Scrittore danese (Rislev 1902 - Roskilde 1956), visse lungamente a Parigi a contatto con l'espressionismo figurativo e col surrealismo di Aragon e di Éluard. La sua poesia rappresenta uno sforzo coerente [...] "Acque vive", 1946; Mellem bark og ved, "Fra la corteccia e il legno", 1950). Da una posizione d'iniziale estetismo e d'impegno sociale, che lo portò a collaborare alla rivista Heretica, passò, attraverso un lento processo di meditazione critica ...
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Poeta e critico norvegese (Oslo 1880 - ivi 1938). Dal carattere di effusione romantica delle liriche giovanili (Juninaetter "Notti di giugno", 1916; Min ungdoms by og andre vers "Il paese della mia giovinezza [...] . Già nelle liriche della raccolta Den gode strid ("La buona battaglia", 1928) si manifesta l'aspirazione a superare l'estetismo tendenziale della sua prima fase; e negli scritti critici come En legmann orienterer sig i tilvaerelsen ("Un laico si ...
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Scrittore e poeta svedese (Gryt, Ostergotland, 1862 - Stoccolma 1906). Fu a fianco di C. Heidenstam, come giornalista, professore e critico teatrale e letterario di formazione francese, nella polemica [...] Testi sacri e alle arti figurative. Anche nelle novelle, dopo gli inizî realistici, s'impose il suo estetismo: Från Rivieran ("Dalla Riviera", 1883); Småmynt ("Moneta spicciola", 1883); Konflikter ("Conflitti", 1885); Livets fiender ("I nemici della ...
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D'Annunzio, Gabriele
Emanuela Bufacchi
Il poeta dalla vita "inimitabile"
Vissuto tra la seconda metà dell'Ottocento e i primi decenni del Novecento, D'Annunzio, seguendo le contemporanee tendenze dell'arte [...] , si affiancò poi la teoria del superuomo, appresa dalla lettura della filosofia del tedesco Friedrich Wilhelm. Tale incontro cambiò l'esteta in un eroe capace di dominare gli eventi e trasforma lo scrittore da cultore dell'arte in uomo d'eccezione ...
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Scrittore francese, di origine olandese (Parigi 1848 - ivi 1907). Esordì con Le drageoir à épices (1874), raccolta di poemetti in prosa d'imitazione baudelairiana; si volse poi al romanzo naturalista: [...] (1884), in cui il protagonista, Des Esseintes, cerca di salvarsi dal tedio conformando la propria esistenza al più raffinato estetismo decadente. Dopo un altro romanzo amaro, di fondo autobiografico, En rade (1887), inclinò con Là-bas (1891) verso un ...
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Scrittore italiano (Cirò 1881 - Roma 1925); compiuti gli studî di legge e di lettere nell'univ. di Roma, nel 1907 si trasferì a Milano, dove esercitò un'attiva propaganda patriottica fondando il settimanale [...] autobiografico Giovanni Francica (1910), storia di un giovane di estrazione provinciale che si salva dalle degenerazioni dell'estetismo grazie all'azione politica. S. si occupò anche di letterature straniere, specie con traduzioni metriche da Poeti ...
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DE BOSIS, Adolfo
Elisabetta Mondello
Nacque ad Ancona il 2 genn. 1863 da Angelo, di antica famiglia marchigiana, e da Virginia Knappe. Fece i suoi primi studi all'istituto Rumori e poi nel collegio [...] , già pubblicate in volume nel 1900.
Il Convito fu realmente una delle espressioni più caratteristiche e vistose dell'estetismo, a partire dall'aspetto esterno dei fascicoli stampati su carta appositamente fabbricata, con fregi di rinomati pittori ed ...
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VIÉLÉ-GRIFFIN, Francis
Poeta francese, nato a Norfolk (nella Virginia) nel 1864. Si trasferì giovane in Francia, aderì al movimento simbolista ed esordì nella rivista Lutèce, pubblicandovi versi regolari, [...] e sia in altri successivi, nei quali si nota non di rado nei soggetti un certo alessandrinismo filtrato attraverso l'estetismo dominante nella letteratura inglese alla fine del secolo XIX, e, nella derivazione letteraria dei temi, una certa freddezza ...
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CONTI, Angelo
Marcello Carlino
Nacque a Roma da Vincenzo e da Agata Casali il 21 giugno 1860, in una famiglia di antica tradizione culturale originaria di Arpino.
Compì i primi studi nella allora capitale [...] Il Mattino, 8 ag. 1930; T. Rovito, in Letterati e giornal. contemporanei, Napoli 1922, p. 110; T. Verratti, A.C. L'uomo, l'esteta, il credente, Napoli 1931; G. Papini, A. G. poeta, pref. ad A. Conti, San Francesco, Firenze 1931, pp. 5-33; G. Bellonci ...
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VAUDOYER, Jean-Louis
Scrittore francese, nato al Plessis-Piquet, presso Parigi, il 10 settembre 1883. Appartiene a una famiglia illustratasi per parecchie generazioni nelle opere d'architettura, ed è, [...] 1929; Les délices de l'Italie, 1924; Italiennes, 1934; En France; Cartes et estampes, 1936); è caratterizzata da un discreto estetismo, appassionato nel fondo, che ricorda quello di Henri de Régnier.
Come il Régnier, che gli fu amico e in certo senso ...
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estetismo
s. m. [der. di estetico]. – In senso proprio, atteggiamento del gusto e del pensiero che, ponendo i valori estetici al vertice della vita spirituale, considera la vita stessa come ricerca e culto del bello, come creazione artistica...
esteta
estèta s. m. e f. [dal gr. αἰσϑητής «che sente, che percepisce», dal tema di αἰσϑάνομαι «sentire, percepire»] (pl. m. -i). – 1. Chi, in arte, afferma il concetto del bello in sé e per sé, senza attribuire importanza ad altri aspetti...