnti di pensiero slave, andò avvicinandosi a posizioni irrazionaliste, espresse in una delle sue opere principali, Mesjaniści i słowianofile ("Messianismo e slavofilia", 1887). ...
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MISHIMA, Yukio (pseud. di Kimitake Hiraoka)
Giuliana Stramigioli
Scrittore giapponese, nato a Tokyo il 14 gennaio 1925, morto a Tokyo, suicida, il 25 novembre 1970. Le sue opere, ispirate a un estetismo [...] puro, sono di un'assoluta originalità, pur rivelando una profonda conoscenza della letteratura classica giapponese e di quella occidentale. Caratterizzato nel primo periodo dallo scetticismo e dal nichilismo ...
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Poeta e romanziere svedese (Olshammar 1859 - Övralid 1940). Premio Nobel per la letteratura nel 1916, con le poesie d'esordio Vallfart och vandringsår ("Pellegrinaggi e vagabondaggi", 1888) inaugurò nel [...] orientaleggiante che tanto aveva attratto i poeti simbolisti d'Europa. In sede critica, propugnò un ritorno all'idealismo estetico della tradizione nazionale (nel libello Renässans, 1889, e nel romanzo satirico d'ambiente spagnolo Pepitas Bröllop "Le ...
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Poeta danese (Køge 1877 - Copenaghen 1965). In varî volumi di versi: Sange fra provinsen ("Canti della provincia", 1913-21) e in racconti satirici (Alexandersen, 1918) trattò con patetico umorismo il tema [...] della vita provinciale danese in aperta polemica contro il cosmopolitismo e l'estetismo di fine secolo. Scrisse altri due romanzi, Jørgensfelsten (1919) e Berlinerrejsen (1928), e numerosi altri volumi di versi, di prosa narrativa, di teatro. Durante ...
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estetismo
s. m. [der. di estetico]. – In senso proprio, atteggiamento del gusto e del pensiero che, ponendo i valori estetici al vertice della vita spirituale, considera la vita stessa come ricerca e culto del bello, come creazione artistica...
esteta
estèta s. m. e f. [dal gr. αἰσϑητής «che sente, che percepisce», dal tema di αἰσϑάνομαι «sentire, percepire»] (pl. m. -i). – 1. Chi, in arte, afferma il concetto del bello in sé e per sé, senza attribuire importanza ad altri aspetti...