Musicista (Raiding, Sopron, 1811 - Bayreuth 1886). Studiò con C. Černy, A. Salieri, F. Paër e A. Reicha. Ventenne, fu spinto dall'ascolto in concerto di N. Paganini a rinnovare la propria arte pianistica, [...] prorompente e non di rado poetico vigore espressivo. Malgrado l'affiorare sporadico di alcune debolezze comuni all'etàromantica (l'oratoria, la magniloquenza, l'eccessivo compiaciuto abbandono al sentimentalismo), si ritrova nella sua musica la più ...
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Letterato (Padova 1730 - Selvazzano, Padova, 1808). Spirito irrequieto, iniziò ma non proseguì la carriera ecclesiastica, pago del solo titolo di abate. Professore nel seminario di Padova, ove era stato [...] nuovi nati nel suo stesso seno senza giungere a una drammatica rottura con se medesimo". Nel clima del preromanticismo italiano egli concilia sapientemente i motivi tradizionali con quegli spunti culturali che l'etàromantica porterà a maturazione. ...
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Direttore d’orchestra, compositore e pianista russo (Mosca 1928 - ivi 2002). Ha studiato composizione con Michail Gnesin e Jurij Šaporin al Conservatorio di Mosca, pianoforte con Heinrich Neuhaus e direzione [...] l’orchestra ai massimi livelli, realizzando inoltre l’ambizioso progetto di un’antologia discografica della musica russa dall’etàromantica a tutto il Novecento, un’opera monumentale di estremo valore artistico. Nel complesso, la discografia di S ...
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Poeta (Firenze 1642 - ivi 1707). Dopo gravi ristrettezze, in cui fu aiutato da Cristina di Svezia, fu fatto senatore da Cosimo III, governatore di Volterra (1696), di Pisa (1700); le sue rime giovanili, [...] Canzoni scritte per l'assedio di Vienna (1684), alle quali ne aggiunse un'altra a celebrazione delle vittorie sui Turchi del 1685, e i sonetti e le canzoni all'Italia. Per il contenuto patriottico delle sue opere fu celebrato anche in etàromantica. ...
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Gli antichi attribuivano l'Iliade e l'Odissea (e molti altri poemi) a un poeta di nome O.; di lui, però, non sapevano nulla che non fosse leggenda. Le Vite di O. a noi giunte (una delle quali attribuita [...] aperta la discussione, la questione omerica è uno dei capitoli fondamentali della filologia moderna, ed è stata, specialmente in etàromantica, un motivo culturale di grande importanza. Abbiamo ricordato come già nell'antichità vi fu chi dubitò dell ...
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Pittore (Valenciennes 1684 - Nogent-sur-Marne 1721). Fu il più influente esponente francese della pittura rococò, autore di cicli pittorici ispirati in particolare al teatro delle maschere e alle Fêtes [...] veneziana e stilemi di P.P. Rubens, elaborò uno stile personalissimo che travalicò la cultura settecentesca affermandosi fino in etàromantica.
Vita e opere
Dopo aver studiato presso J.-A. Gérin nella sua cittadina natale, si stabilì a Parigi nel ...
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Critico e saggista italiano (Trani 1912 - Roma 2001). Ha curato edizioni di autori italiani e francesi, e ha pubblicato numerosi saggi di solida impostazione storica e di fine penetrazione critica e psicologica, [...] saggista vanno ancora ricordati gli studi raccolti in Il naufragio della speranza: la letteratura francese dall'illuminismo all'etàromantica (1994, con prefaz. di I. Calvino) e in Scrittori al tramonto: saggi e frammenti autobiografici (1999), libro ...
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Indologo e studioso del fenomeno religioso (Dessau 1823 - Oxford 1900), figlio di Wilhelm. Fondò la cosiddetta scuola di mitologia comparata, sulle basi della comparazione linguistica. Le sue idee determinarono [...]
Per M. i miti sono espressioni spontanee del pensare popolare (nel senso di un pensare «collettivo», proprio della scienza d'etàromantica, con il quale M. si ricollega all'opera dei Grimm), la cui formazione, quando si tratta di divinità, si ...
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Scrittore e poeta francese (Tarbes 1811 - Neuilly-sur-Seine 1872). Si dedicò dapprima alla pittura, ma fu ben presto attratto dalla letteratura romantica, partecipando alle polemiche del tempo, come pure [...] ), Le roman de la momie (1858) e, più famoso di tutti, l'ultimo romanzo, Le capitaine Fracasse (1863), pittoresca ricostruzione della vita nomade d'una compagnia d'attori del Seicento, quasi specchio delle memorie e dei rimpianti dell'etàromantica. ...
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Scrittore e poeta canadese di lingua francese (Lévis, Quebec, 1839 - Montreal 1908). Attraverso derivazioni dalla poesia francese dell'etàromantica (Mes loisirs, 1863, e La voix d'un exilé, 1869), trovò [...] accenti personali nelle liriche di Les oiseaux de neige (1879) e di Fleurs boréales (1881), premiato dall'Accademia francese. Con La légende d'un peuple (1887) diede ai suoi connazionali una commossa ed ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...
preromantico
preromàntico agg. e s. m. (f. -a) [comp. di pre- e romantico] (pl. m. -ci). – Del preromanticismo, che è proprio del preromanticismo: epoca p.; gusto p.; tendenze, correnti p.; musica preromantica. Come sost., chi, nella sua opera,...